In un'intervista rilasciata al PlayStation Blog, Devin Shatsky, producer di Silent Hill: Downpour, ha parlato di come il gioco riporterà la serie alle atmosfere originali.
Per perseguire tale obiettivo, gli sviluppatori hanno lavorato innanzitutto al grado di realismo dell'equipaggiamento. "Abbiamo adottato un sistema di inventario più realistico. Nei precedenti episodi di Silent Hill si disponeva di questo astuccio magico che poteva contenere un intero arsenale di armi, dai mitra ai martelli. Una soluzione che cozzava con la 'sospensione dell'incredulità' del giocatore, e che lo rendeva troppo forte rispetto ai nemici, diminuendo la tensione generale. In Downpour si potrà portare solo l'oggetto che si ha in mano, oltre a un'arma da fuoco nella fondina. E bisognerà usare le armi con attenzione: ognuna di esse può rompersi più o meno facilmente a seconda del materiale con cui è fatta, dunque quelle di legno si spezzeranno dopo un paio di colpi mentre quelle di metallo dureranno di più. La maggior parte delle armi saranno oggetti comuni: bottiglie, coltelli da cucina, rastrelli e così via. Non ci saranno katane o roba del genere nel gioco."
In riferimento all'esperienza maturata con il controverso Homecoming, il producer ha detto che il gioco ha ricevuto recensioni discretamente positive e che alla fine dei conti è un buon titolo, ma che tuttavia, a suo avviso, i fan di Silent Hill si aspettavano un prodotto che facesse maggiormente leva sull'aspetto psicologico che non sui combattimenti. "In Homecoming si combatteva molto, cosa che ha spento l'entusiasmo di molti fan. In generale si può fare questa distinzione: i fan di Resident Evil amano i combattimenti, i fan di Silent Hill preferiscono le fasi esplorative e le atmosfere horror. In Downpour ci saranno dei combattimenti, certo, ma non frequenti come in Homecoming."
Quando gli è stato chiesto a quale episodio di Silent Hill somigliasse di più Downpour, Shatsky ha risposto senza esitazione: Silent Hill 2.
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