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Wii Play Together: Lineup Nintendo DS

Ecco la seconda puntata dell'evento Wii Play Together. Accantoniamo per un istante il Wii per vedere quello che ci offrirà il suo fratello più piccolo e portatile, il NintendoDS

APPROFONDIMENTO di La Redazione   —   02/08/2006
Wii Play Together: Lineup Nintendo DS
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Zelda Phantom Hourglass

Era stato mostrato per la prima volta al GDC e all'e3 era già pienamente giocabile, con la possibilità di scegliere tra quattro particolari stage atti a mostrare differenti momenti del gioco come: esplorazione cittadina, esplorazione navale, dungeon e combatttimento con i boss. Questo nuovo capitolo di Zelda sembra essere uscito dalla perfetta crasi di Minish Cup e Wind Waker, con realizzazione dei personaggi e degli effetti particellari presi da quest'ultimo e le ambientazioni che ricordano il gioco realizzato -egregiamente- da Capcom. Quello che salta all'occhio sin dai primi minuti di prova è che Nintendo è riuscita nell'impresa di rendere Zelda un gioco totalmente legato in ogni suo aspetto alle meccaniche dettate dal pennino: Link viene mosso facendo scorrere il pennino sul touch screen (che rappresenta la visuale di gioco), l'indicatore di movimento è stato assimilato alla classica Fairy che segue il protagonista all'interno del gioco; per combattere contro un nemico sarà sufficente fare tapping sul touch screen per creare delle combo con la spada e alla stessa maniera sarà possibile sbloccare leve e accendere interruttori in maniera da liberare il passaggio all'interno dei dungeon. Così come la spada sfrutta l'utilizzo del pennino, alla stessa maniera il boomerang si adatta perfettamente al nuovo modo di giocare impartito dal Ds: basterà infatti selezionare l'icona relativa allo strumento in alto a destra e successivamente disegnare la traiettoria del colpo in maniera da avere il totale controllo sulla propria arma e poterla sfruttare per raggiungere zone altrimenti irraggiungibili. Il pennino giocherà un importantissimo ruolo anche in rapporto alla gestione della mappa: è infatti una delle tante novità di questo Phantom Hourglass, quella di poter editare in tempo reale la mappa dei dungeon in modo da segnarsi appunti, numeri, pericoli o qualt'altro serva al giocatore per poter proseguire senza problemi all'interno del livello. Mentre le sezioni relative all'esplorazione su terra non subiscono (movimento a parte) cambiamenti di sorta, sono gli spostamenti via mare che vengono rivoluzionati per adattarsi al DS, con la possibilità da parte di giocatore di tracciare la propria rotta nel momento prima della partenza in maniera da giungere con precisione in qualsiasi luogo; la navigazione non si limiterà però ad essere tempo morto (come in parte era successo in wind Waker) ma bisognerà porre attenzione ai mostri che popolano l'oceano e che non perderanno occasione di attaccare la barca di Link: per evitare che questo succeda basterà utilizzare il cannone in dotazione che, ruotando di 360°, darà la possibilità di proteggere la propria bagnarola, per sparare basterà il semplice tapping su touch screen andando a toccare sull'esatta posizione del mostro marino che sta attaccando. La quarta ed ultima sezione giocabile era quella riservata al combattimento con il boss: all'interno di un tempio circolare una specie di grosso polipo andrà colpito sfruttando le bombe ed i piccoli tornadi sparsi per l'area di gioco. Zelda rappresenta la punta di diamante della lineupDs per l'anno a venire, i programmatori hanno realizzato qualcosa che ha semplicemente dell'incredibile, riuscendo nello sviluppo di un gioco che davvero nulla ha da invidiare alle sue fonti di ispirazione, e che porterà nuova linfa ad una saga che si ritroverà con due giochi (su due piattaforme differenti) drasticamente diversi e allo stesso tempo figli della stessa saga. Graficamente eccezionale, Zelda Phantom Hourglass rappresenta una delle migliori cose viste su DS sin dai tempi della sua uscita, rimane solamente qualche dubbio sulla scelta della meccanica di movimento, che potrebbe alla lunga stancare.

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Vecchie glorie

Yoshi's Island non ha bisogno di particolari presentazioni, è uno dei migliori platform 2D mai realizzati di sempre, da molti giudicato superiore a quel SuperMario World venduto in bundle con il Super Nintendo ormai ben quindici anni fa. E dopo il remake su gba, ecco arrivare il seguito ufficiale chiamato per il momento in maniera abbastanza banale Yoshi's Island 2. Questa nuova avventura del piccolo dinosauro non si discosta minimamente dalle basi grafiche imposte su 16bit, con livelli colorati, vivaci e ricchi di animazioni, come se uscissero da un grande quadro realizzato con i pastelli cera. Quello che cambia rispetto al suo predecessore è che gli sforzi di Yoshi si moltiplicano per 3, sono infatti 3 gli infanti che dovranno essere portati in salvo: Mario, Donkey Kong e la principessa Peach; questi saranno switchabili in particolari punti del livello, alla presenza di una specie di cartello stradale che permetterà lo scambio di neonati. Ognuno dei tre bambini conferirà particolari doti al dinosauro, Donkey -ad esempio- gli permetterà di dare spallate ai nemici e Peach utilizzerà il suo famigerato ombrellino per far planare la strana coppia. Lo scopo del gioco è lo stesso di sempre: Yoshi dovrà portare sulla sua schiena uno dei tre baby personaggi e condurlo alla fine del livello, muovendosi tra piattaforme semoventi, nemici da abbattere a suon di uova, e bonus da raccogliere per poter ottenere interessanti extra di fine livello. Purtroppo Yoshi's Island 2, pur uscendo su Ds non sfrutterà alcuna meccanica legata al pennino, relegando alla sola doppia dimensione dello schermo, l'unica ragione della sua presenza.

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Vecchie glorie


La seconda vecchia gloria del lotto è rappresentata da Starfox Command, prima apparizione portatile della saga di Fox e compagni, nel tentativo di 'riabilitare' un brand che ha subìto i buchi nell'acqua dei due capitoli per cubo. Con Starfox Command si torna alle origini, sui terreni noti del volo, con un occhio di riguardo alle novità legate al Ds; la demo giocabile presentava due livelli (di cui uno di addestramento) in cui il giocatore poteva prendere conoscenza delle nuove meccaniche di gioco: la navicella è ora completamente comandata dal pennino, doppio cliccando sul touch screen è possibile fare il boost e cliccando su particolari incone è possibile far realizzare alla navicella una serie di mosse come l'inversione a 'U' ed il loop (utile per disorientare gli avversari). In questo nuovo gioco dedicato a Starox, avrà grande valenza anche la componente legata alla strategia: prima di andare in missione bisognerà tracciare la propria rotta tenendo conto del posizionamento delle forze nemiche e del carburante caricato. Nel corso del livello uno schermo del Ds sarà totalmente dedicato alla visualizzazione della mappa, utile per sapere il punto preciso in cui sganciare le bombe sui nemici di terra (per farlo basterà trascinare l'icona relativa alla bomba sull'obiettivo scelto). Al momento, per quanto poco si sia potuto vedere di questo Starfox Command, Nintendo sembra sia riuscita a rimettere sul giusto binario una saga che poteva rischiare di essere compromessa per sempre; ad una buona realizzazione grafica che fa il paio con la versione per N64, si unisce fluidità ed un'interessante idea di base. A questo punto non resta che aspettare e sperare.

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La terza ed ultima gloria Nintendo è rappresentata da Mario vs Donkey: March of the Minis, sequel del gioco uscito da diverso tempo su gba e che a sua volta riprendeva l'idea legata alla primissima apparizione dell'idraulico italiano. In questo nuovo capitolo per Ds non ci sarà più Mario a combattere contro lo scimmione, ma i mini-mario, piccoli robottini pronti a tutto pur di raggiungere i loro scopo. Il gioco seguirà in tutto e per tutto le meccaniche dettate dall'utilizzo del pennino, i mini-mario infatti funzioneranno alla stregua di lemmings e worms, in un costante movimento verso la parte superiore dello stage, sarà compito del giocatore impartire una serie di azioni per permettere ai piccoli robot di raggiungere la meta sani e salvi. Queste azioni potranno essere date realizzando particolari movimenti con il pennino, per cui un tratto dal basso in alto vorrà dire 'salto', uno in orizzontale li metterà in cammino e la semplice pressione sul touch screen li fermerà sul posto. Il gioco si configura come una via di mezzo tra un platform ed un puzzle game e non potrà che fare la felicità degli appassionati del genere.

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La prima volta di Square-Enix

La prima volta di Square-Enix con la compagine di Mario si chiama Mario Hoops 3vs3, e si tratta di una versione di fatto rimodernizzata, portatile e con touch screen di NBA Jam, mitico gioco Acclaim che ebbe un gran successo nei primi anni novanta. Come in ogni gioco sportivo dedicato a Mario&Co, le partite di caricano di elementi da party game, grazie alla presenza di monete, oggetti speciali e quant'altro. Mentre le monete non serviranno ad altro che ad alzare il punteggio della squadra, saranno gli oggetti a rendere decisamente più pepata la partita, grazie ai loro pericolosi effetti collaterali: funghi, gusci, chi più ne ha più ne metta. Oltre a rendere poco convenzionali le partite di basket di Mario Hoops, Square-Enix non si è limitata a questo adattando completamente la struttura di gioco all'uso del pennino e dando ai giocatori il compito di comandare la propria squadra con pochi movimenti. Per eseguire palleggi e finte sarà necessario fare tapping sul touch screen, per andare a tiro basterà disegnare una riga che parte dal giocatore fino al canestro: come ogni buon gioco di basket, se il giocatore sarà abbastanza vicino al canestro, il tiro si trasformerà in una poderosa schiacciata; alla stessa maniera il passaggio sarà effettuabile tramite la realizzazione di una linea tra il portatore di palla e il destinatario. In difesa le cose non cambiano, con pennate dal basso verso il basso utili a rubare palla all'attaccante e verso l'altro per far saltare il difensore nell'estremo tentativo di una stoppata o alla caccia di un rimbalzo. Per quanto, sulla carta, il sistema ideato dagli sviluppatori giapponesi pare essere complesso e poco intuitivo basteranno invece un paio di partite per prendere la mano ed un altro paio per cominciare a realizzare cose davvero pregevoli ed azioni spettacolari.

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Ouendan parla italiano

Grazie al grande successo ottenuto con Ouendan, bizzarro gioco musicale basato su tempismo e tapping, ad Inis (gli sviluppatori del gioco) è stata data la possibilità di portare il loro gioco in Europa ed America, a patto di adattarlo (sia come tematiche che come realizzazione grafica) al mercato occidentale. Ed è così che nasce Elite Beat Agent, sulla carta rivisitazione di Ouendan ma in pratica vero e proprio gioco a se stante, che proporrà nuovi brani, nuovi personaggi ed un nuovissimo trio di eroi pronti ad aiutare il mondo. La componente grafica ne esce leggermente ridimensionata: l'abbandono del genere mange/anime verso qualcosa di più occidentale si fa sentire e pesa visivamente sul titolo; per le canzoni invece il discorso è diverso, pur abbandonando tutti le canzoni di Ouendan (decisamente troppo jpop per il mercato europeo ed americano), Elite Beat Agent vira verso una compilation di brani decisamente più rock. ll gioco vero e proprio, per chi non ne fosse a conoscenza, nient'altro è che un gioco musicale in cui per superare le varie situazioni (spesso e volentieri arricchite con veri casi umani) proposte è necessario fare tapping a tempo su alcuni particolari cerchi; lo scopo è quello di aiutare il povero malcapitato sostenendolo a suon di musica e di cheering (come una vera cheerleader) fino al termine del livello. Nella demo proprosta era possibile giocare due stage, aiutando un cane che si ritrova per sbaglio a 4000 miglia da casa ed una babysitter alle prese con 4 pestiferi bambini e la sua grande storia d'amore; per valutare in maniera migliore questo Elite Beat Agent sarà però necessario attendere fino all'uscita del gioco, momento in cui si potrà disporre liberamente dell'intera colonna sonora, punto cardine dell'intero gioco.

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Non di solo NintendoWii si ciberà il videogiocatore negli anni 2006/2007, l'evento Wii Play Together lancia un messaggio forte ancora più di prima: il NintendoDS è vivo mai come in questo momento, scalcia ed è in ascesa costante con una serie di giochi che sembrano non voler lasciare scampo al portafoglio. La presentazione ufficiale del Wii in Italia è stata la perfetta vetrina per far provare alla stampa le novità portate all'e3. Tra una partita a tennis, ed una a golf, non ci siamo lasciati scappare questa occasione. I presenti? Giusto per fare alcuni nomi: Zelda Phantom Hourglass, Mario Hoops 3vs3, Yoshi's Island 2, Starfox DS, Mario vs Donkey Kong 2 e Elite Beat Agent.