Il più grande limite di una piattaforma interamente basata su internet come Google Stadia pare essere proprio internet, ossia le connessioni medie attuali.
Al di là dell'esaltazione per la novità, non sono pochi gli analisti che vedono nelle attuali infrastrutture di rete la maggiore difficoltà per l'affermazione della nuova piattaforma di cloud gaming di Google. Ad esempio Alex Cranz di Gizmodo ha fatto notare come sia stato paradossale registrare problemi di streaming per la presentazione di una tecnologia basata interamente sullo streaming, in una delle città meglio connesse al mondo, durante uno degli eventi tecnologici più importanti del globo. Insomma, secondo lui possiamo dimenticarci di fruire dei giochi alla velocità vista sul palco, ossia passando da uno schermo all'altro in tempo reale. I problemi per l'utente medio saranno ben maggiori.
Stando all'ultimo resoconto di Akamai sullo stato della connettività in USA, attualmente la velocità di connessione media degli americani è di 18.7Mbs, insomma, un valore inferiore a quanto richiesto da Stadia per i 1080p / 60fps (25Mbs). Trattandosi di un valore medio è inoltre evidente come alcune zone degli USA siano necessariamente coperte meglio di altre. Complessivamente solo una famiglia su cinque dispone della connessione necessaria per i 4k / 60fps che è l'obiettivo principale di Stadia.
Ovviamente se questa è la situazione USA, immaginate la nostra o quella di nazioni meno sviluppate, dove le connessioni sono mediamente molto più lente e i problemi non mancano. Ovviamente ciò non riduce la portata della novità rappresentata da Google Stadia, ma suggerisce di andare cauti nelle previsioni apocalittiche per la vecchia industria dei videogiochi.