Hiroshi Yamauchi ancora alla ribalta
E' passato ormai un anno da quando lo storico presidente di Nintendo Co., Ltd., Hiroshi Yamauchi, in carica sin dal 1949, si è fatto da parte per lasciare il posto a Satoru Iwata. Yamauchi, però, che ricopre ancora cariche onorifiche e di consigliere all'interno di Nintendo e in generale è considerato come il vero e proprio "grande vecchio" dell'intera industria videoludica nipponica, non ha ancora deciso di ritirarsi a vita privata ed è sempre disponibile per dire la sua sull'evoluzione del mercato: proprio recentemente ha rilasciato una breve intervista all'importante quotidiano economico Nihon Keizai Shimbun, intervista che vi riportiamo, tradotta, qui sotto.
Domanda: Il Famicom (NES) ha recentemente celebrato il suo ventesimo anniversario. Le sue considerazioni?
Yamauchi-san: Fortunatamente, sono state tante le persone che si sono potute godere la console. E' diventato impossibile procurare un preciso numero di componenti per continuare a produrre la console, quindi la produzione terminerà quest'anno. La nostra intenzione è comunque quella di mantenere il Famicom vivo. C'erano chiaramente dei capolavori di software disponibili per la macchina, e stiamo cercando il modo di mantenere quei titoli vivi con la tecnologia di oggi.
Domanda: Quali sono i suoi pensieri riguardo al recente annuncio di Sony sui suoi piani per sviluppare una console portatile - PSP?
Yamauchi-san: Il PSP di Sony non arriverà sul mercato prima della fine del 2004, e ci sono ancora tanti dettagli sconosciuti su di esso. Ci sono stati degli analisti che pensano che Nintendo eserciti un monopolio sul mercato dei portatili e che Sony possa essere capace di spezzarlo - Io non credo che essi comprendano il business dei videogiochi. La competizione portata dai nuovi prodotti è importante in quest'industria. Nonostante il core business di Nintendo rimanga il software, avere un altro sviluppatore di hardware ci permetterà di stabilire la superiorità o l'inferiorità della nostra macchina. Ma il software per le due macchine sarà molto differente, e sarebbe un errore considerarle in competizione diretta.
Domanda: L'industria dei videogiochi sente il peso di una pressione sempre maggiore e molti sviluppatori non riescono più a sopravvivere da soli. Cosa pensa della tendenza alle alleanze?
Yamauchi-san: Ci sono sempre state differenze tra i giocatori in Asia e quelli in Nord America ed Europa, e credo che queste differenze stiano diventando sempre più evidenti. Le vendite del software GameCube sono state inferiori alle aspettative l'anno scorso in Nord America ed Europa, e io penso che ciò sia dovuto alla popolarità dei giochi violenti su altre console. La cultura giapponese è molto diversa e accetta meno titoli del genere. Il nostro mercato di riferimento è il mondo intero, e perciò è molto difficile sviluppare software che attragga tutti i giocatori - e questo è il punto focale del nostro business. Ecco perché è difficile raggiungere il successo in America ed Europa per gli sviluppatori giapponesi, anche quelli con più talento.
Domanda: Quali sono i piani di Nintendo per attivare l'industria, quest'anno?
Yamauchi-san: Gli sviluppatori sono di fronte alla scelta delle fusioni, che presentano sia aspetti positivi che negativi. Se ciascun sviluppatore ha talento e ognuno completa l'altro, allora attraverso una fusione possono sbocciare nuove opportunità. I progetti di Nintendo sono di collaborare con vari sviluppatori quest'anno per nuovi titoli che i giocatori possono aspettarsi nella stagione natalizia.