Grin, il team di Woolfe: The Red Hood Diaries, chiude i battenti in bancarotta, senza nemmeno riuscire a distribuire i reward promessi ai sostenitori della campagna di raccolta fondi.
Raggiunto con successo l'obiettivo di 72.000 dollari su Kickstarter nel 2014, e dopo anche l'apertura di un early access su Steam, il gioco sembra aver preso piede, ma a quanto pare non abbastanza. "Il team è smantellato e abbiamo richiesto la procedura di bancarotta non essendo in grado di pagare i debiti", ha riferito il fondatore del team, Wim Wouters, sul blog. La risposta mista, se non negativa, da parte di utenti e critica ha allontanato la possibilità di intervento da parte di publisher e Grin ha deciso di mettere in vendita tutti gli asset, la proprietà intellettuale e i materiali di sviluppo nella speranza che qualcuno possa portare avanti il progetto.
Manca in effetti il promesso secondo volume del gioco, ma anche tutti i reward dei backer su Kickstarter non arriveranno a destinazione. "Non abbiamo letteralmente soldi per pagare i francobolli, senza considerare la possibilità di stampare gli artbook e le confezioni DVD". Per quanto riguarda le ragioni dell'insuccesso, il team non cerca particolari scuse. Nel messaggio sul blog, Wouters spiega che, dopo un primo periodo in cui gli sviluppatori hanno cercato di trovare spiegazioni al di fuori della qualità stessa del gioco, alla fine si sono resi conto che, semplicemente, "possiamo dare la colpa solo a noi stessi", per non essere stati in grado di garantire la giusta qualità del gioco.