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Spider-Man per PS4 e la lunga strada verso il tie-in perfetto

Insomniac è riuscita a centrare un ambizioso obiettivo con Marvel's Spider-Man: realizzare il miglior tie-in di sempre dedicato all'Uomo Ragno. Ma la strada è stata lunga...

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   17/09/2018

Spider-Man per PS4 si pone senza alcun dubbio come il miglior tie-in mai dedicato all'Uomo Ragno: lo dice la critica, lo dice il pubblico, lo dice la storia videoludica di un personaggio dotato di uno straordinario potenziale che però nessuno aveva mai saputo sfruttare così bene. Una mera questione di budget o c'è qualcos'altro dietro il successo del progetto targato Insomniac Games?

Come evidenzia la nostra recensione di Marvel's Spider-Man, l'esclusiva Sony "non ha la pretesa di inventare chissà cosa. Anzi, prende chiaramente spunto da alcuni titoli del passato, dando però con successo una sua impronta agli elementi per i quali attinge da altri. Il merito di tutto ciò va dato ai ragazzi di Insomniac Games, abili nel realizzare un'esperienza pulita e appagante anche nel momento in cui si ha a che fare con le attività secondarie. Non è certo cosa da poco."

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Il complesso puzzle messo insieme dal team californiano parte dunque dall'esperienza videoludica maturata finora per quanto riguarda il personaggio Marvel, fatta di tante cocenti delusioni ma anche di qualche sorprendente acuto. Del resto si è cominciato a ragionare di resa del web swinging nell'ormai lontano 1982, quando uscì Spider-Man per Atari 2600: un gioco basato quasi esclusivamente sull'elemento delle ragnatele, che realisticamente si esaurivano dopo un tot di tempo e andavano dunque utilizzate con intelligenza.

Dal punto di vista grafico, un personaggio così sgargiante e colorato ha sempre messo a proprio agio gli sviluppatori, capaci di costruirgli attorno scenari anche discretamente complessi, spesso nell'ambito di un'azione action platform. Come nel caso di The Amazing Spider-Man, il titolo di Paragon Software uscito fra il 1989 e il 1990 su varie piattaforme e in versioni anche sostanzialmente differenti a seconda delle capacità dell'hardware di riferimento.

Marvels Spider Man 6

La questione tecnica è sempre stata centrale, del resto: da una parte gli appassionati del fumetto potevano contare sulla spettacolarità delle tavole di John Romita prima, Todd McFarlane e Mike Zeck poi; dall'altra i fan più "casual" passavano il tempo davanti all'indimenticabile serie animata prodotta nel 1981. Solo durante gli anni '90 i videogame di Spider-Man hanno potuto proporre qualcosa di altrettanto entusiasmante, pur restando legati a meccanismi che spesso poco avevano a che fare con il personaggio e le sue prerogative: vedi i picchiaduro a scorrimento realizzati per le sale giochi in cui l'eroe restava per la maggior parte del tempo a camminare come una persona normale.

Con l'avvento della grafica poligonale si è assistito a un sostanziale passo in avanti anche nell'ottica del gameplay e dei movimenti, non più confinati alle due dimensioni e dunque capaci di rendere giustizia alle capacità di un personaggio che per definizione è sfuggente, non sta mai fermo e attacca i propri avversari sfruttando non solo la forza ma anche e soprattutto l'agilità. Spider-Man 2, realizzato da Treyarch e uscito nel 2004, rappresenta un ottimo esempio in tal senso.

Spider-Man per PS4 e la lunga strada verso il tie-in perfetto

Dopodiché si passa alla storia recente con Spider-Man: Il Regno delle Ombre (2008), Spider-Man: Dimensions (2010) e Spider-Man: Edge of Time (2011), tie-in che non si accontentavano di rendere in maniera efficace le abilità del super eroe ma spaziavano sul fronte narrativo verso territori poco battuti: le dimensioni parallele, i viaggi nel tempo, le minacce cosmiche. Un viaggio insolito, che ha visto un ritorno alle tematiche più tradizionali con gli ultimi due titoli prodotti da Activision e sviluppati per l'occasione da Beenox: The Amazing Spider-Man (2012) e The Amazing Spider-Man 2 (2014).

Come detto svariate volte, all'Uomo Ragno mancava tuttavia una trasposizione davvero importante, un progetto tripla A che coinvolgesse un team di sviluppo coi fiocchi e gli mettesse a disposizione le risorse necessarie per fare davvero bene. Un approccio alla Batman: Arkham, per capirci, che fortunatamente è arrivato qualche giorno fa, quando Marvel's Spider-Man ha finalmente fatto il proprio debutto nei negozi, superando con lo slancio delle proprie ragnatele tutti gli esperimenti compiuti finora e disegnando un futuro radioso per il celebre Arrampicamuri.