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1000xRESIST, la recensione di un viaggio lungo mille anni alla scoperta di dio

La recensione di 1000xRESIST, un racconto che esplora il nostro rapporto con il potere e con la ciclicità della vita.

RECENSIONE di Fabio Di Felice   —   11/07/2024
La protagonista di 1000xRESIST

All'inizio di 1000xRESIST assistiamo già al suo colpo di scena principale: Watcher, la protagonista del racconto, uccide ALLMOTHER, dio, madre e creatrice di tutte le abitanti dell'Orchid, l'ultimo baluardo della razza umana. L'incipit è fenomenale, ma per capire cosa sta succedendo nel dettaglio bisognerà aspettare qualche ora. 1000xRESIST è infatti un videogioco in cui si viaggia nei ricordi, si ricostruiscono personalità e avvenimenti ed è il giocatore ad avere il compito di mettere in ordine le vicende.

È un approccio narrativo originale quello scelto da Sunset Visitor, sviluppatore asiatico-canadese alla sua opera prima. Il punto di partenza è la chiusura di una vicenda molto complessa e articolata, che si estende per circa mille anni nei ricordi dei vari personaggi. Il videogioco vuole proprio raccontare il rapporto che abbiamo con la nostra memoria, e come sia importante riuscire a scavare in una storia per comprenderla a fondo e capire le motivazioni dei suoi protagonisti. Siano questi cloni eversivi, madri apprensive o perfino dio in persona.

Cloni e invasori

Il mondo di 1000xRESIST è un residuo della nostra civiltà. Mille anni prima dell'inizio della storia, alcune forme di vita extraterrestri chiamate Occupanti hanno invaso la Terra, portando con loro una terribile pandemia che ha annientato l'umanità. L'unica sopravvissuta è una teenager, Iris, una ragazza asiatica immune alla malattia. Nelle prime fasi dell'invasione, Iris si è proposta di fare da cavia per una serie di esperimenti del governo che, studiando la sua immunità, ha cercato di offrire una speranza agli esseri umani clonandola.

Gli Occupanti ricordano gli Angeli di Neon Genesis Evangelion
Gli Occupanti ricordano gli Angeli di Neon Genesis Evangelion

La pandemia però è inarrestabile e alla fine ha la meglio su tutti, lasciando in vita solo la ragazza e le sue cloni, ora strutturate in una società matriarcale dove Iris è la ALLMOTHER, una sorta di leader religioso e politico. Le sorelle sono invece organizzate in una scala gerarchica che assegna loro dei ruoli ben precisi: Knower è la custode dei ricordi, Fixer colei che si occupa della manutenzione, BB è il braccio armato, Healer si prende cura dei malati. E poi c'è Watcher, che può entrare nei ricordi di Iris per tramandarne le memorie. Attraverso le abilità di Watcher, ci si sposta all'interno della mente di ALLMOTHER, viaggiando avanti e indietro nel tempo e ricostruendone l'identità, fino alla scoperta del terribile segreto che custodisce e che ci riporterà alla scena iniziale.

1000xRESIST è un titolo fortemente narrativo, con un livello di scrittura eccellente, che riesce, nel suo pellegrinaggio attraverso lo spaziotempo, a toccare tematiche come il rapporto con il potere, con l'autorità, con dio, e con l'eterno ciclo di guerre e distruzione che contraddistingue tutte le epoche della storia umana. Nel far questo tratteggia dei personaggi realistici, sfaccettati e molto credibili. Su tutti abbiamo apprezzato i genitori di Iris, ma anche la ragazza stessa che ha un carattere tridimensionale e complesso. In alcuni dei momenti più suggestivi 1000xRESIST riesce perfino a incrociare il destino di questi personaggi con la Storia: oltre al richiamo alla pandemia di COVID-19 che rende ancora più graffiante la parentesi dell'invasione, buona parte dei ricordi dei genitori di Iris riguardano le proteste degli ombrelli neri di Hong Kong nel 2014. A dirla tutta, a volte l'intera vicenda sembra una grande allegoria della questione politica tra Hong Kong e la Cina, con una forza esterna che cerca di far breccia in un sistema che resiste, salvo poi soccombere inevitabilmente.

Anni di resistenza a un potere destinato a schiacciare i più deboli in qualsiasi epoca: sia esso l'alieno colonizzatore, il dittatore divino per diritto di nascita, o uno stato di polizia particolarmente violento. Ha poca importanza, 1000xRESIST cerca di individuare un punto comune in storie apparentemente lontane anni luce ma in realtà vicine per concetto. Inconciliabili all'apparenza, come Iris e sua madre, salvo poi finire per avere in comune moltissimo.

Una passeggiata nel tempo

Di certo la componente narrativa è la parte migliore del videogioco. Quella ludica è spesso semplicemente funzionale al racconto. Nei primi capitoli la meccanica dei viaggi attraverso il tempo viene sfruttata per proporre dei piccoli enigmi, ma con il passare delle ore queste soluzioni diventano sempre più rare a favore di semplici interazioni tra i personaggi.

Nel corso della storia si assiste all'evoluzione di Iris da semplice teenager a dio
Nel corso della storia si assiste all'evoluzione di Iris da semplice teenager a dio

Il titolo non fa granché per vivacizzare il gameplay: a volte basta fornire la risposta giusta per avanzare nella storia, altre volte si cambia scena spostandosi avanti e indietro nei ricordi per individuare un oggetto o un personaggio. Aiuta senz'altro la scrittura molto asciutta, così come l'ottimo doppiaggio e la regia cinematografica, con soluzioni visive originali che rendono dinamico il racconto. Si passa dalla terza alla prima persona, ci sono momenti in cui ci si muove in livelli a scorrimento orizzontale, altre volte si esplora l'Orchid, un avamposto futuristico che strizza l'occhio alla Cittadella di Mass Effect. Numerose sezioni ricordano l'esplorazione aerea di Gravity Rush. L'impressione, però, è che tutto sia finalizzato a trovare la persona giusta con cui parlare, e questo a volte rende il gioco lievemente statico. Appena più interattivo di una visual novel.

Anche tecnicamente il videogioco non brilla di certo: i modelli dei personaggi hanno un certo fascino e, sebbene il design generale sia convincente e alcuni momenti siano messi in scena con una forza visiva indiscutibile, 1000xRESIST resta un titolo essenziale da questo punto di vista.

Il videogioco passa spesso dalla terza alla prima persona, per rendere il racconto più personale
Il videogioco passa spesso dalla terza alla prima persona, per rendere il racconto più personale

Se temete la noia non c'è di cui preoccuparsi, perché non si avverte mai un calo di ritmo tangibile, le cose che accadono sono molte e solitamente interessanti. Da questo punto di vista aiutano anche due opere molto affascinanti a cui 1000xRESIST si rifà palesemente: Neon Genesis Evangelion, con le sue figure angeliche che minacciano l'umanità, e Nier: Automata, per l'esistenzialismo e le cerimoniose formule del linguaggio utilizzate dal culto di ALLMOTHER. La sorprendente capacità di 1000xRESIST nel mescolare generi, influenze e tematiche eterogenee, che vanno dalla fantascienza all'horror, dallo scontro generazionale alla teologia fino all'action puro, lo rende un videogioco coraggioso, che sa mettere in scena momenti crudi e angosciosi. Vi chiederà di organizzare e portare a termine un attentato terroristico, e poi vi incanterà in un sentito dialogo tra madre a figlia molto dolce e intimo. E questa è una magia che riesce solo a chi sa scrivere bene una storia.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam, Nintendo eShop
Prezzo 19,5 €
Multiplayer.it
8.0
Lettori (12)
7.7
Il tuo voto

1000xRESIST è un titolo unico, che fa della narrativa il suo punto di forza e che eccelle nella scrittura di personaggi e situazioni raccontando la ciclicità della vita e il difficile rapporto che abbiamo con il potere. La scrittura elegante e ritmata sopperisce solo in parte a meccaniche ludiche molto sottili, che nell'avanzare della storia vengono totalmente fagocitate dalla narrativa. Non per tutti, ma piacerà molto a chi gli darà un'occasione.

PRO

  • Scrittura eccellente dei personaggi e della storia
  • Le tematiche che affronta sono profonde e attuali

CONTRO

  • Tecnicamente è essenziale
  • La risoluzione di enigmi legati ai viaggi nel tempo diventa sempre più sporadica
  • Nessuna traduzione in italiano