Alla fine è emerso chiaro come Apple, gradualmente, sia diventata la minaccia più pressante per i produttori di console portatili.
Partito un po' in sordina, con iniziative che tendevano a non mettere in seria discussione la supremazia delle macchine da gioco, la piattaforma App Store ha dimostrato coi suoi impressionanti numeri che l'approccio scelto dalla casa di Cupertino può piano piano soppiantare il vecchio sistema di mercato videoludico, con giochi di dimensioni contenute e soprattutto a prezzi decisamente accessibili che evidentemente risultano in molti casi più appetibili delle produzioni standard per Nintendo DS e PSP.
Addirittura, secondo Reggie Fils-Aime Apple sarebbe la minaccia numero uno per Nintendo su un piano generale, ovvero non strettamente connesso al mercato portatile. D'altra parte, il presidente di Nintendo of America dimostra di non volersi limitare alla struttura di mercato strettamente legata ai videogiochi, visto che in un'intervista pubblicata da Forbes ha affermato che la sfida di Nintendo è quella di competere in ogni settore dell'intrattenimento, ovvero cercando di conquistare il tempo libero degli utenti anche a spese di passatempi diversi dai videogiochi come la navigazione internet, i giornali e i social network, da soppiantare evidentemente con qualche nuova piattaforma della grande N.