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Vessel, recensione

Dopo tre anni di sviluppo Strange Loop Games debutta su Steam con un puzzle platform nelle cui vene scorrono acqua e lava

RECENSIONE di Vincenzo Lettera   —   13/03/2012

Dura la vita di uno scienziato: nella continua rincorsa al progresso, giocare a fare Dio può avere i suoi effetti collaterali, e non bastano un paio di leggi asimoviane poiché, e gli appassionati di fantascienza lo sanno bene, se qualcosa può andare storto lo farà di sicuro. Lo sa bene anche lo stralunato professor Arkwright, inventore di mestiere ma che veste come uno Ian Solo che, stufo di viaggi interstellari, ha cominciato a fare l'idraulico.

Vessel, recensione

Il protagonista di Vessel si è guadagnato una certa fama dopo aver utilizzato dei comuni liquidi per creare i Fluro, esseri ciclopici in grado di rimpiazzare l'uomo nei lavori di manovalanza più difficili. Mai premessa fu tanto scontata: per qualche motivo sconosciuto, gli innocui Fluro hanno cominciato a comportarsi in maniera strana, a replicarsi autonomamente e a creare scompiglio in tutto il mondo, portando il professor Arkwright ad investigare e rimboccarsi le maniche nelle otto ore che compongono il puzzle game che segna il debutto del team statunitense Strange Loop Games.

Tempo di gavettoni

Realizzato nell'arco di tre anni da un gruppetto di sviluppatori provenienti dalla compianta Pandemic Studios, Vessel cerca di proporre meccaniche ed enigmi estremamente originali pur non essendo affatto il primo puzzle basato sulla fisica dei fluidi. "Lo scopo che il nostro team ha voluto perseguire con Vessel," spiega il fondatore del team John Krajewski, "è quello di mettere la potenza dei moderni hardware al servizio del gameplay, e non solo della grafica". Il tutto si traduce in una forte componente platform 2D che, come in Braid, si sposa e si mescola perfettamente con gli innumerevoli puzzle sparsi lungo i vari livelli di gioco. Il professor Arkwright lo si guida direttamente tramite tastiera e mouse, e con lui si salta da una piattaforma all'altra, ci si arrampica sulle scale e ci si aggrappa a leve e appigli. Poi si fa un salto dritti in una pozza d'acqua, e subito salta all'occhio il grosso lavoro degli autori nel rendere quanto più credibile e dinamico il motore legato alla fisica dei liquidi: in base all'altezza del salto, all'angolazione e al punto d'impatto si nota che gli schizzi sono sempre diversi, ma l'utilità di una tecnologia tanto complessa in un gioco indie bidimensionale venduto a prezzo budget è giustificata dal fatto che tutti gli enigmi del gioco ruotano attorno al comportamento di acqua, lava e succhi vari. Pochi istanti dall'avvio e si fa la conoscenza dei Fluro, le bizzarre creature con cui ci si trova a interagire per tutta la durata dell'avventura in maniera sempre più elaborata. Dapprima ci si limita a condurre l'acqua in appositi macchinari per dar vita a un Fluro che attivi leve e interruttori al nostro posto, mentre più avanti è possibile portarli con sé o utilizzare una pistola in grado di spruzzare particolari liquidi; l'occhio, vero e proprio nucleo di queste creature, è in grado di attirare come una calamita i fluidi circostanti, caratteristica che si rende utile, ad esempio, quando bisogna spostare leggermente la direzione di un flusso d'acqua.

Vessel, recensione

Più si procede nel gioco e più si entra in contatto con nuove tipologie di Fluro, ciascuna caratterizzata da un particolare comportamento col quale prendere confidenza per poter superare un particolare enigma: alcuni di questi si spostano ad esempio verso lampade illuminate, altri tendono a rintanarsi nei luoghi bui, ed è quando più Fluro assieme devono interagire tra loro che gli enigmi cominciano a farsi davvero complessi. Come se non bastasse, di tanto in tanto viene richiesto di combinare liquidi differenti per causare delle reazioni chimiche, e ad esempio mettere a contatto la lava con l'acqua permette di ottenere una nube di vapore. Con tutte queste variabili in gioco dovrebbe essere chiara la profondità che gli enigmi di Vessel sono in grado di offrire, eppure, l'abbiamo già detto, qualcosa può andare storto: l'intelligenza artificiale dei Fluro di tanto in tanto fa cilecca, e in momenti fortunatamente rari capita di vederli bloccati in un punto dello scenario o, peggio ancora, girovagare avanti e indietro prima di decidere verso quale interruttore spostarsi. Nulla di grave, sia chiaro, anche perché l'assenza di limiti e la possibilità di eliminare un Fluro semplicemente saltandogli in testa permette di non restare mai bloccati a causa di un bug con le routine dell'intelligenza artificiale.

Vessel, recensione

Se la bontà del puzzle design e delle meccaniche di gioco rappresenta il punto di forza di Vessel, altrettante attenzioni sono state dedicate dai ragazzi di Strange Loop alla componente estetica dell'opera. Non a caso gli sviluppatori hanno tratto ispirazione da Braid e Limbo, non tanto per le idee di gameplay, quanto per la capacità dei rispettivi autori di perseguire una particolare e meravigliosa visione artistica. Chiudendo un occhio su qualche sporadico rallentamento, le affascinanti ambientazioni steampunk e il particolare stile artistico rendono Vessel un gioco semplicemente splendido da vedere, merito anche di una telecamera dinamica che prova continuamente ad enfatizzare i passaggi da luoghi angusti a stanze ampie e complesse: memorabile è il momento in cui dal laboratorio di Arkwright si scende nelle profondità di un'enorme miniera aggrappati a una sorta di carrucola, con la telecamera che si allontana e si avvicina continuamente andando a braccetto con l'ottima colonna sonora di Jon Hopkins, musicista e producer che ha collaborato con artisti del calibro di Brian Eno, Imogen Heap e Coldplay.

Conclusioni

Versione testata: PC
Digital Delivery: Steam
Prezzo: 13,99€
Multiplayer.it
8.8
Lettori (21)
7.7
Il tuo voto

Forse non avrà la stessa risonanza di Braid, ma il puzzle platform di Strange Loop Games dimostra per l'ennesima volta come la scena indipendente sia una fucina per le idee più originali e i prodotti più genuini. Vessel racconta il rapporto tra uomini, natura e macchine in maniera magnifica, attraverso meccaniche fresche e puzzle ingegnosi, in un lungo e solitario viaggio attraverso ambienti affascinanti e mai uguali tra loro. Cali di frame e un'intelligenza artificiale non sempre sveglia stridono come unghia su una lavagna, ma ci sono pochi dubbi che questo gioco, venduto a prezzo budget e realizzato da un team con tanta esperienza ma pur sempre minuscolo, si sia già affermato come uno dei puzzle più interessanti dell'anno.

PRO

  • Ottimi enigmi basati sulla fisica
  • Impeccabile per le orecchie e per gli occhi...

CONTRO

  • ...tranne per qualche calo di frame
  • IA in alcuni casi rimbambita

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Intel Dual Core 2.4 GHz
  • 4GB ram
  • Intel HD Graphics 3000

Requisiti minimi

  • Processore Dual Core 2.0GHz o equivalente
  • 2GB ram
  • 1.5GB di spazio su disco
  • ATi Radeon HD 2400 o NVIDIA 7600 o superiore