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Peter Molyneux minacciato di morte per il caso Godus, non parlerà più con la stampa

Come al solito si finisce per esagerare

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   13/02/2015

Chiariamo subito: siamo i primi a non essere contenti per come sia andato il caso Godus e a considerare Peter Molyneux un sognatore che spesso non è riuscito a portare a compimento i suoi progetti. Però è anche il padre dei god game e autore di alcuni tra i più grossi capolavori della storia dei videogiochi, quindi meriterebbe un minimo di rispetto, anche di fronte a situazioni spiacevoli e irritanti.

È vero quindi che il fallimento del progetto Godus scotta, soprattutto a chi lo ha finanziato tramite Kickstarter (come chi sta scrivendo, del resto), come scotta la storia di Bryan Henderson, il vincitore di Curiosity: What's Inside the Cube che non ha mai ricevuto il suo premio. Arrivare però a minacciare di morte una persona e la sua famiglia per un investimento di quanto? Venti dollari? Ci sembra davvero un'enormità degna solo di qualche bullo idiota. Come ci sembrano assurde certe esplosioni di odio, andate ben oltre le giuste recriminazioni fattibili in questi casi.

Purtroppo è proprio quello che è accaduto al povero Molyneux, che ha ammesso la situazione: "Amo creare videogiochi, sono la mia vita, e sono onorato di essere parte dell'industria videoludica, ma capisco che la gente sia stanca di sentire la mia voce e le mie promesse," e ha deciso di non parlare più con la stampa, evitando anche di parlare di videogiochi tour court.

Fonte: Games Industry