Prosegue l'attesa degli appassionati in vista della prossima presentazione di Xbox Scorpio, quella che finalmente dovrebbe svelarci il design, il prezzo e la data d'uscita sul mercato. Nel frattempo, durante un evento a porte chiuse, Microsoft ha dato un assaggio dei miglioramenti grafici possibili sul nuovo hardware, sia sfruttando la risoluzione nativa a 4K che la già nota tecnica del supersampling per i possessori di un televisore Full HD. Il sito Windows Central ha prontamente pubblicato un paio di immagini, che mettono a confronto le versioni 4K con le controparti a 1080p. Come è stato spiegato dal senior editor Jez Corden - che ricordiamo per altre anticipazioni riguardanti Xbox Scorpio, incluso il reveal di Digital Foundry - gli scatti sono stati estrapolati da demo tecniche, pertanto non si tratta di materiale proveniente da progetti in attesa di essere annunciati. Al contempo la resa complessiva si rivela, senza troppe sorprese, inferiore rispetto a quanto fosse possibile apprezzare in tempo reale su uno schermo.
Premettiamo subito una cosa: non è da due screenshot che si può provare a giudicare la qualità grafica di un sistema di cui, ancora adesso, non conosciamo molto a parte i freddi numeri. Il punto però è un altro, ed è ormai sotto ai nostri occhi da tempo, ovvero la morbosa deriva che sta assumendo il dibattito - e con esso il mercato - inerente la potenza grafica e il progresso tecnologico. Da un lato sembra si voglia dare per assodato che alcuni dettagli prettamente estetici possano fare molta differenza in un videogioco contemporaneo, dall'altro che queste stesse caratteristiche siano più che sufficienti ad indurre l'utente all'acquisto.
Come sempre si tratta di opinioni, ma faremmo un torto alla nostra intelligenza se davvero pensassimo che un buon titolo sia tale principalmente per la grafica, o che basti un bel contenitore luccicante per trascurare altri fattori ben più sostanziali come l'efficacia del gameplay. Se poi parlassimo di nuove proprietà intellettuali, sarebbe ancora meglio. Microsoft al contrario deve ancora farci capire se, effettivamente, disponga di assi nella manica di spessore con i quali provare a scuotere il mercato dopo i passi falsi compiuti con Xbox One. Come detto, la tappa cruciale sarà l'E3, dove dovrebbe avvenire la tanto sbandierata presentazione della line-up.
Peraltro quella della grafica sembra essere una tematica che ormai sta particolarmente a cuore anche al pubblico, per lo meno a giudicare dal recente sondaggio condotto dall'Entertainment Software Association su un campione di giocatori americani. I dati parlano chiaro: la maggioranza dell'utenza dà importanza all'aspetto tecnico, preferendolo ad altre variabili nel momento in cui deve ponderare l'acquisto di un prodotto.
Ora, ammesso e non concesso che l'analisi dell'ESA possa essere presa come prova di un costume contemporaneo - e francamente ci auguriamo tutto il contrario - nell'ottica di Microsoft può davvero avere senso scommettere SOLO sulla potenza grafica?
A darci una risposta, o almeno un'idea, sulla piega che potrebbe assumere il mercato del futuro, ci pensa Cliff Bleszinski. Negli ultimi giorni il padre di Gears of War è stato molto chiaro sulle condizioni in cui versa la categoria attuale dei titoli tripla A, proprio quella che, per definizione, dovrebbe fregiarsi della grafica come punto di riferimento. Ebbene, secondo il buon vecchio CliffyB, il suddetto mercato sta attraversando un momento di crisi endemica, che ne blocca idee e novità. A suo modo di vedere, in un contesto sempre più complesso e frastagliato, la capacità d'espressione degli studi di sviluppo si sta riducendo esponenzialmente, impedendo a tanti attori dell'industria di osare e di proporre giochi nuovi. Alla luce di questa situazione, Bleszinski caldeggia l'idea di ripiegare sui titoli cosiddetti "doppia-A", ovvero quelle produzioni che, pur mantenendo un impatto grafico accattivante, non richiedono budget faraonici e costi di marketing esagerati. Insomma, se la sua analisi si rivelasse corretta, potrebbero esserci sempre meno realtà in grado di mantenere alto il vessillo della grafica, ad eccezione dei soliti noti come Electronic Arts, Activision, 2K, le stesse Sony e Microsoft.
Dopotutto, se un panorama di questo tipo si ampliasse ancor più di quanto non stia già avvenendo, il tema della potenza di calcolo potrebbe assumere un peso specifico relativo rispetto al mercato nel suo complesso, e questo dà da pensare. E se, come è stato ipotizzato, Xbox Scorpio dovesse arrivare a costare 549 euro al lancio, Microsoft potrà davvero permettersi di non presentare quelle esclusive che ne giustificherebbero l'acquisto in prospettiva? Auguriamoci che l'E3 serva davvero da spartiacque per fugare questi interrogativi.
Voi che ne pensate? L'attenzione morbosa per la grafica a discapito del gameplay sta diventando un problema? Fatecelo sapere nei commenti!