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Furti a tempo di musica

Da Londra a Parigi, dai puzzle alla musica: questa sorprendente proposta SEGA merita decisamente un po' di attenzione

RECENSIONE di Christian Colli   —   23/04/2012

Ultimamente SEGA non se la passa granché bene e i suoi antichi fasti sembrano ormai un lontano ricordo, nascosto tra uno sbaglio commerciale e l'altro. C'è da dire, però, che Rhythm Thief e il tesoro dell'Imperatore fa capolino sugli scaffali in un momento a dire il vero un po' sospetto. In questo periodo vanno di moda le avventure "a enigmi", come dimostrato per esempio dal recente Il Dottor Lautrec e i Cavalieri Perduti,

Furti a tempo di musica

ma su Nintendo 3DS latita ancora la prima avventura in tre dimensioni dell'apripista e famosissimo Professor Layton. Curiosamente, nella ludoteca del nuovo portatile Nintendo mancano anche i rhythm-game e ci vorrà ancora qualche mese prima di vedere Theatrhythm Final Fantasy in occidente. Dunque, il nuovo gioco SEGA occupa una posizione strategica abbastanza interessante perché fonde proprio queste due tipologie di giochi in una combinazione che merita ben più di un'occhiata superficiale.

Il Professor Phantom?

A dare un senso a questa frizzante compilation di minigiochi musicali c'è una trama decisamente curiosa che mescola commedia, azione e mistero in un minestrone a tratti forse un po' scontato ma sicuramente interessante. Ambientata quasi interamente a Parigi, la storia ha per protagonista Raphael, un ragazzo che cerca disperatamente di attirare l'attenzione del padre scomparso da anni compiendo dei coreografici e spettacolari furti nei panni del ladro gentiluomo Phantom R. E sarà proprio la sua ultima impresa a scaraventarlo suo malgrado in una misteriosa cospirazione che ruota attorno alla presunta resurrezione di Napoleone Bonaparte: aiutato da una serie di simpatici comprimari e in particolare dalla bella violinista Marie, Raphael dovrà naturalmente sventare il complotto, possibilmente a tempo di musica. Quest'ultima ovviamente gioca un ruolo fondamentale in tutta la vicenda,

Furti a tempo di musica

sia dal punto di vista narrativo che di gameplay: lasciando stare per un attimo i minigame, il comparto audio di Rhythm Thief e il tesoro dell'Imperatore è davvero molto buono e offre un'eccellente varietà di brani, sia originali che remix di pezzi classici. C'è dunque un po' di tutto in questa stravagante storia dall'atmosfera così tipicamente nipponica, sia nella strutturazione episodica che nello stile grafico, ulteriormente accentuata da vari intermezzi a cartone animati di ottima qualità, peraltro spettacolarizzati dall'effetto 3D. Ciò che invece convince meno è, paradossalmente, il ritmo del racconto, eccessivamente lento e scandito da numerosissimi dialoghi e fasi esplorative fin troppo lunghe. La trama a tratti perde quindi mordente e i vari personaggi con cui è possibile interagire, molto semplicemente, parlano troppo: tra un mini-gioco e l'altro, insomma, a volte passa un sacco di tempo, ed è un peccato perché sono indubbiamente l'elemento più divertente del pacchetto, com'è giusto che sia. Siamo quindi lontani dai fasti narrativi dei Professor Layton di Level 5, ma bisogna dire che il prodotto SEGA, da questo punto di vista, è quello che gli è più vicino.

L'effetto 3D

Un po' controverso l'effetto stereoscopico di Rhythm Thief e il tesoro dell'Imperatore, impreziosisce infatti sopratutto le sequenze d'intermezzo e le scenette più spettacolari, ma risulta un po' fastidioso durante i mini-giochi proprio per la necessità di muovere la console, anche soltanto involontariamente.

Samba de Thief

Come avrete già intuito, Rhythm Thief e il tesoro dell'Imperatore non assomiglia ai Professor Layton soltanto nell'impianto narrativo, ma anche per quanto riguarda il gameplay spicciolo che, a dire il vero, è strutturato nella stessa identica maniera. Parigi e dintorni vengono infatti rappresentati attraverso artwork bidimensionali in cui muovere Raphael per visitare vari luoghi e parlare con i personaggi presenti in cerca degli indizi che ci permettano di proseguire nella storia. Ogni schermata nasconde dei suoni da scoprire e registrare, alcuni enigmi musicali e delle "medaglie" del tutto simili a quelle del Professor Layton, con le quali è possibile acquistare dei bonus e degli aiuti per i vari mini-giochi a ritmo, ovvero il cuore del gioco. Questi sono in totale più di cinquanta e anche se le tipologie non sono poi tantissime la varietà delle coreografie e delle sfide limita decisamente la sensazione di ripetitività. I principali minigame musicali sono essenzialmente di tre tipi che ricordano parecchio quanto già visto in Rhythm Heaven o Elite Beat Agents:

Furti a tempo di musica

dovremo infatti tracciare col pennino delle linee sul touch-screen seguendo il ritmo, premere combinazioni di tasti quando suggerito o scuotere e spostare il Nintendo 3DS in una direzione o l'altra al momento giusto. Tra i minigiochi quest'ultimo è quello che crea qualche problema, poiché la console fatica un po' a riconoscere con precisione i nostri movimenti e questa discrepanza spesso incide sul punteggio finale, che è comunque possibile migliorare ripetendo il minigame a volontà dopo averlo completato e sbloccato, di conseguenza, nella modalità apposita. Tra parentesi, i punteggi possono essere condivisi e sfidati tramite StreetPass, offrendo un accenno di multiplayer che si intensifica sopratutto nelle partite in wireless locale. Dunque, dal punto di vista contenutistico Rhythm Thief e il tesoro dell'Imperatore offre esattamente quello che ci si aspetterebbe: tanti mini-giochi divertenti e spettacolari, soltanto vagamente ripetitivi e mai veramente difficili o frustranti. Il livello di difficoltà è infatti bilanciato molto bene, in grado di farsi apprezzare sia dai fan del genere che dai nuovi arrivati, per i quali è stato anche pensato un sistema di suggerimenti a dire il vero un po' invasivo: vi consigliamo di disattivarlo se volete godervi al massimo ogni mini-gioco senza sentirvi un po' imbranati.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.0
Lettori (16)
9.1
Il tuo voto

Rhythm Thief e il tesoro dell'Imperatore è passato un po' in sordina, ed è un peccato perché nonostante qualche problema l'esperimento di SEGA è decisamente riuscito. La fonte d'ispirazione è più che palese, a tratti anche un po' troppo sfacciatamente, e dispiace davvero che non si sia curato con la stessa premura anche il ritmo della narrazione. Pur non brillando per originalità o grafica, sopratutto nel caso di un effetto 3D praticamente ininfluente sul gameplay, la nuova proposta della mamma di Sonic merita certamente l'attenzione degli appassionati di rhythm-game e magari anche dei fan del professor Layton in attesa della sua prossima avventura.

PRO

  • Idea davvero deliziosa
  • Buona varietà e complessità di mini-giochi
  • Trama curiosa e accattivante

CONTRO

  • Il ritmo della narrazione è troppo lento
  • L'effetto 3D è sfruttato pochissimo
  • È praticamente un clone musicale di Layton