Questo contiene un vastissimo assortimento di hardware e software da gioco in esposizione, dalle prime proto-console alle macchine attuali, passando per 100 diversi portatili e circa 10.000 videogiochi in totale, oltre a giochi elettronici in qualche modo inerenti l'argomento, come il "Simon" e i Tamagotchi.
Ovviamente, il centro farà da punto di raccolta e propulsione per tutti gli studi applicati all'argomento videoludico, comprendendo pubblicazioni ed eventuali mostre tematiche dedicate a tutto ciò che concerne questo mondo: dal packaging, al marketing, agli studi mediatici e scientifici.
"I giochi elettronici non stanno solo cambiando il nostro modo di giocare; stanno avendo anche un effetto profondo nel nostro sistema di apprendimento e nel modo in cui interagiamo con il prossimo", ha detto G. Rollie Adams, president e CEO dello Strong National Museum of Play, "Poiché il nostro Museo è dedicato allo studio sul ruolo del gioco nella vita americana, ci troviamo particolarmente interessati nel crescente impatto che i giochi elettronici hanno su di essa".