Matrix Online
Dopo la doverosa introduzione all’universo di Matrix, possiamo ora concentrarci su Matrix Online, MxO per gli amici, lasciando stare tutto il resto. Dopo essere stato annunciato più di due anni fa ed aver inizialmente dovuto uscire quasi in concomitanza con ETM, a quanto pare finalmente il gioco è in dirittura d’arrivo nonostante la decisione di UbiSoft di rinunciare ad esserne il publisher, molto probabilmente a causa delle controverse opinioni del grande pubblico sull’universo di Neo e compagnia bella, di cui abbiamo parlato poco fa. Mentre la data d’uscita è stata fissata proprio in questi giorni: 22 Marzo per gli USA ed 8 Aprile per noi Europei, nel momento in cui vi scrivo la beta è in fase avanzata e proprio ora sta per finire il primo stress test, durante il quale i server hanno aperto ad altri client per una settimana, al fine appunto di provare il gioco “stressandolo” con un numero elevato di giocatori collegati. A questa fase dovrebbe poi seguire la beta finale per poi finalmente rilasciare il gioco.
Una delle prime cose da chiarire in proposito è che il gioco si svolgerà interamente dentro la “realtà simulata” di Matrix, senza alcuna possibilità quindi di visitare il mondo reale
Matrix Online
Gli avvenimenti si collocheranno sostanzialmente dove la trilogia cinematografica ci ha lasciati con Matrix Revolutions: dopo la sconfitta dell’ex-agente Smith per mano di Neo, umani e macchine sono arrivati ad una tregua, lasciando che Matrix continui ad esistere ma offrendo la libera scelta a tutti di uscirne, per popolare la Zion del mondo reale. Una delle prime cose da chiarire in proposito è che il gioco si svolgerà interamente dentro la “realtà simulata” di Matrix, senza alcuna possibilità quindi di visitare il mondo reale. Tramite i telefoni pubblici infatti, potremo disconnetterci in maniera sicura dal gioco, un po’ come avviene con le classiche locande, sicuramente conosciute da chi è avvezzo al mondo dei MMORPG. Comunque sia, all’interno del gioco saranno presenti tre gruppi con i quali decidere di unirsi: gli umani di Zion, le macchine e i seguaci del Merovingio. E’ inoltre sicuro che nel gioco appariranno i personaggi sopravvissuti all’interno della trilogia, con le voci dei doppiatori originali, in modo da garantire continuità alla trama ed aumentare l’immedesimazione all’interno dell’universo di Matrix. Sembra addirittura che siano stati girati anche spezzoni inediti da inserire in qualche modo nel gameplay di MxO, magari avvalendosi dello streaming online…chi vivrà, vedrà.
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Una volta iniziato il gioco, verremo catapultati dal nostro operatore all’interno di un tutorial, dove impareremo a muovere i primi passi dentro Matrix, ma soprattutto cominceremo a familiarizzare col sistema di combattimento. Se al cinema le sequenze più spettacolari erano proprio quelle dedicate alla lotta tramite arti marziali e pallottole schivate, MxO ovviamente non sarà da meno. La prima modalità di lotta che troveremo sarà il close combat, ovvero quella corpo a corpo; oltre alla moltitudine di animazioni promesse dal team di sviluppo, andiamo a vedere come sarà implementato nel gioco: il combattimento sarà diviso in round, all’interno dei quali i giocatori sceglieranno tra quattro diversi tipi di azione, cioè speed (veloce), power (potente), grab (presa) e block (parata). Le caratteristiche di queste quattro modalità si capiscono facilmente dai loro nomi, ma vale la pena dire che ad esempio la modalità grab permetterà, oltre al contrattacco, anche di neutralizzare eventuali power-up sul proprio avversario, così come block ci permetterà di recuperare la cosiddetta inner strenght, utilizzata per i movimenti speciali. Questi non sono altro che attacchi più potenti i quali per essere portati a termine richiederanno spesso che l’avversario si trovi in un preciso stato. Ogni turno si concluderà con un punteggio assegnato ad entrambi i lottatori, ottenuto in base all’abilità usata, alle skill del personaggio ed un pizzico di fortuna, che determinerà quale dei due porterà a termine il proprio attacco: se inizialmente vi sembrerà di giocare alla morra cinese, sappiate dunque che un criterio di funzionamento c’è!
Se al cinema le sequenze più spettacolari erano proprio quelle dedicate alla lotta tramite arti marziali e pallottole schivate, MxO ovviamente non sarà da meno
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Un’altra modalità di attacco sarà la cosiddetta free fire, cioè il combattimento a fuoco. Senza discostarsi molto da ciò a cui siamo abituati, una volta selezionato l’obiettivo il nostro personaggio comincerà a sparargli contro. Le armi da fuoco potranno essere utilizzate anche nel close combat, anche se con qualche penalità, alle quali faranno eccezione le handguns. Terzo tipo di attacco sarà quello posseduto dagli hackers: essi avranno la possibilità di attaccare a distanza attraverso l’uso di elementi come il “simulacra”, cioè programmi creati per combattere al fianco del personaggio, un po’ dunque come se effettuassimo un’evocazione. Parlando di attacchi e combattimenti non può mancare l’argomento caro ad ogni giocatore online, che risponde al nome di PvP (player vs player): stando a quello che si sa per ora, MxO permetterà di sfidare a duello qualsiasi altro giocatore (effettuando cioè un combattimento al solo scopo di misurarsi contro il proprio avversario), mentre ci saranno alcune zone della mappa adibite al PvP contro chiunque faccia parte di una fazione nemica della propria. Non si sa ancora se al momento del rilascio verranno creati server full PvP, ma l’impressione è che il team non abbia intenzione di farlo, giustamente aggiungerei.
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Un altro discorso a parte lo merita il sistema di abilità, abbastanza lontano dal concetto di classi al quale molti di noi sono abituati parlando di RPG: l’ability system di MxO sarà infatti molto flessibile, non precludendo di fatto alcuna strada al giocatore. Questi guadagnerà esperienza attraverso le missioni, il combattimento, la creazione di codice (che corrisponde alla creazione di oggetti all’interno di Matrix), per poi ottenere passaggi di livello ed aumentare la capacità di immagazzinamento della propria mente, nella quale vengono inserite le abilità. A questo punto starà a noi decidere se specializzarci in qualcosa o imparare un po’ di tutto, visto che di fatto il gioco non offrirà limitazioni: ovviamente il personaggio che si concentrerà su un’unica cosa (ad esempio il karate) avrà maggiori possibilità di essere tra i migliori sulla piazza, mentre chi imparerà più arti marziali si manterrà su un livello più basso. Ma, mentre questa sarà una scelta personale, resta di fatto che MxO porterà da questo punto di vista sicuramente un’innovazione nel mondo degli RPG online, offrendo la possibilità ai giocatori di costruire e cambiare in qualsivoglia momento il proprio “albero delle abilità”: per farlo basterà solo avere sufficiente spazio nella propria memoria ed effettuare l’upload tramite una delle cabine telefoniche, le quali quindi non serviranno solo come vie di fuga da Matrix (e quindi dal gioco). Le abilità a disposizione al momento dell’uscita del gioco dovrebbero essere circa 400.
resta di fatto che MxO porterà da questo punto di vista sicuramente un’innovazione nel mondo degli RPG online, offrendo la possibilità ai giocatori di costruire e cambiare in qualsivoglia momento il proprio “albero delle abilità”
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Passiamo ora a vedere come verrà gestita la formazione di nuove gilde: ogni giocatore, una volta raggiunto un determinato livello, potrà diventare capitano di una nave ed accogliere altri giocatori all’interno del suo equipaggio (crew). Tutte le crew a loro volta, potranno decidere di far parte di una fazione, la quale corrisponderà a ciò che sono le gilde negli altri MMORPG. Come già detto, il “mondo reale” non farà parte del gioco, quindi il concetto di nave sarà solo ed esclusivamente legato alle crew. Come abbiamo già detto, il gioco sarà ambientato dentro Matrix, più precisamente in un’unica città. Anche se ciò potrebbe sembrare riduttivo in termini di spazio, posso assicurarvi già da ora che l’intera mappa di gioco sarà molto ampia e, considerando che praticamente tutti gli edifici presenti sono esplorabili, nessuno avrà modo di sentirsi in un ambiente ridotto. La città verrà divisa in quattro grandi aree: l’International District (a sua volta divisa in Bishan, Jurong, Wan Chai e Kowloon), Downtown (Historic District, Hampton Green, Center Park e Lamar), The Slums (Tabor Park, Appolyon, Kedemoth e Mara) e The Barrens (Topps, Guinness Lake, Lucerno Point e Bathary Row). Ognuna di queste aree conterrà NPC diversi e missioni diverse. Queste ultime saranno a nostra disposizione in qualsiasi momento, dato che per richiederle sarà semplicemente necessario collegarsi via telefono ed accettarle. Un’altra caratteristica interessante sarà costituita dal client di AOL Messenger incluso col gioco, che in soldoni permetterà a chi si trova in Matrix di chattare con altri giocatori che si trovano online ma che al momento non sono in gioco, resi visibili grazie allo stesso programma installato anche nel loro PC. Per ultima, ma comunque carina come feature, troviamo la possibilità di mantenersi aggiornati sugli avvenimenti principali e sulla trama attraverso i giornali: basterà semplicemente utilizzare uno dei tanti distributori disparsi per le strade della città per sapere tutte le ultime novità.
La parola dell'Oracolo
Avviandoci verso la conclusione, possiamo dire che la Monolith ha sicuramente intrapreso un’ottima strada, magari spiazzante all’inizio, ma che poi sicuramente potrà tenere incollati tutti i futuri giocatori di MxO, che siano essi fans o meno della trilogia cinematografica. Con ancora qualche mese a disposizione inoltre, gli sviluppatori hanno ancora il tempo di migliorare tutti gli aspetti del gioco che, per quanto ci è stato possibile vedere, per ora promettono sicuramente molto bene. Non è un mistero che questo titolo dovrà vedersela con World of Warcraft, che sicuramente rappresenta un avversario davvero ostico per qualsiasi MMORPG che voglia affacciarsi sul mercato, ma non è detto che con un buon sistema di gioco ed un’altrettanto buona gestione della fortissima licenza di cui gode, questo Matrix Online non possa diventare un nuovo punto di riferimento nel panorama dei MMORPG.
La storia del mio successo
Quando nel 1999 uscì nelle sale il primo Matrix, probabilmente nemmeno i fratelli Andy e Larry Wachowsky si aspettavano di raggiungere l’olimpo della celluloide in così breve tempo. Dopo aver fatto il giro del mondo intero ed aver sbancato botteghini ovunque, tutti quanti pensavano che il “fenomeno Matrix” fosse finito lì, a pochi mesi di distanza da quando era iniziato: niente di più sbagliato. Come legge del marketing vuole, una gallina dalle uova d’oro va sfruttata finché è possibile e fu così che arrivò inaspettato (o quasi) l’annuncio che Matrix sarebbe diventata una trilogia. Con budget moltiplicati arrivarono dunque nel 2003 Matrix Reloaded e Matrix Revolutions, i quali a pochi mesi di distanza l’uno dall’altro ripeterono le imprese del predecessore, facendo incassi da capogiro. Ma la critica ed il pubblico non furono così unanimi come nel ’99, dividendosi tra coloro che avrebbero preferito restare col ricordo del primo ed unico capolavoro e quelli che invece allestirono in casa loro un piccolo altare dove adorare i “Wachos”. Comunque sia, ormai la ruota del successo era inesorabilmente avviata, ed ecco che arrivarono action figures, libri, cartoni animati ed, ovviamente, videogiochi dedicati all’universo Sci-Fi di Matrix.
Venendo a cose che più ci riguardano da vicino, se prima abbiamo accennato al controverso giudizio che fu riservato nel 2003 per le due opere cinematografiche, altrettanto possiamo dire per Enter The Matrix, il gioco d’azione in terza persona rilasciato proprio a cavallo tra le due uscite nelle sale. Se da un lato infatti il gioco permetteva di calarsi nei panni di Niobe e Ghost, permettendo al giocatore di effettuare i classici volteggi visti nei film e di picchiare i nemici tramite spettacolari arti marziali, la realizzazione tecnica fu semplicemente imbarazzante per un titolo di quel calibro: una grafica con qualche anno di troppo sulle spalle al momento dell’uscita, un sistema di IA molto approssimativo ed un’estrema ripetitività contribuirono a porre ETM all’interno della fascia del “potrebbe fare di meglio”, nonostante ottime chicche quali gli spezzoni di film inediti inseriti nel gameplay e sottogiochi molto interessanti. Parlando di ETM, tra l’altro, dopo mille e più voci sulla realizzazione di un suo eventuale seguito, di recente è stato ufficialmente annunciato da Atari e Warner Bros il nuovo titolo, Matrix: Path of Neo, che percorrerà integralmente la trama della trilogia con alcune modifiche non ancora ben specificate. Ci troveremo quindi a scappare dall’identità iniziale di “Signor Anderson” ed a combattere contro l’agente Smith proprio come visto al cinema.