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Trova il mio dispositivo: Google ha aggiunto la funzionalità per le mappe interne

Il nuovo aggiornamento permette adesso di rintracciare il proprio dispositivo Android anche negli appartamenti o ambienti chiusi, a patto di caricare le mappe.

NOTIZIA di Edoardo Ullo   —   22/11/2018

Trova il mio dispositivo, Find my device per gli anglofoni, è un'app che permette agli utenti Android di verificare l'ultima posizione nota del proprio smartphone, o tablet, grazie anche al servizio Google Maps.

Google ha aggiornato l'app aggiungendo anche la possibilità di acquisire l'ultimo posizionamento al chiuso. In sostanza Find my Device, se interrogato dal web o da Google Home, segnalerà l'ultima posizione del nostro dispositivo anche negli appartamenti a patto che vengano inseriti dati precisi come, ad esempio, le planimetrie. Google Maps tiene conto dei grandi spazi aperti e costantemente aggiornati grazie anche ai dati di Street View ed immagini satellitari. La nuova funzionalità portata dall'update si prefigge di effettuare le stesse operazioni ma su ambienti molto più piccoli e per questo è necessario che gli utenti carichino le piantine degli interni delle proprie case o di altri edifici che si desiderano. Al momento, per esempio, si troveranno mappe ambientali di luoghi pubblici come aeroporti, centri commerciali, grandi aziende, stadi.

Google, inoltre, ha aggiunto il supporto 802.11mc - conosciuto anche come Wi-Fi Round Trip Time (RTT) - ad Android 9 Pie. Questo permette ai dispositivi con questo sistema operativo di avere in modo nativo un preciso posizionamento all'interno di un ambiente. Ci sarà bisogno di più router compatibili con questa caratteristica (la RTT Wi-Fi) per renderla più efficace e nessun router di consumo, ad oggi, la supporta ancora. Google ha promesso che il supporto RTT Wi-Fi arriverà al proprio mesh router Wi-Fi prima della fine dell'anno.