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La prossima generazione di console dovrà usare i processori AMD Ryzen, Digital Foundry ci spiega il perché

Il nuovo processore di AMD andrebbe finalmente a risolvere il problema della CPU

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   09/07/2017

Sony parla già apertamente di PlayStation 5 ed è chiaro che Microsoft seguirà la medesima strada fra il 2019 e 2020, ovverosia porterà sul mercato una console completamente nuova. Queste macchine secondo Digital Foundry dovranno montare un processore AMD Ryzen, e Richard Leadbetter ci spiega il perché nel video in calce.

Rispetto a PlayStation 3 e Xbox 360, le attuali console evidenziano uno squilibrio fra la potenza della CPU e della GPU, con un ampio margine di quest'ultima che si traduce talvolta in una serie di problematiche tecniche. Il processore ha infatti il compito di gestire la fisica, l'intelligenza artificiale e ulteriori calcoli, nonché di passare alla GPU i dati grafici da processare.

Microsoft ha optato per una versione custom del solito AMD Jaguar per Xbox One X, ma benché si tratti di una soluzione potenziata parliamo di un processore concettualmente datato, che soffrirà immancabilmente degli stessi limiti dei modelli attuali. Naturalmente lo stesso discorso vale per Sony con PlayStation 4 Pro.

Ecco perché per la prossima generazione entrambe le aziende dovrebbero scegliere AMD Ryzen, così da coniugare budget e potenza in un'unica soluzione. Leadbetter ha effettuato dei test con un Ryzen 1700 regolato a 3 GHz, ipotizzando dunque un ulteriore aumento delle frequenze del 30% rispetto a Xbox One X, e una GTX Titan, quindi ha paragonato i risultati con alcuni benchmark di PlayStation 4 Pro.

Ebbene, utilizzare un processore Ryzen consentirebbe di ottenere frame rate dalle tre alle quattro volte superiori a parità di risoluzione ed effettistica, andando dunque finalmente a colmare il gap che attualmente separa le console dai PC e consentendo agli sviluppatori di sperimentare nuove soluzioni senza incorrere in problemi di performance.