Sk8er Boi
Ecco tutti i campioni (donne comprese) che aspettano di esibirsi in spettacolari acrobazie, alcune delle quali specifiche per ciascuno skater. A parte Tony tutti gli altri non sono selezionabili in partenza: lo diverranno solo dopo aver portato a termine con successo le varie prove a tempo.
- Tony Hawk
- Bob Burnquist
- Steve Caballero
- Kareem Campbell
- Rune Glifberg
- Eric Koston
- Bucky Lasek
- Bam Margera
- Rodney Mullen
- Chad Muska
- Andrew Reynolds
- Geoff Rowley
- Elissa Steamer
- Jamie Thomas
- Paul Rodriguez
- Arto Saari
- Mike Vallely
Skate or Die!
Come suggerisce il titolo stesso, questo gioco non è il quinto episodio delle gesta del celebre skater, bensì una sorta di spin-off, pensato soprattutto a quanti vorrebbero diventare campioni nell'uso della tavola.
Diventare un asso nelle acrobazie non è stato facile nemmeno per Tony, ed eccovi quindi nei panni di un ragazzo qualsiasi, personalizzabile in ogni aspetto, che con un po' di talento e tanta buona volontà desidera diventare un "pro" e mostrare a tutti il proprio valore.
Un po' alla volta, imparando anche dalle cadute più rovinose, la nostra tecnica si affinerà permettendo di imparare nuove figure acrobatiche, che andranno ad aggiungersi alle mosse più basilari, fino a renderci dei virtuosi della tavola.
Spesso per avere l'accesso ad alcuni skatepark sarà necessario anche guadagnarsi il rispetto di altri skaters, attraverso prove di abilità o di precisione nell'uso del mezzo, oppure semplicemente completando la serie di figure richieste per incrementare l'esperienza. Se invece la fatica, il sudore e lussazioni non vi ispirano più di tanto, restano sempre le modalità di gioco ereditate dai precedenti capitoli della serie di Tony Hawk, che metteranno al vostro controllo alcuni tra i più grandi campioni in fatto di acrobazie: nella modalità Arcade avremo un tempo limite per completare gli obiettivi proposti, mentre nel FreeSkate avremo la più totale libertà di girovagare per la locazione, senza l'assillo del cronometro per provare tutte le rampe ed i trampolini.
Skateboarding is not a crime
Graficamente il lavoro svolto dai Vicarious Visions è di buon livello, con una impostazione di base che ricalca fedelmente i precedenti capitoli della saga: stessa visuale isometrica, ma con molte più zone per compiere le acrobazie, a volte collocate in zone veramente fuori dal comune.
Di fatto tutta l'area di gioco è un immenso skatepark, in cui ogni marciapiede, ogni gradino, ogni scivolo diventa un luogo per compere trick da guinness dei primati. L'unico modo per far aumentare a dismisura le skills del nostro alter-ego sono infatti le combo di acrobazie collegate fra loro, intuitive ma anche abbastanza difficili da pardoneggiare, ed assolutamente personalizzabili unendo in sequenza tutte le evoluzioni finora apprese.
Anche lo sprite poligonale è decisamente ben fatto, ricco di animazioni e con un campionario di mosse vastissimo. Inoltre il fatto di potere personalizzare ogni aspetto del nostro alter-ego, dai vestiti alle scarpe fino alla interessante, seppur poco visibile, possibilità di disegnare con un semplice editor il proprio skate, permette di calarsi appieno nel personaggio.
Peccato invece per la colonna sonora: abituati alle incredibili soundtrack delle versioni a 128bit, i pochi riff di chitarra presenti nella controparte portatile rischiano di annoiare molto in fretta il giocatore. Stesso dicasi per gli effetti sonori, ridotti ai minimi termini ma realizzati in maniera più che dignitosa.
Controllare le movenze del nostro skater in erba non è affatto difficile, anche se per realizzare le combo più incredibili di tricks è richiesto un notevole colpo d'occhio e grande coordinazione, dato che ogni mossa è data dalla pressione combinata, durante il salto, della croce direzionale e di uno dei tasti.
La longevità è assicurata dal gran numero di segreti da sbloccare, dagli skaters professionisti alle varie locazioni, ma la dotazione di partenza è forse troppo limitata: avendo infatti a disposizione solo un livello (gran parte del quale inaccessibile almeno nelle prime battute di gioco), un personaggio e poco altro, anche il più combattivo degli atleti potrebbe storcere il naso. Ma d'altronde se si vuole far carriera bisogna partire dal basso, anche in questo sport.
Commento
Se un appassionato di skate volesse prenderlo in considerazione, il voto complessivo sarebbe molto vicino all'otto, tante e tali sono le sorprese che ci riserva THUG, compresi tutti gli extra sbloccabili solo dopo molte ore di allenamento sulla tavola.
Un utente poco avvezzo a questo genere di giochi invece potrebbe accantonarlo in breve tempo: il girovagare per i livelli a compiere flips, grabs e tutto il resto portano ben presto alla monotonia, sebbene le sfide proposte siano un continuo crescendo di complessità.
Resta pur sempre un titolo al di sopra della sufficienza, ma il bollino del "solo per appassionati" è più di un consiglio, da prendere in seria considerazione prima del possibile acquisto.
- Pro:
- Buona realizzazione tecnica
- Tanti segreti da sbloccare
- Per un appassionato di skate il divertimento è assicurato...
- Contro:
- ...ma gli altri si annoieranno molto presto
- Sonoro poco vario e molto fastidioso
- Fisica dei personaggi spesso poco realistica
Così come per le console a 128bit, anche il portatile Nintendo ospita il quinto episodio (anche se indipendente dalla numerazione precedente) del gioco di skateboarding più popolare, potendo vantare su un testimonial d'eccezione. Se sfrecciare sull'asfalto con la tavola non è il vostro sport preferito forse non vi interesserà più di tanto leggere oltre, ma potrebbe esserci una gradita sorpresa.