Army of three.
La squadra, questa volta, è composta di tre militari (due oltre il protagonista), ognuno con sue caratteristiche peculiari, per superare tutte le diverse situazioni di gioco. Il motore grafico sembra essere un’evoluzione di quello dell’ultimo Ghost Recon e, anche se la postazione non era settata al meglio, non consentendoci di godere appieno del lavoro svolto dai grafici, già si notavano diversi miglioramenti rispetto al già ottimo GRAW. Modelli poligonali ancora più ricchi ed effetti di luce e d’ombra più precisi, servivano a ricostruire una delle visuali a volo d’elicottero già apprezzate qualche mese fa, solo che questa volta ad essere ritratta è Las Vegas piena di luce, di palazzi e di macchine incolonnate in una notte un po’ inquieta. La demo iniziava subito nel centro dell’azione con la squadra calata sul tetto del Dante Hotel, assediato dai terroristi. Il compito iniziale è quello di attraversarlo tutto, sino a giungere dalla parte opposta per poi calarsi dentro l’albergo. Il cantiere aperto sul tetto offriva numerosi spunti per saggiare le nuove abilità di copertura e d’azione attribuite ai soldati, che, in questo episodio, una volta messi al riparo di un muro o di una pila di mattoni, vengono visualizzati in terza persona, così da potersi sporgere dagli ostacoli per prendere la mira e sparare in maniera molto più immediata e naturale. Come in GRAW, i commilitoni si muovono sostanzialmente secondo due tipi d’atteggiamento, uno perlustrativo ed uno più aggressivo, che li vedrà incedere verso il nemico e fare fuoco ad ogni minimo movimento. Un’altra novità è quella della facilità con cui si possono impartire gli ordini, dato che basta, ad esempio, indicare con il puntatore una corda che porta ad un piano inferiore e premere il pulsante relativo per comandare di usarla per scendere. A quel punto gli altri soldati faranno tutto da soli e si caleranno lungo la fune. Un altro elemento di novità, rispetto al passato, è che in Rainbow Six: Vegas non ci sarà un indicatore a dire quanta energia è rimasta prima di morire sotto i colpi dei fucili avversari. È stato, infatti, inserito un sistema simile a quello già visto in Call of Duty 2 e in Halo, ovvero una quantità di punti ferita invisibili all’utente, che si rigenerano automaticamente, stando al riparo. Continuando imperterriti a muoversi sotto il fuoco nemico, si andrà incontro alla morte in un batter di ciglia. Lo stesso vale per i compagni di squadra, solo che questi possono essere curati, una volta finiti al suolo crivellati di colpi. Lo stesso, ovviamente non vale per noi, dato che non possiamo essere riportati in vita in alcun modo.
Quasi in azione
Rainbow Six: Vegas è già in fase avanzata di sviluppo e la qualità che solitamente Ubisoft ripone nei suoi titoli guerreggianti, unita alla popolarità della serie, non possono che consigliarci di seguire con attenzione l’uscita di questo nuovo capitolo. L’unico appunto che ci sentiamo di muovere al gioco ha a che fare con la qualità delle texture, un po’ troppo altalenanti, e che, rispetto ad altri titoli come Assassin’s Creed o Gears Of War, lascia meno stupiti o almeno non quanto fece a suo tempo Ghost Recon Advanced Warfighter. Tra i tre titoli, però, dovessimo fare una previsione basata sull’esperienza e sull’intuito, è probabilmente Rainbow Six ad avere maggiore possibilità d'avere una corposa modalità online oltre che una migliore struttura delle missioni in single player. Ovviamente non si può dare niente per scontato, ma il pedegree del team parla chiaro e ci sono buone speranze per un nuovo successo. A risentirci verso Novembre, quindi.
Insieme a Ghost Recon, la serie di giochi che ha dettato l’evoluzione del multiplayer online di Ubisoft è senza dubbio quella di Rainbow Six, che sta per tornare in un nuovo episodio denominato Vegas. Nella città del peccato, della perdizione e del gioco d’azzardo, infatti, si svolgeranno le nuove imprese della squadra Rainbow che, se pur per affrontare una minaccia che arriva da ben più lontano, dovrà svolgere tutte le missioni in quel di Las Vegas. Laddove per Ghost Recon Advanced Warfighter, uscito su Xbox 360 a Marzo, le due modalità online e offline rappresentavano due facce ben distinte della stessa medaglia, questa volta Ubisoft Montreal vuole riuscire a costruire un quadro molto più organico e coerente, mantenendo l’adrenalina e il coinvolgimento delle sessioni in rete anche per la campagna in single player. A Barcellona, durante X06, tra i totem a disposizione per i giornalisti, c’era anche quello di Rainbow Six Vegas, che non abbiamo mancato di provare avidamente. Il gioco uscirà a Novembre per Xbox, PS2, PC e console Next Gen, che chiaramente avranno una versione dedicata (ovviamente da noi la versione PS3 uscirà solo a Marzo 2007 con la console).