Nodo Nintendo-Rare-Microsoft, parlano i businessmen
Il Nikkei Business, quotidiano finanziario giapponese, ha pubblicato alcune osservazioni riguardo la recente cessione da parte di Nintendo e il successivo acquisto da parte di Microsoft della Rare, la software house dietro titoli come Banjo-Kazooje, Perfect Dark e Conker's Bad Fur Day. Secondo i businessmen giapponesi Nintendo sarebbe vincitrice di breve termine della rottura del patto con Rare; a lungo termine, d'altro canto, sarebbe ancora impossibile fare delle previsioni circa il profitto che Microsoft potrà ricavare dall'acquisto della compagnia. Nintendo valutò una cessione di Rare nel 2001 quando, subito dopo l'uscita delle sue nuove console, ritenne gli utili e il software ricavati dalla partnership deludenti e corrispondenti a percentuali bassissime (1,5% nel 2001) del profitto totale della compagnia, oltre a rilevare una mancanza di entusiasmo. La Rare venne corteggiata da diverse case, tra cui l'Activision, e fu infine acquisita da Microsoft. Secondo il Nikkei Nintendo avrebbe comprato Rare nel passato per 154 milioni di dollari, mentre Microsoft avrebbe investito oggi, per acquisirla, almeno 380 milioni di dollari, 33 dei quali versati a Nintendo per il suo stake del 49% delle azioni della compagnia inglese: questo basterebbe a Nintendo per una drastica ottimizzazione della sua allocazione di risorse (anche in visione degli attuali patti con Capcom, Namco e Sega) in risposta alla sua insoddisfazione sulla partnership maturata nel recente passato. L'acquisto Microsoft della Rare andrebbe d'altronde inteso, dice il Nikkei, nel più generale trend di perdite da investimenti per un ingresso sul mercato che deve ancora maturare i frutti sperati e che si potrà iniziare a perscrutare solo nei prossimi due anni, con l'uscita di cinque titoli Rare previsti per Xbox.