Al di là delle affermazioni piuttosto discutibili sui millemila teraflops potenziali, sono molti gli elementi interessanti spiegati recentemente da Mark Cerny, "System Architect" di PlayStation 4, sulla nuova versione della console.
Era già più o meno noto il fatto che i giochi non ottimizzati appositamente per le nuove funzionalità di PlayStation 4 Pro saranno del tutto identici alle controparti su PlayStation 4 standard, ma qualcuno poteva comunque supporre che, funzionando su un hardware superiore, si potessero ottenere alcuni vantaggi, sebbene minimi. Non sembra invece questo il caso, perché in effetti questi giochi funzioneranno su una configurazione dell'hardware esattamente corrispondente a quella di PlayStation 4 standard.
Di fatto, quando si tratta di un gioco non ottimizzato per PlayStation 4 Pro, la GPU della console si attiva solo in parte, mettendo in azione una configurazione hardware perfettamente corrispondente a quella della PlayStation 4 standard e riducendo la velocità di clock ai livelli di quest'ultima. In questo modo si ha la certezza della compatibilità totale anche con i titoli che sono stati studiati per l'hardware "vecchio", proprio perché la nuova architettura è in grado di replicarla perfettamente, attivandosi solo parzialmente. Di converso, ovviamente, non si ha nessun vantaggio nel far funzionare i giochi non ottimizzati per il nuovo hardware su PlayStation 4 Pro.
Si tratta di una soluzione ovviamente limitante per la nuova console, che peraltro risulta anche diversa da quanto adottato da Microsoft per Xbox One S, che invece non attua questa "geometria variabile" per il proprio hardware (che si presenta comunque molto meno diverso da quello precedente di quanto faccia PlayStation 4 Pro), ma per Cerny, dopo diversi esperimenti effettuati, la priorità massima era di garantire la compatibilità senza alcun problema, e concentrarsi sullo sfruttamento delle nuove caratteristiche solo per i giochi progettati appositamente per farlo.