Duole dirlo, ma spesso il mondo dei videogiochi s'impegna allo spasmo per dare ragione ai suoi critici, fornendogli spunti per farsi attaccare senza troppa pietà.
Tempo fa Roger Ebert, forse il più importante critico cinematografico americano, aveva sollevato un grosso polverone (link) affermando che i videogiochi non sono arte.
Dopo aver ricevuto migliaia di commenti sprezzanti aveva fatto una leggera marcia indietro, affermando di non avere i mezzi per valutare appieno la questione. Probabilmente la sua fu più una ritirata tattica che un cambio di idee, perché oggi è tornato alla carica in modo abbastanza sottile.
Sul suo blog (link) è apparso un articolo di una riga con scritto: "There are well-defined guidelines for boobs in video games, leading to the urgent question: Which platform does breasts better? PS3 or 360?". Sotto c'è postato un videoconfronto sulla fisica dei seni di alcuni personaggi femminili di Soul Calibur V.
Il sotteso provocatorio e sarcastico è piuttosto evidente, come notato su NeoGaf: avete fatto tanto casino perché ho scritto che i videogiochi non sono arte e poi vi accalorate su stupidaggini simili che vi fanno sembrare dei perfetti idioti?
Chissà se a questo post seguirà un attacco più strutturato o se il nostro si accontenterà di ridacchiare nell'ombra.