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Gli ex-Infinity Ward: Activision come uno stato di polizia

Accuse pesanti sulla gestione dei dipendenti

NOTIZIA di Ludovica Lagomarsino   —   12/07/2010

Pensavate che l'"impeachment" Infinity Ward vs. Activision fosse ormai passato in sordina? Non è così. Continuano a trapelare spiacevolezze di un divorzio tutt'altro che consensuale, con le due parti che non si risparmiano colpi più o meno bassi sia per tutelare i propri interessi che la propria immagine pubblica. Stavolta il gruppo di 38 ex-dipendenti di Infinity Ward accusano Activision, in un documento scritto messo agli atti della causa in corso, di aver creato un ambiente di lavoro ostile all'interno dell'azienda che viene descritto come uno "stato di polizia", accusa che va ad aggiungersi a quelle sulle presunte promesse mancate di pagamenti delle royalties. Il documento agli atti insiste anche sul fatto che West e Zampella non sarebbero affatto stati licenziati, come sostiene Activision, ma che si siano allontanati dall'azienda di loro volontà, cosa che farebbe cadere parte delle contro-accuse dell'ex azienda madre. Attendiamo di vedere come proseguirà la sgradevole vicenda e se mai ci sarà una verità accertata dei fatti.

Gli ex-Infinity Ward: Activision come uno stato di polizia