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L’ultima notte del Cavaliere Oscuro?

Il Batman di Rocksteady Studios sbarca sulla nuova generazione con il capitolo finale della saga

RECENSIONE di Massimo Reina   —   19/06/2015

Il binomio formato da Warner Bros Inc. e Rocksteady Studios ha costituito un vero e proprio toccasana nel mondo dei videogiochi per il personaggio di Batman. Fin dal primo episodio della saga di Arkham, il team londinese è stato infatti in grado di tirare fuori dal proprio cilindro dei giochi d'azione capaci di ricreare alla perfezione l'universo del popolare personaggio di DC Comics, e di rendere finalmente giustizia alla figura dell'eroe mascherato anche in ambito elettronico rispetto ad un passato in cui, tranne qualche rara eccezione, non aveva mai goduto di molta fortuna. A distanza di qualche anno, e dopo la parentesi di Warner Bros. Games Montreal per Batman: Arkham Origins, Rocksteady Studios ha ripreso in mano le redini della sua creatura e con il terzo capitolo intitolato Batman: Arkham Knight, che suggella tra l'altro il salto generazionale della saga, punta a concludere (ma sarà poi vero?) in maniera spettacolare la sua personale trilogia sull'Uomo Pipistrello, supportando il progetto con una serie di DLC davvero niente male.

Batman: Arkham Knight conclude degnamente la trilogia del Cavaliere Oscuro targata Rocksteady Studios

Inferno a Gotham City

Nove mesi dopo la dipartita di Joker in Batman: Arkham City, a Gotham sembra regnare una certa tranquillità. Ma è solo la classica quiete prima della tempesta: all'orizzonte infatti, si staglia minacciosa la figura di Spaventapasseri, deciso a far esplodere una serie di bombe contenenti un nuovo ceppo della sua tossina chimica allucinogena. Dopo l'evacuazione della città in seguito ad un primo attentato, a difenderla restano così un manipolo di agenti di polizia capitanati dal commissario James Gordon, e Batman, coadiuvato da un gruppo di alleati.

L’ultima notte del Cavaliere Oscuro?
L’ultima notte del Cavaliere Oscuro?

Per il Cavaliere Oscuro la battaglia si preannuncia aspra come non mai: tormentato dai suoi demoni interiori, dilaniato nel più profondo dell'animo dai rimorsi e da una figura che lo accompagna idealmente ad ogni passo, l'eroe deve vedersela anche con un nuovo nemico, il Cavaliere di Arkham, personaggio che Rocksteady Studios ha ideato lavorando a stretto contatto con Geoff Johns, direttore creativo di DC Comics Entertainment. Vendicativo e dalle tendenze psicopatiche, ma al contempo intelligente, paziente e calcolatore, questa sorta di nemesi di Batman sembra conoscerne in anticipo le mosse, nonché molti dei suoi segreti, e lavorerà quindi su questi e altri elementi per sfidarlo a viso aperto sul campo. Il suo obiettivo finale, come del resto quello di altri malfattori come Due Facce e il Pinguino, non è solo quello di mettere le mani sulla città, ma anche di distruggere definitivamente il supereroe, annichilendolo colpo dopo colpo sia dal punto di vista psicologico sia fisico. Un destino che, per questioni personal,i vorrebbe riservargli anche la folle e sensuale Harley Quinn. L'avventura vera e propria ha inizio alla vigilia di Halloween, con l'Uomo Pipistrello che sotto un violento nubifragio sorveglia dall'alto le strade, in una città praticamente vuota, a parte qualche pattuglia di polizia e orde di malfattori che sciamano per le strade. Il colpo d'occhio offerto al giocatore da questa prima scena è a dir poco eccezionale, con una Gotham che vista dall'alto sembra viva, con le bande che compiono atti vandalici, rapinano le banche o litigano tra di loro, gli agenti che a bordo delle volanti inseguono i criminali o vengono a loro volta inseguiti da questi ultimi, decisi a ucciderli. Tale sensazione viene confermata subito dopo, quando ci si trova a muoversi lungo i tetti e in strada, ad agire in un mondo contraddistinto da un'illuminazione e da una resa dei materiali in grado di farlo percepire fisico, credibile e diversificato negli scenari come davvero pochi altri.

A bordo della Batmobile

Diversi ambienti offrono tra l'altro un interessante grado di esplorazione per consentire al giocatore un minimo di libertà di scelta sui percorsi da intraprendere per affrontare il nemico, o magari per portare a termine una delle tante sessioni di gioco secondarie. Ma di tutto questo parleremo approfonditamente più avanti. Tornando all'avventura principale, la cui durata è intorno alle 15 ore ma può variare a seconda del livello di difficoltà e del modo in cui si sceglie di giocare, nonostante la parvenza da free roaming e la conformità stessa della città, "costruita" idealmente su un'area molto più estesa rispetto a quella presente in Arkham City, questa si svolge sostanzialmente come nel precedente episodio, riprendendone idealmente la struttura da titolo d'azione con elementi avventurosi, stealth e da picchiaduro, ma limandone al contempo i (piccoli) difetti, e ampliandone le possibilità in termini di gameplay e contenuti.

L’ultima notte del Cavaliere Oscuro?

Un esempio concreto di quanto appena scritto è costituito dall'introduzione nel gioco della Batmobile. L'interazione tra il supereroe e la sua vettura è infatti un elemento cardine del gameplay, e quasi a sottolineare questo aspetto il nuovo design del costume dell'Uomo Pipistrello è stato concepito in maniera non dissimile da quello corazzato e tecnologico della macchina. Questo mostro di ingegneria automobilistica e militare è fruibile in due modalità differenti cambiabili in qualsiasi momento tenendo premuto L2; con la vettura l'eroe può svolgere mille funzioni, come spostarsi comodamente in giro per la città durante i pattugliamenti, intimorendo i nemici appiedati che scappano alla sua vista (o l'attaccano se armati di fucile), ma anche comunicare con gli alleati che gli forniscono supporto logistico, come Alfred, l'Oracolo e Lucius, disattivare bombe, risolvere alcune delle sfide dell'Enigmista (comprese delle gare a tempo). E quando serve perfino inseguire i malviventi che fuggono a bordo di altri veicoli e combattere i droni. Nel primo caso è possibile lanciarsi a rincorrere i criminali in corse mozzafiato lungo le vie cittadine dove viene richiesta una discreta abilità di manovra per evitare di schiantarsi o di farsi buttare fuori strada. Il controllo tra l'altro non è male, considerando sempre che questo non è un gioco di guida, e la vettura si padroneggia senza problemi di sorta. Durante l'inseguimento Batman può utilizzare l'armamentario della sua auto per sfondare e saltare eventuali ostacoli (può anche abbatterli di forza), bloccare la vettura dei fuggitivi e costringerli alla resa, oppure eliminarli del tutto con un missile ben assestato. In casi più estremi, quando cioè l'eroe mascherato si trova di fronte ai droni, ai carri armati e all'elicottero del Cavaliere di Arkham, può allora passare allo "stato" di Battaglia. Mantenendo premuto il tasto L2 la macchina diventa una sorta di mezzo futuristico con una gamma completa di movimenti a 360 gradi, e armata fino ai denti con ogni ben di Dio a seconda dei potenziamenti implementati.

L’ultima notte del Cavaliere Oscuro?

Così come per la tuta e le abilità di Batman, anche la Batmobile può infatti essere migliorata nelle caratteristiche attraverso i punti che si ottengono dando la caccia ai criminali, aumentando il livello di esperienza e portando a termine alcune sfide. In questo modo diventa possibile rendere più efficaci le abilità pre-esistenti, come per esempio la schivata, la corazza o la propulsione corsa, o integrarne di nuove fornite dalla WayneTech. Tra queste spiccano un generatore di EMP che rilascia un impulso elettrico devastante, e un "virus drone" che tra le altre cose porta gli avversari ad attaccarsi a vicenda. Ad ogni modo, gli scontri a fuoco con i reparti meccanici del Cavaliere di Arkham sono abbastanza ostici, specie quando entrano in gioco i Cobra, dei mezzi potentissimi che bisogna eliminare con un po' di strategia, colpendoli in uno specifico punto debole e facendo attenzione a non combatterli a viso aperto, pena una morte quasi istantanea. Ma alla lunga, soprattutto quando si è potenziata la Batmobile e si combatte frequentemente con i nemici dozzinali, diventano un tantino ripetitivi. Dulcis in fundo, il veicolo può interagire con il Batwing, che funge da velivolo di supporto per trasportare e integrare alcuni degli upgrade citati, ed è controllabile anche a distanza. In caso di bisogno la Batmobile può essere utilizzata da remoto, magari per scardinare portoni e porzioni di scenario con il verricello, per aggirare e attaccare alle spalle i nemici che assediano l'Uomo Pipistrello, e in taluni casi perfino per consentire all'eroe di effettuare un paio di mosse speciali in combinazione con essa. Batman può infatti uscire ed entrare dal veicolo in qualsiasi momento, addirittura lanciandosi da un edificio e prima di toccare terra, fiondarsi al suo interno con una mossa plastica prima di sfrecciare via a tutta velocità.

In coppia è meglio

La Batmobile va dunque a ispessire l'usuale binomio stealth combattimento con cui l'eroe è solito fronteggiare la marmaglia che gli capita di incrociare per strada o infiltrandosi all'interno di alcuni edifici. In tal senso c'è da dire come le meccaniche del corpo a corpo restino molto simili a quelle che i fan hanno imparato a conoscere nel tempo, anche se le stesse vengono riproposte in una forma più dinamica e spettacolare. Di fatto il feeling coi comandi e con le cose da fare è rimasto invariato: a cambiare sono semmai la migliore risposta ai comandi di un Batman massiccio ma molto reattivo, e l'aggiunta di diverse nuove micro opzioni in grado di dare maggiore profondità al collaudato sistema di combattimento. Durante un confronto si possono per esempio sfruttare degli elementi dello scenario per infliggere più danni o un rapido KO agli oppositori oppure, grazie a una serie di nuove mosse, scaraventarli in aria, afferrarli e schiantarli contro i loro compari. I nemici, dal canto loro, si presentano come da copione in diverse "versioni", ma stavolta in quantità superiore, sopperendo così col numero a delle routine comportamentali che in larga parte ricalcano quelle di Arkham City, almeno per quanto riguarda i classici sgherri della serie.

L’ultima notte del Cavaliere Oscuro?
L’ultima notte del Cavaliere Oscuro?

Questo si traduce in una certa ripetitività sul lungo periodo, specie quando per larghi tratti ci si trova a combattere proprio con i super criminali e bisogna reiterare troppe volte la stessa pratica, come ad esempio quella di arrivare a eliminare un boss intermedio per poi concentrarsi sul resto della "truppa", o aspettare di vedere comparire sulla testa degli avversari l'indicatore della contromossa e premere l'apposito tasto. Ma è un "difetto" tipico del genere, sul quale gli appassionati sono sempre disposti a chiudere volentieri un occhio, specie di fronte alla bontà di tutto il resto. Ad ogni modo, qualche abilità nuova ce l'hanno anche i membri delle gang, tipo la capacità di caricare a testa bassa, in passato prerogativa solo di alcuni avversari, e quella di reagire meglio agli attacchi subiti schivando e contrattaccando in maniera un po' più sensata. Ovviamente parecchio ostici, almeno a livello di gioco a difficoltà massima, si rivelano gli uomini del Cavaliere di Arkham, non fosse altro perché possono contare su spiccate doti militari, sul supporto di medici in grado di caricare di elettricità i loro commilitoni per fargli infliggere danni al solo contatto e, come detto prima, di droni e mezzi corazzati. Soprattutto nelle aree che sorvegliano diventa fondamentale agire in maniera silenziosa, sfruttando a dovere quelle meccaniche stealth che prevedono l'uso di condotti d'aria, grate e appigli per nascondersi e colpire. Anche qui non mancano nuovi modi per sorprendere i nemici ed eliminarli da ogni angolo, con in più la possibilità di potersi lanciare direttamente dentro i condotti d'aria con l'aiuto del rampino, o di usare il Multi KO Terrore, che si affianca a quello classico silenzioso. Con questa mossa, che si attiva quando un indicatore a forma di pipistrello sotto alla barra della salute è carico, si possono neutralizzare in una singola soluzione inizialmente fino ad un massimo di tre avversari, con uno spettacolare effetto rallenty, partendo anche da una posizione nascosta. In alcuni momenti dell'avventura il Cavaliere Oscuro può poi ricorrere all'aiuto di alleati come Robin, Nightwing e Catwoman grazie all'inedito sistema Dual Play. Il giocatore viene supportato dall'intelligenza artificiale che muove per l'appunto uno di questi personaggi, ma solo durante alcune missioni in zone specifiche visto che ciascuno di loro è collegato ad un caso o a un determinato super cattivo su cui sta indagando. Durante gli scontri è però possibile prenderne il controllo con la semplice pressione del solito dorsale L1, lasciando che Batman venga preso in consegna dal gioco, e una volta riempita una barra speciale si possono perfino effettuare delle combo di coppia per infliggere un KO congiunto agli avversari. Il sistema, con i suoi improvvisi spostamenti di fronte e le sue inquadrature votate alla spettacolarizzazione, appare sulle prime un po' disorientante, ma pian piano si rivela abbastanza semplice e divertente da padroneggiare. Inoltre costituisce a nostro parere un bel modo per ampliare il Free Flow Combat e farne assaporare i nuovi aspetti.

Trofei PlayStation 4

Batman: Arkham Knight offre ben 69 Trofei tra normali e segreti. La maggior parte sono ottenibili completando determinate missioni della storia, eliminando un certo numero di nemici, vincendo un certo quantitativo di sfide dell'Enigmista o di RA, o semplicemente progredendo nell'avventura principale.

Crimini e misfatti

È essenziale spendere ancora qualche parola sulla gestione dei livelli e sulla conseguente libertà offerta al giocatore, di cui abbiamo accennato all'inizio. Tra una missione principale e l'altra, infatti, si possono svolgere una serie di attività secondarie che come da tradizione per la serie infarciscono l'avventura donandole una certa varietà. Oltre a quelle generate casualmente, come le chiamate della polizia per un pronto intervento, o gli indovinelli e le sfide dell'Enigmista e quelle RA, basta premere la croce direzionale del pad verso destra per accedere rapidamente a un menu a "ruota" dov'è possibile selezionare una delle tante missioni alternative disponibili. Chi è il serial killer amante della musica lirica che sta disseminando di cadaveri le strade di Gotham City? Chi si cela dietro l'orrenda creatura che vola sui palazzi terrorizzando perfino i criminali, e chi sta dando fuoco a tutte le stazioni dei pompieri della città? Di crimini per tenere impegnato Batman anche al di fuori dell'avventura principale e stimolarlo a visitare ogni anfratto di Gotham City ce ne sono parecchi, complice la buona varietà del level design che porta l'utente a perlustrare scenari abbastanza differenti gli uni dagli altri. Anche dal punto di vista tecnico Batman: Arkham Knight non presta il fianco a molte critiche, nonostante in tal senso non ci troviamo di fronte alla nuova pietra di paragone per il genere. Se da un lato si percepiscono certi limiti generazionali dell'Unreal Engine 3.0, dall'altro non si può che essere soddisfatti da quanto espresso visivamente dal gioco. Non sappiamo se la Gotham City di Rocksteady Studios sia davvero cinque volte più grande della mappa di Batman: Arkham City, ma di certo è enorme, e visivamente non ha nulla da invidiare a quella delle controparti cinematografiche.

L’ultima notte del Cavaliere Oscuro?
L’ultima notte del Cavaliere Oscuro?

Cupa, avvolgente, pericolosa nei vicoli bui ed oscuri che l'attraversano tortuosi come tanti serpenti, ma anche affascinante coi suoi fastosi edifici dalle facciate neoclassiche o goticheggianti di Miagami Island, che contrastano con quelli art nouveau o più moderni dall'altra parte del Mercy Bridge, che si estendono fin quasi a ridosso degli insediamenti industriali della città, oltre la periferia e ad ovest di Gotham. Il colpo d'occhio generale, come accennato all'inizio, lascia davvero a bocca aperta, anche se in alcuni scenari, a distanza ravvicinata, si nota la presenza di qualche texture meno definita di altre. Inoltre abbiamo avuto la sensazione che nelle sessioni di guida il gioco disattivi ogni tanto qualche filtro, abbassando un po' il dettaglio per mantenere sempre stabile la fluidità a 30Fps. Ma si tratta di impressioni assolutamente personali, e pertanto potrebbero anche non corrispondere ai fatti. Per quanto concerne i personaggi, la modellazione di protagonisti e antagonisti è ottima: da Batman a Harley Quinn, da Robin a Catwoman, giusto per citarne alcuni, la cura per i particolari è davvero notevole. Le gocce d'acqua che scivolano sulla corazza e sul mantello dell'Uomo Pipistrello, defluendo a seconda della pendenza del suo corpo, le morbide curve mozzafiato dell'ex compagna del Joker, l'apprezzabile sforzo nella recitazione facciale e nelle scene di intermezzo, ben girate e "inquadrate", tutto contribuisce a rendere avvincente l'esperienza. Positivo poi il lavoro svolto da Zafer Coban e dal suo team sulle animazioni, soprattutto sui personaggi principali, mentre scadono un po' nei vecchi nemici dozzinali, che in alcuni frangenti, come la corsa o certe forme di interazione con l'ambiente, presentano delle animazioni un po' approssimative, come se mancassero di punti chiave nei movimenti. Il tutto viene corroborato da una serie di ottimi effetti, dal fumo alle scintille che si espandono nell'aria assieme ai detriti in seguito ad una esplosione, fino alle luci delle insegne dei negozi che si riflettono sull'asfalto bagnato, alla reazione degli abiti e dei capelli dei personaggi principali ai movimenti, al vento e alle condizioni climatiche. Non da meno è il comparto audio, assolutamente eccezionale negli effetti sonori e nell'accompagnamento musicale, incisivo ed efficace nel sottolineare a dovere ogni momento dell'avventura: da quello più calmo durante le esplorazioni, a quello più drammatico degli inevitabili colpi di scena narrativi, dimostrandosi di grande versatilità anche durante i combattimenti, quando inevitabilmente le musiche tendono a ripetersi. Buono, come di consueto, il doppiaggio in italiano con una recitazione convincente, un labiale raramente fuori sincrono e la splendida voce di Marco Balzarotti a dare maggiore forza emotiva alla personalità e ai tormenti di Batman.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 4
Multiplayer.it
9.5
Lettori (751)
9.0
Il tuo voto

Batman: Arkham Knight non delude le aspettative e si conferma il degno capitolo conclusivo di una saga ormai entrata di diritto nell'Olimpo della memoria videoludica mondiale. Difetti grossi o particolarmente fastidiosi non ne abbiamo riscontrati, mentre di contro abbiamo ritrovato il solito feeling con le meccaniche della saga, irrobustite dalla presenza di nuovi elementi di gameplay, una trama ricca di colpi di scena raccontata attraverso una regia impeccabile e dialoghi cinematografici, con in più una grafica che è un vero spettacolo per gli occhi. I soldi, il tempo e la passione confluiti nel progetto di Rocksteady Studios si vedono tutti, tanto da convincerci ancora una volta che difficilmente l'universo del Cavaliere Oscuro avrebbe potuto ricevere un trattamento migliore di questo se fosse finito in altre mani. Un titolo imperdibile per tutti gli appassionati dell'eroe DC Comics, ma anche uno dei più interessanti della corrente generazione.

PRO

  • Un'avventura vasta e strutturalmente ben diversificata
  • La Batmobile aggiunge nuovi interessanti elementi nelle meccaniche di gioco
  • Il dual play è un'interessante aggiunta che permette di combattere fianco a fianco con Catwoman, Robin e Nightwing
  • Il titolo segna un netto avanzamento tecnologico per la saga

CONTRO

  • L'intelligenza artificiale dei nemici è globalmente buona, ma alcune loro azioni restano migliorabili
  • Le animazioni degli scagnozzi dozzinali vanno aggiornate e potenziate