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Marvel’s Spider-Man: la recensione

Se sin da piccoli avete il sogno di diventare l'Uomo Ragno, Marvel's Spider-Man per PS4 è il modo migliore per esaudirlo

RECENSIONE di Rosario Salatiello   —   04/09/2018
Marvel's Spider-Man
Marvel's Spider-Man
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Le sorti dei videogiochi dedicati a Spider-Man e quelle di Insomniac Games sono in qualche modo sovrapponibili. Pur potendo contare su una serie di giochi a egli dedicati importante in termini numerici, l'Uomo Ragno non ha infatti mai ricevuto il "trattamento Arkham" come il suo collega Batman: tra i tanti titoli che abbiamo visto ce ne sono stati di certo alcuni piuttosto buoni, ma nessuno che riuscisse a mettere tutti quanti d'accordo come ha fatto Rocksteady Studios. Le speranze dei fan in tal senso sono ormai da mesi rivolte a Marvel's Spider-Man per PS4, videogioco su cui finalmente è arrivato il momento di vuotare il sacco nella recensione che state leggendo. Per quanto riguarda invece Insomniac Games, anche questo team di sviluppo può contare su una storia lunga, che affonda le sue radici alla fine degli anni '90: complice un ultimo periodo non proprio esaltante, nonostante abbia realizzato giochi come Spyro, Ratchet & Clank e Resistance, il team con base a Burbank viene percepito in seconda linea rispetto ad altri sviluppatori storici del mondo PlayStation, come Naughty Dog e Sony Santa Monica. Marvel's Spider-Man può quindi rappresentare per Insomniac Games il definitivo salto di qualità, e viceversa: per scoprirlo, abbiamo indossato il costume e ci siamo lanciati a capofitto nella nuova avventura dell'amichevole arrampicamuri di quartiere.

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La trama: oltre l’adolescenza

Della moltitudine di universi presenti nell'immaginario dei personaggi Marvel abbiamo già parlato qualche giorno fa, quando abbiamo riscoperto insieme Peter Parker e il suo alter ego. Arrivato finalmente il momento di parlare di Marvel's Spider-Man, possiamo scoprire un po' di più su quello che Insomniac Games ha preparato per noi in termini di storia, avvalendosi della collaborazione di Dan Slott e Christos Gage. Per chi non li conoscesse, si tratta di due sceneggiatori impegnati anche sul fronte degli albi a fumetti dedicati all'Uomo Ragno: soprattutto Dan Slott, legato dal 2008 per circa dieci anni alle avventure su carta di Spidey, per le quali ha anche creato il personaggio di Mister Negativo che ritroviamo ora nel videogioco. Ma andiamo per ordine e partiamo dall'inizio, stando bene attenti a non andare oltre la soglia dello spoiler. La nascita dello Spider-Man di Insomniac Games è quella che conosciamo tutti: da questo punto di vista quindi la puntura da parte del ragno, la morte di Ben Parker e tutto il resto rimangono così come ce le propone l'immaginario classico. Marvel's Spider-Man salta però tutta la fase adolescenziale di Peter Parker, presentando il protagonista come un giovane di ventitré anni ormai abituato al doppio ruolo che è costretto a ricoprire nella vita dopo essere diventato l'Uomo Ragno circa otto anni prima. L'equilibrio tra le due vite resta però un obiettivo lontano: al proprietario di casa che intima a Peter di pagare l'affitto si affianca il datore di lavoro che lo chiama per sapere dove si è cacciato dimenticandosi di una riunione importante, il tutto mentre volano schiaffoni con i nemici di turno. Nei panni di Spider-Man, Peter si è già scontrato con diversi villain noti, assicurandoli alla giustizia nel carcere di massima sicurezza chiamato Raft.

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La sequenza iniziale ci mostra il ritorno di Kingpin con conseguente resa dei conti con il protagonista, in seguito alla quale lo stesso nemico prevede il caos nella città di New York dopo la sua nuova cattura. La profezia del boss si trasforma ovviamente in realtà: nuovi e vecchi cattivi si affacciano all'orizzonte e Spider-Man è costretto a fare gli straordinari per riportare l'ordine in tutta Manhattan. Nel frattempo Peter Parker cerca di aiutare come può zia May con la sua attività di volontariato presso il centro F.E.A.S.T. di Martin Li, cercando di instaurare un rapporto con Mary Jane Watson, presentataci come sappiamo in una veste inusuale. Abbandonato il ruolo della supermodella, MJ è una ragazza acqua e sapone al lavoro come giornalista per il Daily Bugle: una vera e propria cronista da assalto, resa parte integrante di una storia dove inevitabilmente vita privata e pubblica di Spider-Man andranno a collidere. Nel complesso, la trama di Marvel's Spider-Man scivola via molto bene, a partire da una spettacolare introduzione che riesce perfettamente nel suo compito di calare il giocatore nel ruolo dell'iconico eroe. Nel corso dell'avventura non mancano momenti particolarmente esaltanti e cinematografici, accompagnati da altre fasi in cui sono le corde dei sentimenti a essere toccate. Nel mezzo troviamo naturalmente le fasi di gioco studiate dagli sviluppatori, che come stiamo per vedere hanno il merito di mantenere alto il ritmo di Marvel's Spider-Man. Per quanto riguarda la durata, nel nostro primo tentativo a difficoltà media completare la storia ha richiesto circa sedici ore, passate le quali la percentuale di completamento segnava il 77%. Segno che c'erano ancora diverse attività secondarie da portare a termine.

Il gameplay: in giro con stile

Basta spendere pochi minuti giocando a Marvel's Spider-Man per rendersi conto dell'affetto che i ragazzi di Insomniac Games nutrono per primi nei confronti di questo personaggio. Si parte ovviamente dalle fasi di movimento tra i palazzi, dove gli sviluppatori hanno messo a punto un sistema d'uso delle ragnatele chiaramente derivato da Spider-Man 2, uno dei titoli del passato più ispirati da questo punto di vista. Riuscire a volteggiare come un vero uomo ragno può sembrare all'inizio una cosa banale, ma padroneggiare pienamente l'uso del tasto R2 in combinazione con tutti gli altri comandi richiede un po' di tempo e alla lunga sa donare parecchie soddisfazioni. Oltre a dondolarsi tra una ragnatela e l'altra, Spider-Man può infatti eseguire balzi in avanti e mirare sporgenze da raggiungere in modo rapido, compiendo movimenti che restano sempre fluidi e senza imprecisioni.

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Quando non c'è modo di evitare un edificio, Peter passa rapidamente dall'uso della ragnatela all'aderenza alla struttura con mani e piedi, con la possibilità di muoversi velocemente su di essa entrando nella modalità parkour: i momenti di blocco vero e proprio ci sono, ma sono davvero pochi. Sono presenti anche alcune acrobazie, da compiere non solo per la propria soddisfazione personale ma anche per aumentare i punti esperienza di Peter. Ma di questo parleremo più avanti, per il momento ricordatevi di questo paragrafo quando per la prima volta andrete a tuffarvi verso il basso per acquisire velocità, lanciando la ragnatela poco prima del contatto con il suolo per tornare in alto ed eseguire il balzo che vi consentirà di saltare il palazzo che avete davanti a voi con una capriola: in quel momento un sorriso si stamperà sulla vostra faccia, e capirete senza dubbio di cosa stiamo parlando. Nel frattempo possiamo assicurarvi di aver passato diverso tempo a volteggiare su e giù per i luoghi più famosi di New York, continuando anche dopo aver completato la storia: un buon punto di partenza, se consideriamo che finora abbiamo solo scalfito la superficie di Marvel's Spider-Man e del suo gameplay.

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I combattimenti: gadget e ragnatele

La fase introduttiva dedicata a Kingpin si rivela un buon modo per apprendere ciò che il gioco porterà davanti a noi nelle ore successive, in particolare per quanto riguarda i nemici. Come già abbiamo avuto modo di notare in passato, Insomniac Games ha preso lo stile di lotta dalla serie Arkham, arricchendolo per dare a Marvel's Spider-Man una sua identità dettata anche dalla maggiore agilità posseduta dall'Uomo Ragno rispetto al Pipistrello. Entrando in un'area piena di nemici si può cercare di eliminarne una parte senza farsi vedere o lanciarsi dritti nel vivo dell'azione, stando però attenti in questo caso a non farsi sopraffare numericamente. Anche a livello di difficoltà medio gli avversari sono infatti in grado di offrire scontri impegnativi, facendo leva sulla presenza di diversi tipi di scagnozzi. Oltre ai nemici normali ne troviamo infatti altri dotati di scudo, da attaccare quindi da dietro, insieme a energumeni da bloccare con la ragnatela prima di poter essere colpiti con successo. Non mancano quelli che possiedono armi speciali, fino all'uso di granate e lanciarazzi.

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Aumentando il livello di difficoltà, l'intelligenza artificiale dei nemici ci è sembrata grossomodo la stessa, mentre il protagonista subiva danni maggiori: un ulteriore incentivo a fare attenzione e usare tutti i propri mezzi per contrastare i nemici. Da questo punto di vista, le alternative non mancano: Spider-Man può infatti contare su una serie di gadget sbloccabili man mano, come una bomba che blocca temporaneamente gli avversari, ragnatele che attaccano al muro chi viene colpito da esse e droni che lo aiutano in lotta. Le munizioni sono tuttavia limitate, per cui bisogna affidarsi anche al continuo movimento per evitare di essere presi nel mezzo. Quando proprio non si riesce a evitare che questo accada, il senso di ragno offre un valido indicatore per eseguire una schivata, in modo da essere pronti a contrattaccare senza subire danni. Un'utile alternativa nel caso in cui si venga circondati è rappresentata dall'uso degli elementi presenti nell'ambiente: schiacciando R1+L1, Spider-Man può infatti tirare giù scaffali con la sua tela, o far roteare intorno a sé pacchi di cemento, tombini e altri oggetti da scagliare contro i nemici. Anche nelle fasi di combattimento, tutto avviene in modo fluido e armonioso, regalando attimi di pura soddisfazione quando si riesce a centrare una lunga combo senza essere toccati. Gli scontri coi boss avvengono soprattutto nella seconda parte dell'avventura e derivano nelle loro meccaniche dalle abilità che i vari villain possiedono. Per questo motivo essi risultano sufficientemente diversi tra loro, ma rimane la sensazione che si sarebbe potuto fare qualcosa in più in termini di complessità: una volta individuato il punto debole da sfruttare, la difficoltà non è eccessivamente elevata.

Le attività secondarie: promosso a pieni voti

Se i precedenti incontri con Marvel's Spider-Man ci avevano permesso di avere un assaggio delle tematiche toccate nei paragrafi precedenti, per ovvi motivi non era mai stato possibile spingerci nelle attività secondarie. Ora che lo abbiamo fatto, possiamo dirvi senza indugio che queste scacciano via il fantasma della ripetitività che aleggiava sul gioco, offrendo alternative più che valide alle missioni principali. In alcuni casi le missioni collaterali sono in realtà parte di quelle primarie, grazie al lavoro compiuto da Insomniac Games per fare in modo che il giocatore le conosca e si senta spinto al loro completamento. Un esempio in tal senso è rappresentato dai minigiochi che riguardano Peter Parker: facendo leva sulle doti di scienziato del protagonista, di tanto in tanto Marvel's Spider-Man ci pone davanti una serie di puzzle da completare per proseguire nella storia, ma anche per ottenere qualche bonus. Non bisogna dimenticare infatti che sono proprio le attività secondarie a conferire a Spider-Man alcuni tipi di valuta speciale, grazie ai quali egli può potenziare la propria dotazione: se volete aumentare il numero di munizioni dello spara-ragnatele, per esempio, potreste avere la necessità di completare una particolare attività secondaria prima di poterlo fare ottenendo i relativi gettoni. Per quanto riguarda la varietà delle missioni al di fuori dalla linea principale, ne troviamo davvero di ogni tipo: niente pizze da consegnare fino alla nausea quindi, ma una buona gamma da alternare all'avanzamento nella storia per sentirsi davvero nei panni del miglior Spider-Man che si sia mai visto circolare nella New York videoludica.

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All'inizio ci verrà chiesto di riparare le torri di comunicazione dislocate per tutta la mappa, in modo da sbloccarne le varie zone, ma ben presto le attività andranno a moltiplicarsi: Marvel's Spider-Man non inventa niente di nuovo, sia chiaro, ma anche quando si tratta di recuperare semplicemente gli zaini lasciati in giro dallo stesso Peter permette di apprendere qualcosa in più su personaggio e trama, rendendo così interessante un'attività banale. Esistono poi filoni dedicati a personaggi e nemici secondari, sui quali non diremo altro per non rovinarvi il piacere della scoperta. L'importante è sapere che le alternative sono davvero tante e sono integrate in modo perfetto nel gioco, attraverso un giusto equilibrio tra impegno richiesto e ricompensa offerta. Per il resto, sta al giocatore scegliere come comportarsi: siamo diretti verso il prossimo obiettivo ma i nostri sensi di ragno ci dicono che nelle vicinanze la polizia sta inseguendo un'auto piena di malviventi? Lanciarsi nel pieno dell'azione diventa una tentazione troppo forte. In modo simile, può essere necessario ripulire un covo di nemici, i quali arriveranno a ondate per incrementare così man mano il livello di difficoltà dell'operazione. I punti esperienza guadagnati tra le varie missioni permettono a Spider-Man di salire di livello, spendendo i punti abilità acquisiti per migliorare i suoi poteri in un albero diviso in tre diversi rami denominati innovatore, difensore e lancia-tele. Senza andare troppo nei particolari, essi vanno ad arricchire il repertorio di mosse a disposizione dell'Uomo Ragno con nuovi attacchi, abilità difensive e movimenti in aria. É infine giusto dedicare spazio alle parti in cui si controlla MJ, come dicevamo parte integrante della storia: le fasi dedicate a Spider-Man maggiormente improntate sull'azione vengono intervallate da sequenze dove invece la ragazza non deve farsi vedere dai nemici, ricorrendo anche ad alcuni stratagemmi per riuscire a sgattaiolare. Si tratta di intermezzi piacevoli, che riservano anche qualche sorpresa nell'alternarsi al protagonista.

Grafica e sonoro: una New York mai vista

Consigliando la visione di Peppa Pig a chi si mette a guardare le pozzanghere, possiamo dire che la grafica di Marvel's Spider-Man riesce a impressionare anche a livello puramente tecnico. La Manhattan realizzata da Insomniac Games colpisce soprattutto per il modo in cui risulta viva agli occhi di chi ha il controller in mano, dandogli la possibilità di intravedere gli interni dei palazzi su cui si arrampica il nostro Uomo Ragno ma soprattutto mostrandogli una città indaffarata nelle sue attività di tutti i giorni. Volteggiando in modo radente sulle strade si ha modo di vedere quante persone e automobili si muovono sotto di noi, coi passanti che non mancano di notare Spider-Man scambiando una battuta con lui o chiedendogli di scattare un selfie. La mappa comprende tutta quanta Manhattan, estendendosi da Harlem fino al Financial District e cambiando di conseguenza il modo in cui Peter può usare la ragnatela per volteggiare nello skyline. Se siete stati almeno una volta a New York passerete parte del vostro tempo in Marvel's Spider-Man ad andare in giro a per cercare luoghi famosi come l'Empire State Building, Central Park, Wall Street e altri ancora, approfittandone anche per completare l'attività secondaria che chiede di fotografarli. Edifici come l'ESB sono naturalmente scalabili in tutta la loro altezza, regalando un colpo d'occhio davvero notevole una volta arrivati in cima: la visuale si estende oltre i fiumi che circondano Manhattan, offrendo soprattutto al tramonto dei giochi di luce tutti da immortalare dopo l'imminente arrivo della modalità fotografica.

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I modelli dei personaggi sono inevitabilmente curati: quelli di Peter e Spider-Man più di tutti, ma anche il resto della combriccola si difende più che bene. Per la gioia dei fan più accaniti dell'Uomo Ragno, l'aspetto del protagonista può essere personalizzato con un numero di costumi davvero notevole. Ognuno di essi è anche dotato di un determinato potere, ma nel caso in cui ve ne piaccia uno in particolare non avete niente da temere: una volta sbloccato un costume il suo potere può essere associato anche a un altro, in modo da combinare il gusto estetico con la funzionalità. Testato su PlayStation 4 Pro il gioco ha tenuto bene la quota dei trenta fotogrammi al secondo imposta da Insomniac Games, che ha deciso di non introdurre neanche la scelta tra performance e prestazioni da menu. L'unica occasione in cui abbiamo riscontrato un calo nel numero di frame è stato durante una scena particolarmente movimentata. In termini stilistici, Marvel's Spider-Man tende verso il realismo della rappresentazione, mostrando quindi una versione più matura del supereroe nella scelta dei colori per le scene: un passaggio obbligato per dare al protagonista lo stesso tocco di serietà dedicato a Batman in Arkham Asylum, senza però dimenticare l'umorismo che contraddistingue Peter Parker. Durante l'avventura il nostro ragazzone si concede battute di vario tipo, apprezzabili in pieno grazie all'ottimo doppiaggio in italiano. I vari effetti contribuiscono a dare al giocatore la percezione di essere in una New York piena di vita, mentre l'immancabile colonna sonora accompagna con successo i momenti più rilevanti della trama.

Conclusioni

Digital Delivery PlayStation Store
Prezzo 69,99 €
Multiplayer.it
9.2
Lettori (584)
8.7
Il tuo voto

Marvel's Spider-Man non ha la pretesa di inventare chissà cosa. Anzi, prende chiaramente spunto da alcuni titoli del passato, dando però con successo una sua impronta agli elementi per i quali attinge da altri. Il merito di tutto ciò va dato ai ragazzi di Insomniac Games, abili nel realizzare un'esperienza pulita e appagante anche nel momento in cui si ha a che fare con le attività secondarie. Non è certo cosa da poco. In definitiva Marvel's Spider-Man riesce a coinvolgere pienamente l'utente, passando almeno venti ore ad ammirare il nostro sogno di bambini che diventa finalmente realtà.

PRO

  • Ritmo elevato dall'inizio alla fine
  • Fluido sia nel movimento libero che nei combattimenti
  • Tante attività secondarie e zero noia nel portarle avanti
  • Girovagare per New York senza meta è spettacolare

CONTRO

  • Ci saremmo aspettati qualcosa in più dai boss
  • Qualche piccola imprecisione tecnica