Sega è ormai presissima dal rilancio della serie Virtua Fighter, tra l'arrivo di Virtua Fighter 5 R.E.V.O. su Steam e l'annuncio di un nuovo capitolo principale, ancora non ben definito. Uno dei problemi che dovrà affrontare, sarà la concorrenza degli altri picchiaduro a incontri che popolano il mercato. Come se la caverà? La testata Automaton ha interrogato sull'argomento Seiji Aoki, producer del progetto Legacy Virtua Fighter di Sega, secondo cui Virtua Fighter deve fare genere a sé, non andare a competere con gli altri.
Un genere a sé stante
"Il primo Virtua Fighter non è stato creato come un gioco di combattimento." Ha spiegato Aoki, "È stato sviluppato come parte di una simulazione realistica del corpo umano." È questo suo retroterra a renderlo "diverso rispetto all'attuale panorama e genere dei giochi di combattimento", fatto che per Aoki è un punto di forza, non una debolezza.
Pertanto, piuttosto che cercare di raggiungere o superare gli altri giochi di combattimento, l'obiettivo di Virtua Fighter è quello di distinguersi come una sorta di genere separato, ha spiegato, parlando poi dei controlli a tre pulsanti della serie, della mancanza di effetti speciali e della sua generale semplicità come di tratti distintivi.
Secondo Aoki Virtua Fighter "sembra un gioco di combattimento, ma allo stesso tempo è diverso da un gioco di combattimento." D'altro canto, ha ammesso che gli sviluppatori dovranno riuscire a trasmettere ai giocatori l'unicità della serie, in modo da distinguerla dai concorrenti.
Per il resto, Virtua Fighter 5 R.E.V.O. è disponibile da ieri su Steam a un prezzo di 19,99 euro (15,99 euro in offerta lancio).