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Il futuro dei videogiochi è negli ecosistemi, non nelle piattaforme, secondo Mat Piscatella

Per l'analista di NPD Mat Piscatella il futuro del mondo dei videogiochi è negli ecosistemi, non nelle singole piattaforme, e tutti dovranno adeguarsi.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   05/12/2019

Per Mat Piscatella, analista di NPD, il futuro dei videogiochi nel prossimo decennio, quello che inizierà nel 2021, sarà rappresentato dagli ecosistemi, non dalle singole piattaforme. Secondo lui entro il 2030 nessuna compagnia pubblicherà i suoi contenuti su di una sola piattaforma e l'hardware dei singoli marchi diventerà bello da possedere, ma non strettamente necessario per giocare a certi contenuti.

In un secondo tweet Piscatella ha chiarito che non considera morte le console. Semplicemente le compagnie offriranno i loro prodotti su più piattaforme possibili per aumentarne le vendite. Del resto è quello che di fatto stanno già facendo Microsoft, per cui l'hardware è diventato secondario, e Sony, che con PlayStation Now ha già da tempo aperto le sue esclusive al mondo PC. Insomma, la tendenza è chiara e all'appello manca solo Nintendo tra i grandi produttori hardware.

Per dire, successi come quello di Halo: Reach su Steam e indiscrezioni come quelle che vogliono alcune esclusive di Sony pubblicate direttamente su PC vanno in questa direzione.

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