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Child’s Play non apprezza di essere sfruttata per attirare l’attenzione di BioWare

E ha chiesto pubblicamente la chiusura della raccolta fondi

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   23/03/2012

Come sottolineavamo in alcune news precedenti, sfruttare una raccolta fondi umanitaria per attirare l'attenzione di uno sviluppatore e ottenere il cambio di finale di un videogioco è un gesto di un cinismo che fa ribrezzo. Fortunatamente non siamo i soli a pensarla in questo modo, e anche i destinatari della raccolta sono dello stesso avviso.

Child's Play si è quindi schierata contro il movimento di fan della serie Mass Effect, chiamatosi pomposamente "Retake Mass Effect", affermando per voce di Jerry Holkins che "Child's Play non deve essere un mezzo per attirare l'attenzione su una causa. Child's Play deve essere la causa."

Ovviamente i fan con i forconi in mano non hanno capito che il loro agire convulso, a prescindere dalla somma raccolta, poteva generare difficoltà per la onlus, soprattutto per via della confusione che si è create a causa delle modalità estemporanee con cui sono stati raccolti i soldi. Ad esempio molti li hanno scambiati per degli sponsor del movimento, mentre altri credevano che i soldi sarebbero stati usati direttamente per far modificare il finale a BioWare.

Oltretutto, il movimento "Retake Mass Effect" non è organizzato in modo molto chiaro, visto che chi ha raccolto i fondi si permette di parlare a nome di tutti, mentre nessuno lo ha eletto portavoce di chicchessia. Un certo Robb ha infatti affermato di essere in contatto con i rappresentanti della onlus, affermazione smentita dai fatti.

La logica conclusione è che Child's Play ha chiesto lo stop della raccolta fondi perché gli sta portando solo cattiva pubblicità. Complimenti, forse qualcuno avrà il suo finale, ma intanto ha creato parecchi problemi a chi lavora per aiutare dei bambini in difficoltà. Un ottimo risultato.

Fonte: Kotaku