La creazione del nostro alter ego
Questa fase è assolutamente straordinaria! Sappiamo bene quanto sia importante, in un crpg, la creazione del personaggio dal punto di vista fisico, ma mai quanto lo diventa in un mmorpg, nel quale questa fase è incredibilmente dettagliata, per non incorrere nel rischio di vedere il proprio personaggio uguale ad un altro fra le migliaia di character, giocanti e non giocanti, presenti in un mondo persistente.
La creazione del nostro alter ego
La creazione dell’aspetto fisico del nostro personaggio è molto appagante, e niente è lasciato al caso: profondità dell’orbita oculare, grandezza del naso, della bocca, della mandibola, degli zigomi, delle sopracciglia, ecc. ecc., tutto è modificabile a nostra scelta, grazie a delle barre di scorrimento che ci permettono di cambiare questi parametri. Ovviamente questa ricchezza di dettagli non si limita al viso ed ai capelli ma si estende anche alla corporatura, all’altezza, al peso. Davvero difficile fare di meglio. Dopo esserci divertiti con la creazione fisica del personaggio, siamo chiamati alla scelta delle razze. Allo stato attuale si può scegliere fra otto razze, ma è probabile che il numero aumenti con le prossime espansioni: Umani, Rodian, Wookiee, Bothan, Mon Calamari, Trandoshan, Twi’lek, Zabrak, ciascuna con le proprie caratteristiche peculiari.
La creazione del nostro alter ego
Le differenze fra le diverse razze si concretizzano nella diversa ditribuzione di sei parametri: forza, costituzione, velocità, stamina, focus e forza di volontà. Ovviamente la diversa distribuzione delle caratteristiche renderà alcune razze più inclini a specifiche attività, anche se non sono presenti vincoli di sorta. Oltre a questi sei attributi ci sono tre contenitori principali: salute, azione e mente con valori che mutano durante il gioco. Se veniamo colpiti, la nostra salute diminuisce o se corriamo l’azione varia. Questi contenitori sono associati ai valori degli attributi. Un stamina alta ci permette di avere un contenitore azione alto, una costituzione alta ci offre il vantaggio di avere una salute alta che si rigenera con velocità e così via.
L’interfaccia di gioco
L’interfaccia si mostra a noi con una grafica molto lineare e pulita e decisamente non ingombrante e ci garantisce un’ampia visuale di gioco. Il personaggio può muoversi con le frecce direzionali o col semplice utilizzo del tasto destro del mouse grazie al puntatore posto al centro dello schermo. La visuale può essere modificata da prima a terza persona, grazie alla rotella centrale delmouse. In alto sullo schermo è presente una comoda quick bar, che rende accessibili in modo rapido le azioni più comuni o quelle preferite.
L’interfaccia di gioco
L’interazione col mondo esterno è curata e piuttosto ampia, anche se non totale. Un oggetto può essere preso e inserito nel inventario o esaminato ma non può’ in molti casi essere spostato. Sia l’interazione con gli oggetti che con gli npc avviene mediante un menù radiale che può essere attivato una volta posizionato il cursore centrale sull’oggetto e premendo il tasto sinistro. Si aprirà in questo caso un nuovo menù con tutte le azioni che possiamo svolgere, ad esempio con un npc possiamo conversare o esaminarlo, un oggetto possiamo analizzarlo o prenderlo. In qualsiasi momento possiamo premere il tasto “Alt” e cambiare il nostro cursore facendolo diventare una freccia. Questo serve per poter interagire con l’ultima barra in basso a sinistra, anch’essa piuttosto importante, che raccoglie molte funzioni: dalla mappa, allo stato di avanzamento delle skill, all’inventario, alla sezione mail ecc, ecc (durante il gioco è possibile inviare mail ai propri amici i quali, pur essendo su un altro pianeta, vi potranno rispondere in qualsiasi momento!).
L’interfaccia di gioco
La mappa di SWG è di due tipi: una cartina che ci mostra la conformazione geografica del pianeta che stiamo visitando e una, più interattiva, richiamabile durante il gioco, che ci mostra cosa ci circonda in una città. In pratica, la prima mappa ha una portata più ampia, mostrandoci le distanze fra diversi punti geografici, mentre la seconda è limitata all’area intorno al nostro pg. Quest’ultima mappa è molto utile ma, al tempo stesso, un po’ confusionaria, quando ad esempio ci troviamo nelle città. Collegata alla mappa abbiamo la fondamentale funzione di nav point; selezionando un target dalla mappa generica ed assegnando ad una locazione un nav point, avremo a schermo un altro cursore fatto a freccia che seguendolo ci guiderà alla locazione che vogliamo raggiungere. Ovviamente tutte le funzioni sopra elencate sono customizzabili attraverso la tastiera. Di default la combinazione “Ctrl” più tasto richiama tutte queste funzioni. In definitiva l’interfaccia mi pare sia essenziale ed efficiente, forse con caratteri piuttosto piccoli che nei monitor non grandissimi possono dare dei problemi.
La galassia lontana lontana
Dopo poche ore di gioco ci si rende conto che Star Wars Galaxies è indubbiamente votato all’esplorazione. La galassia, al momento del lancio del gioco, prevede l’accesso a 10 mondi tutti realizzati in modo superbo sotto ogni punto di vista. Sei pianeti sono raggiungibili fin da subito dopo la creazione del personaggio, mentre agli altri si può accedere soltanto mediante viaggio interstellare. I mondi presenti i più famosi della saga di Star Wars, con qualche sorpresa: Correlia, Dathomir, Endor, Lok, Naboo, Rori, Tatooine, Talus e Yavin 4.
La galassia lontana lontana
Ciascuno dei mondi presenti è ricostruito in modo approfondito e dettagliato e il tempo di gioco richiesto per l’esplorazione anche solo di un singolo pianeta è davvero elevato. I Pianeti sono fantastici sotto ogni punto di vista: grafico, di aderenza all’universo Star Wars (su Tatooine si potrà visitare la casa di Luke Skywalker o la sede di Jabba de Hutt!). Dal punto di vista grafico mi pare che al momento gli esterni siano decisamente più curati degli interni. Per quanto riguarda gli esterni siamo veramente a livelli di eccellenza, non soltanto per un mmorpg ma per qualsiasi tipo di gioco. Settando tutti i dettagli al massimo e, ad esempio, avventurandosi per le foreste di Rori, si rimane colpiti dalla magnificenza grafica e dalla cura per i singoli dettagli! Ad esempio, Scalando una montagna si possono intravedere in lontananza animali che passeggiano, altri che cacciano ignare prede; alzando lo sguardo sopra le città di Tatooine, si possono vedere dei Tie-fighter imperiali che perlustrano la zona o altre navi che attraccano. Per quanto riguarda le città e gli interni invece la situazione allo stato attuale è buona, senza raggiungere ancora i livelli di eccellenza. Gli interni sembrano ancora da definire e non curatissimi come gli esterni, stesso discorso per le città che sono superbe dal punto di vista architettonico ma un pò “morte” come vita. Purtroppo tutta questa magnificenza ha un suo prezzo da pagare in termini di requisiti hardware richiesti. Il gioco è decisamente pesante e per goderselo a pieno è fondamentale avere un pc di fascia alta, pena scatti e crollo delle prestazioni quando entriamo nei posti affollati. Fortunatamente però il motore grafico è configurabile per quanto riguarda la grafica e gestendo bene la capacita’ di vedere in lontananza, la profondità della visuale e il numero dei dettagli, si riesce comunque ad avere un risultato soddisfacente. Questi però sono solo accorgimenti che ci garantiscono una giocabilità sufficiente ma non certo soddisfacente. In definitiva niente illusioni, Star War Galaxies è pesante e risulta già “difficile” per un Athlon o Pentium a 1Ghz e geforce 2 con 512 mb di ram.
Cosa farò da grande
Una volta scelto come sarà il nostro personaggio dobbiamo decidere cosa gli faremo fare nel mondo di Star Wars. Il sistema di professioni è quanto mai complicato ma, al tempo stesso, completo e garantisce veramente la possibilità di intraprendere carriere completamente diverse fra loro e soprattutto una longevità al titolo davvero mastodontica. Abbiamo sei professioni di base tra cui scegliere durante la creazione del personaggio: l’artigiano, il tiratore scelto, lo scout, l’intrattenitore, il combattente ravvicinato e il medico. All’inizio del gioco ovviamente partiremo come principiante in ogni disciplina e solo con l’avanzare delle skill potremo arrivare ad essere un maestro. Ma ciascuna delle professioni di base a sua volta permette di scegliere diverse specializzazioni, creando fin da subito una ramificazione molto ampia.
Cosa farò da grande
Questi esempi servono per farvi capire la complessità del sistema delle professioni e le infinite opzioni di gioco che soltanto le sei carriere di base ci offrono. Se tutto questo non bastasse, il gioco prevede anche un serie molto lunga di professioni di élite che non possono essere scelte ad inizio gioco ma che comunque potremo seguire. Il loro numero è piuttosto alto e, come nei casi precedenti, una singola professione da accesso a dei percorsi di specializzazione. In genere queste professioni combinano skill di percorsi diversi. Alcuni esempi di professioni di élite sono: l’ingegnere di droidi, il ranger, il leader di squadra, il musicista, ecc, ecc. Una menzione a parte, ovviamente, meritano i jedi. Questo percorso è stato creato come una vera e propria professione ma non sarà accessibile facilmente. Infatti Star Wars Galaxies è ambientato a cavallo fra Episode IV e V, con la distruzione della Morte Nera e l’Impero deciso a vendicarsi. I jedi in questo periodo storico della saga sono praticamente estinti, ad eccezione del promettente Luke, del maestro Yoda, di Darth Vader e del Imperatore. Quindi per non minare la credibilità del gioco e l’aderenza all’ambientazione, gli sviluppatori non potevano permettere a tutti i player di seguire la carriera jedi, situazione che si sarebbe senz’altro creata visto il fascino di questo personaggio, in quanto tutto questo non è previsto nei film. Carriera jedi abolita? No, ma quasi impossibile da seguire. Come vuole l’ambientazione di Star Wars, per diventare jedi occorre prima di tutto essere sensibili alla forza e statisticamente le persone che lo sono non raggiungono il 5% della popolazione totale; oltre ad essere sensibili, bisogna poi seguire un durissimo addestramento jedi. L’assegnazione della sensibilità alla forza, in game, è del tutto casuale, quindi è inutile creare appositamente un personaggio che voglia diventare jedi perché se non avrete la fortuna di essere sensibili alla forza non diventerete mai un cavaliere jedi.
Cosa farò da grande
La situazione generale delle professioni è forse quella più instabile in Star Wars Galaxies. In questo periodo di beta, abbiamo assistito ad un continuo ribilanciamento delle abilità, dei requisiti, abbiamo visto skill cancellate ecc, ecc. Mi pare di poter dire che ancora molte professioni sono in via di definizione e soltanto dopo mesi di gioco avremo un quadro forse definitivo. Come quasi tutti i mmorpg, SWG diventerà perfettamente giocabile l’anno successivo alla sua uscita. D’altra parte, ci sono già 500mila (tanti sono gli iscritti al forum ufficiale!) persone pronte ad acquistarlo a occhi chiusi, nei primi giorni del rilascio.
La vittoria del marketing
Ma in definitiva com’è Star Wars Galaxies? A mio modo di vedere sarà un gioco molto orientato all’esplorazione e alla socializzazione e non al combattimento. Infatti quest’ultimo non è certo strategico ma si “limita” a scontri a suon di blaster; i colpi sono difficili da evitare, a meno che non si scelga di specializzarsi nel combattimento corpo a corpo (anche se al momento è difficile dare un giudizio sulla effettiva efficacia di queste professioni specie quando ci troviamo un blaster puntato davanti). Senza dubbio molte opzioni di gioco in più si apriranno a coloro che decideranno di essere membri dichiarati di una delle due fazioni in gioco. Facendo questo passo potremo infatti attaccare i nostri nemici ma anche essere attaccati in qualsiasi momento (i personaggi dichiarati appartenenti a una delle due fazioni hanno sopra il loro nome il simbolo della fazione stessa che è visibile a tutti). Star Wars Galaxies sarà incentrato sul ruolo e sulla guerra fra l’Impero e l’Alleanza. Nonostante gli ovvi difetti presenti nella prima release, Star Wars Galaxies è un capolavoro in stato embrionale, ma fra qualche mese sarà completo, stabile, bilanciato e fantastico anche perché bisogna dare atto agli sviluppatori di lavorare veramente a ritmi incredibili e di risolvere problemi in modo piuttosto veloce e soprattutto di aver ricreato, in tutti i sensi, l’atmosfera di Star Wars. Coraggio ragazzi, è arrivato il momento di provare un mmorpg, di abbattere le barriere e di giocare Star Wars Galaxies; il quale senza dubbio è dispendioso dal punto di vista economico, ma se il gioco vi piacerà vi assorbirà completamente, “costringendovi” a giocare. A questo proposito è utile aggiungere che, per il momento, SWG si trova soltando d’importazione, poiché la Lucas Arts, il vero finanziatore del progetto, ha preferito aprire i server di gioco soltanto in America e distribuirlo soltanto lì. Tuttavia non è escluso che più avanti, tra 6- 9 mesi, decideranno di distribuirlo anche in Europa, evitando così ulteriori salassi per i nostri portafogli.
Per saperne ancora di più su Star Wars Galaxies, potete visitare l'articolo postato da Rpgplayer
La premessa
Star Wars Galaxies è probabilmente il mmorpg più atteso di sempre, almeno per quello che riguarda il mondo occidentale. Sarà riuscita la Verant a ricreare l’atmosfera di Star Wars? A ricreare quella Galassia che ha fatto sognare tutti noi? Cerchiamo di scoprirlo con questo articolo facendo però una doverosa premessa. Un mmorpg in beta testing è assolutamente non giudicabile. Come ho detto precedentemente, un gioco di ruolo online dopo una anno di vita è decisamente diverso dalla sua versione di base; questo concetto, se applicato ad una beta, è ancora più amplificato perché la beta viene continuamente corretta e modificata. Compito di questo articolo non è quindi quello di giudicare e valutare ma bensì di spiegare ed illustrare pregi e difetti fino ad ora riscontrati e sulla base di questi fare una previsione su cosa potrebbe diventare Star Wars Galaxies.