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Secondo Namco Bandai, il prezzo dei giochi è troppo alto

Bisgnerebbe studiare nuovi modelli di business

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   21/05/2010

Con un raro spunto popolare (o populista), Namco Bandai ha analizzato la situazione dei prezzi sul mercato videoludico e ha concluso che, in effetti, questi sono forse troppo alti per gli utenti.

Durante l'evento speciale dedicato al publisher, organizzato a Barcellona la scorsa settimana, Olivier Comte ha spiegato a MCV di essere "convinto che in futuro si presenterà la necessità di cambiare il prezzo dei videogiochi", perché questi "sono troppi cari per il pubblico".

Ragionando in termini di sterline, ha affermato che "considerando i costi di produzione e il margine dei rivenditori, 40 sterline (poco meno di 50 euro circa) sono un prezzo equo per noi, ma per il consumatore è un po' troppo". Considerando i periodi in cui escono giochi con una maggiore frequenza, come quello pre-natalizio, è chiaro che il giocatore non si può permettere di comprarli tutti e deve attuare delle scelte selettive. "Un buon prezzo per un gioco dovrebbe stare sulle 20 sterline (circa 25 euro) - ma per questo prezzo non possiamo creare un'avventura da 15 ore, dovremmo offrire ai giocatori solo 4 o 5 ore di gameplay, dopo di che potremmo integrare con dei contenuti scaricabili a pagamento". Secondo Comte i publisher dovrebbero riunirsi e studiare tutti insieme nuove strategie per offrire al pubblico diverse possibilità di acquisto a diverse fasce di prezzo.