Che il focus dei grandi publisher sia ormai sui giochi servizi dovrebbe essere chiaro a tutti. Le polemiche scoppiate dopo la chiusura di Visceral Games da parte di Electronic Arts sono in effetti un po' tardive, visto che il trend era ormai chiaro da anni.
Ovviamente ciò non significa che il single player morirà. Anzi, è probabile che si rafforzi nelle produzioni medie o che nei tripla A diventi semplicemente uno dei servizi offerti, come ad esempio è già avvenuto con Battlefield 1, Titanfall 2, come avviene da anni nei Call of Duty, o come avverrà in Star Wars Battlefront 2 e altri titoli in arrivo.
Stando alla General Manager di Xbox Shanon Loftis, che si è accodata ad altre voci alzatesi a loro difesa, i giochi single player sono centrali nello sviluppo di videogiochi, che da sempre mira a produrre esperienze e storie, e quindi non spariranno mai. Quello che stanno vivendo è un cambiamento produttivo, perché realizzarli è diventato più costoso e difficile.
Insomma, per molti publisher non è più possibile realizzare giochi incentrati solo sul single player, perché non garantiscono di rientrare di quanto speso per produrli.