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Sette giorni di notizie

Fantasie finali e un Alan sveglio

NOTIZIA di Ludovica Lagomarsino   —   20/02/2010

La settimana passata ha visto mettersi in risalto le notizie relative a Final Fantasy ed Alan Wake, che evidentemente, per un motivo o per l'altro, non riescono a stare all'ombra dei riflettori.
La settimana di Final Fantasy è iniziata con la notizia del rilascio del suo primo spot televisivo, che apre le campagne promozionali ufficiali del gioco ormai a breve distanza dal suo rilascio. La particolarità dello spot americano però è che al suo interno è stata citata solo la versione per Xbox 360 del gioco, per motivi che possiamo solo cercare di indovinare.
Siamo tornati a parlarne quando Kitase e Toriyama hanno rivelato che delle circa 60 ore necessarie a terminare il gioco, una decina saranno formate da cutscene. In realtà, anche se sembrano davvero tante, il numero di ore citate appare giustificato dall'importanza della componente narrativa che si è voluta attribuire al gioco, senza dimenticare in ogni caso che per poterlo terminare rivoltandolo come un guanto di ore non ne basteranno certo sessanta, ma probabilmente almeno il doppio. Insomma, cominciate a programmarvi le ferie.

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Altre due notizie interessanti legate al brand sono invece state quella di un Kitase molto interessato allo sviluppo di un remake del celebre e molto amato settimo capitolo della saga. Kitase vorrebbe un Final Fantasy VII riportato in auge grazie alle nuove tecnologie, ma come sappiamo fra il dire e il fare... ed infatti ci scappa l'inghippo: Final Fantasy Versus XIII non ce la farà ad essere presente al prossimo E3. E' Nomura a rivelarlo, spiegando che la necessità di apportare una serie di modifiche in corsa ha cambiato i tempi di sviluppo, causando sostanzialmente la sua non presentabilità in fiera. Bisognerà quindi aspettare ancora un poco prima di vederne qualcosa di concreto.

Wake si addormenta su PC

Il secondo personaggio di punta del palcoscenico delle notizie della settimana è Alan Wake, che dopo aver scosso gli animi degli utenti PC con il suo passaggio ad esclusiva Xbox 360 non ha smesso di accendere il sacro fuoco della polemica. Quel che tutti si chiedevano era infatti il motivo della cancellazione della versione PC e la prima spiegazione che ne è stata fornita è apparsa, fatecelo dire, talmente ridicola da non poter impedire che si alzassero voci di giusto sdegno.

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In sostanza, si è indicato che effettivamente il gioco sarebbe più adeguato ad uno stile di gioco che prevede comodità divanesche e grandi schermi televisivi. Su PC non si sarebbe creato l'ambiente di gioco adatto. Alla faccia di chi collega il proprio PC ad un signor schermo HD e se lo gode poltronato con tanto di pad alla mano. Ma che ci volete fare, dichiarazioni infelici scappano sempre, solo chi non parla non sbaglia. Ecco perchè Remedy cerca di correre ai ripari, spiegando che effettivamente la motivazione reale sia maggiormente legata al fatto che, essendo una piccola casa di sviluppo con appena 50 dipendenti diventa molto più prudente e sensato focalizzarsi sullo sviluppo per una sola piattaforma. La versione PC? In mano a Microsoft, fondamentalmente, che ratificherà sul suo futuro in base ai risultati che il gioco porterà su X360. Chi vuole intendere, intenda.

Che noia, che barba, dice Yamauchi

Non passa settimana senza che Kazunori Yamauchi se ne esca con una delle sue. Qualcuno probabilmente trema ogni volta che apre bocca. Questa settimana *fortunatamente* ce la siamo cavata con una sola dichiarazione, che però è stata immediatamente destinata a suscitare un filino di acida ilarità.

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Insomma, Yamauchi si annoia. Ogni volta che prova a giocare ad un titolo di guida che non sia il suo non ce la fa proprio a reggere oltre i dieci minuti di gioco. La colpa? Il basso livello qualitativo degli altri titoli. Mentre aspettiamo il suo, noi ci accontentiamo di quel che offrono gli altri.

Ma certo non è stato Yamauchi il solo a puntare in alto: anche Microsoft, nella voce di Aaron Greenberg, tira acqua al suo mulino e valuta che Project Natal godrà di un ciclo vitale di ben cinque anni. Certo non è poco per una periferica, e sembra evidente che Microsoft ci punti molto, anche in termini di longevità consequente della sua X360 e di conquista di una nicchia di utenza che, forse, fino ad ora è stata appannaggio della console di casa Nintendo. E che si dovrà contendere con PS3, che scenderà sullo stesso campo. O quasi.

Sopravvivere a New Vegas

Potevamo dimenticare di parlare di uno dei titoli che più ci hanno eccitato negli ultimi tempi?

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Certo, almeno fra quelli che riempiranno il panorama autunalle, perchè per la stagione presente c'è davvero tanto da giocare. Parliamo di Fallout: New Vegas (in realtà chi vi scrive deve ancora terminare il 3), da poco annunciato e già consegnato all'entusiasmo. Ne abbiamo già appreso i primi dettagli, che ci illustrano alcune meccaniche di gioco leggermente alterate rispetto al capitolo precedente, che sulla carta ci sembrano effettivamente dei miglioramenti. A partire dalle descrizioni delle statistiche, che sono sfizioselle, per andare poi al sistema di modifica delle armi e l'interessante rivelazione della gestione delle reputazioni che, specifiche per ogni città, potranno influenzare i vari finali del gioco. Tutto qua? Nemmeno per idea: la notizia più interessante è che per esplorare l'intero circondario e rivoltare ogni pietra del gioco ci vorranno nientemeno che centinaia di ore di gioco (e chi vi scrive si arrende a non riuscire a finire manco New Vegas). E scopriamo anche che la città del peccato sarà, probabilmente, ancora la città del peccato: certe cose non cambiano mai.

PSN pagante?

E' un rumor, solo un rumor, state tranquilli. Per ora. Insomma, la terribile notizia e le orride previsioni derivano dal un articolo dell'OPM US che sembra indicare che la cross-game chat in arrivo su PS3 sia una delle feature a pagamento del PSN. Vediamo di raccapezzarci: la chat sarebbe dovuta arrivare in un aggiornamento firmware già prima della fine del 2009. Non lo ha fatto, non se ne è più saputo nulla.

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Risalta ora fuori grazie a quell'articolo, che ne indica la sua natura ristretta ai sottoscrittori paganti del PSN. E chiaramente il sospetto diventa legittimo: non è la prima volta che Sony dichiara di avere in mente di creare qualche genere di sottoscrizione per il suo Live, anche se si è sempre escluso di procedere in maniera simile al gold di Xbox Live, che per altro è sotto il mirino giudiziario e potrebbe essere soggetto a pesanti revisioni. Si potrebbe però nel caso di Sony ipotizzare una serie di feature a pagamento che si affianchino al solito servizio gratuito a cui ci ha abituati.
Vi lasciamo alle vostre riflessioni ed al più rilassante (o divertente) weekend che possiamo augurarvi.