GTA 5, The Witcher 3 e altri 45 giochi sono stati banditi in Arabia Saudita dopo il suicidio di due ragazzini, un maschio di dodici e una femmina di tredici anni. Il ban è stato motivato con un vago "unspecified violations of rules and regulations", ma risulta evidente che si tratta di una misura preventiva, figlia di una situazione poco chiara.
Sembra infatti che i due ragazzini si siano cimentati con il tristemente noto "gioco" di Blue Whale, che tanto ha fatto parlare anche in Italia lo scorso anno, fra notizie più o meno attendibili. Non c'è però una conferma ufficiale in tal senso, né risulta chiaro il nesso fra questo tipo di attività e videogame banditi.
Parliamo infatti di una sorta di "sfida a tappe" che assume più che altro i connotati di cyberbullismo, sfociando nel suicidio dei "giocatori", e nessun videogame di nostra conoscenza (neppure uno duro e violento come Grand Theft Auto 5) include situazioni del genere. Vedremo in che modo le autorità saudite giustificheranno la loro scelta.