L'annuncio di Diablo Immortal alla BlizzCon 2018 è stato accolto con una certa perplessità da una parte della community dei giocatori, che evidentemente non ha gradito la realizzazione di un capitolo della serie indirizzato alle piattaforme mobile.
Nel recente reportage di Kotaku, lo stesso nel quale si è parlato anche dello sviluppo di Diablo 4, è emerso che in origine Diablo Immortal fosse stato pensato per il mercato cinese, anche in virtù della collaborazione avviata con NetEase per portare Diablo 3 in oriente.
"Essenzialmente esiste perché abbiamo capito che in Cina ci fosse davvero richiesta. È davvero per la Cina", ha spiegato un ex sviluppatore di Blizzard che ha preferito rimanere anonimo. Sembra insomma che Blizzard abbia ritenuto il mercato cinese particolarmente adatto per testare il gioco prima della sua pubblicazione nei territori occidentali, e questo principalmente a causa della bassa qualità media dei prodotti disponibili in quei territori. "Il livello qualitativo sul mercato cinese, specialmente per quanto riguarda il frame rate, è estremamente bassa", ha dichiarato un altro sviluppatore. "Puoi pubblicare qualcosa che qui sarebbe considerato una versione alpha, mentre là sarebbe un gioco finito".
In un secondo tempo Blizzard ha preferito ritagliarsi più tempo per completare Diablo Immortal in ogni sua parte e propendere per il lancio globale. "Uno dei nostri valori fondamentali prevede di 'pensare globalmente' e la nostra storia ha dimostrato che ci sforziamo di realizzare i nostri giochi in quante più lingue possibili, cosicché più giocatori possano goderseli", ha commentato un portavoce di Blizzard a Kotaku. "Tenendo questo a mente, abbiamo capito subito di voler proporre Diablo Immortal ad un pubblico globale".
Diablo Immortal è in sviluppo per iOS e Android. L'uscita del gioco è prevista per il prossimo anno.
