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Amazon Prime Day, scioperi negli stabilimenti europei

In occasione del Prime Day, numerosi lavoratori di Amazon hanno incrociato le braccia chiedendo trattamenti migliori

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   17/07/2018

Amazon è senza dubbio un punto di riferimento per gli acquisti online e il Prime Day rappresenta ogni anno una celebrazione di quello che appare sempre più come un vero e proprio monopolio mondiale. Ma a che prezzo?

Secondo i numerosi lavoratori che hanno indetto uno sciopero proprio ieri, nel mezzo dell'Amazon Prime Day, le regole applicate dal gigante americano devono cambiare. Sono mille e ottocento le persone che hanno incrociato le braccia negli stabilimenti spagnoli, migliaia anche in Germania e Polonia.

L'opinione di molti impiegati e dei partiti politici che vogliono tutelarne i diritti è che le condizioni lavorative imposte da Amazon si fanno progressivamente più dure senza per questo prevedere compensi extra, e sono ormai diversi i casi di persone che hanno subito un infortunio o un esaurimento a causa dei ritmi frenetici richiesti dall'azienda.

L'altra campana, ovverosia Amazon, insiste nel dire che non solo la compagnia ha creato centinaia di migliaia di posti di lavoro, ma che la paga media, pari a 12,22 euro l'ora dopo i primi due anni, è adeguata all'impegno previsto. Un rappresentante dell'azienda ha inoltre sottolineato come la politica di Amazon sia sempre tesa al dialogo e non tema alcuna verifica da parte di chi voglia approfondire la questione delle condizioni lavorative.