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MIcrotransazioni, 15 nazioni firmano una dichiarazione comune, non l'Italia

Prosegue la stretta europea sulle microtransazioni, con quindici nazioni che hanno firmato una dichiarazione comune sul fenomeno, ma non L'Italia.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   17/09/2018

Quindici agenzie nazionali che si occupano di regolamentare il gioco d'azzardo, quattordici europee e una statunitense, hanno firmato una dichiarazione comune riguardante il fenomeno delle microtransazioni. Purtroppo tra i firmatari non c'è l'Italia, dove in effetti la questione non è mai stata oggetto di dibattito pubblico.

La dichiarazione parla di una preoccupazione sempre maggiore per i rischi posti dal superamento del confine che divide il gioco d'azzardo con le altre forme d'intrattenimento, come i videogiochi. Il testo fa riferimento specifico ai fenomeni delle scommesse con skin, delle casse premio, dei casinò social e dell'uso di contenuti a tema gioco d'azzardo nei videogiochi per bambini.

Nella sostanza i firmatari riconoscono in questi fenomeni similitudini con il gioco d'azzardo tali da doverli regolamentare secondo le relative leggi nazionali sul gioco d'azzardo. L'invito per i publisher è quello di adeguarsi alle varie legislazioni, sfruttando gli strumenti messi a disposizione dalle autorità. Ovviamente ogni nazione si riserva il diritto di passare alle vie legali in caso di violazioni.

Leggiamo l'elenco delle nazioni firmatarie:

  • Lettonia
  • Repubblica Ceca
  • Isola di Man
  • Francia
  • Malta
  • Isola di Jersey
  • Gibilterra
  • Irlanda
  • Portogallo
  • Norvegia
  • Paesi Bassi
  • Regno Unito
  • Polonia
  • Austria
  • e stato di Washington (USA)

MIcrotransazioni, 15 nazioni firmano una dichiarazione comune, non l'Italia