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Beyond: Two Souls, David Cage rifiuta l'etichetta di "regista frustrato"

"I miei giochi non solo solo cutscene", sostiene il game director

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   16/08/2012

La soverchiante quantità di sequenze cinematiche in Beyond: Two Souls ha spinto alcuni addetti ai lavori a vedere David Cage come un regista frustrato, solo "prestato" all'industria dei videogame. Il game director rifiuta però di essere etichettato in questo modo: "Non sono qui per girare dei film. Amo i videogame e la mia passione per questo medium in continua evoluzione è genuina. Voglio far parte di questo mondo", ha detto.

"Allo stesso tempo non accetto si dica che trenta minuti di cutscene in un gioco lo trasformino automaticamente in un film. Se avete giocato con Heavy Rain, sapete che ci sono poche cutscene e ancor meno momenti in cui non avete il controllo del personaggio. Ciò che mi interessa è che il giocatore possa raccontare la storia attraverso l'interazione, essere un attore all'interno di tale esperienza."

Cage ha quindi spiegato come i costi di produzione di Beyond: Two Souls siano stati inferiori alle aspettative, in particolare la parte relativa alle riprese con attori hollywoodiani. "La cosa fantastica è che quella parte del progetto si è rivelata incredibilmente economica", ha detto. "Abbiamo girato per dodici mesi, un periodo di tempo piuttosto lungo. A volte si girava una scena il primo giorno e la scena successiva un mese dopo, dunque bisognava essere concreti. Dal punto di vista del budget, il calendario di produzione è durato circa tre anni, il che è pazzesco. E in termini di sviluppo vero e proprio, be', le cifre non sono pubbliche ma posso dire che non sono state affatto esose." "Abbiamo lavorato a questo progetto in modo concreto ed efficace", ha continuato il game director, specificando però che "si tratta a tutti gli effetti di un titolo tripla A, con un budget tripla A. I contenuti di Beyond non sono molto superiori a quelli di Heavy Rain, ma di certo lo è la qualità."

Cage ha quindi rivelato che le pretese economiche di Ellen Page e degli altri attori coinvolti nel progetto non sono state affatto spropositate, anzi. "Ci rechiamo a Hollywood periodicamente, parliamo con attori e registi. Ciò che abbiamo scoperto lì è che ci sono tre categorie di persone: la prima categoria sono quelli a cui non importa niente dei videogame, ma sono sempre di meno; la seconda categoria sono le persone che dicono che i videogame sono fantastici, hanno sentito quanto ha incassato Halo in un weekend e ciò li entusiasma, così ti chiedono tutti i soldi che potresti mai spendere, cosa che porta la trattativa al capolinea. E poi c'è la terza categoria, persone interessate al medium, che comprendono che si tratta di qualcosa di nuovo e mai fatto prima, con un potenziale incredibile per l'espressione di vari tipi di emozioni in modi differenti. Queste persone sono avventurieri, ed Ellen fa parte della categoria. Sono stato molto fortunato nella mia carriera, perché ho potuto lavorare con David Bowie a Omikron e ora c'è questo nuovo, entusiasmante progetto."

Fonte: Eurogamer.net