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Per il papà di Leisure Suit Larry i videogiochi non sono più divertenti

Ma Kickstarter può cambiare le cose

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   24/04/2012

Per Al Lowe, il papà di una delle serie più boccaccesche della storia del videoludo, Leisure Suit Larry, i videogiochi non sono più divertenti, ma Kickstarter può cambiare la situazione. Per non divertenti il nostro intende che non fanno ridere (che vi credevate), mentre nei primi anni di vita del medium non era così. Titoli come Maniac Mansion, Monkey Island, Space Quest, Sam & Max, Day of the Tentacle, Sorcerer's Apprentice e molti altri erano pieni di gag incredibili, ma all'improvviso l'humor è sparito dai videogiochi. Cos'è successo?

L'analisi di Lowe è piuttosto sottile e lega la decadenza del genere al fatto che i nuovi utenti, quelli nati con Windows che non hanno conosciuto le difficoltà dei primi sistemi operativi, non avevano più voglia di risolvere "puzzle" tecnici e, di conseguenza, nemmeno di risolvere i puzzle ludici. Questo si è tradotto nell'esplosione del 3D e dell'azione, che sono andati a scalzare l'humor e la contemplazione.

L'unica possibilità per uscire da questo guano pare essere il crowd funding, nello specifico Kickstarter, con grandi sviluppatori come Tim Schafer e Ron Gilbert che stanno aprendo la strada al ritorno dell'humor nei videogiochi, senza passare per le mani dei grandi publisher.

Intanto prosegue la raccolta fondi avviata dal buon Al per finanziare il remake del primo Larry. La trovate qui: Link.

Fonte: eurogamer.net