Tra petali che volano su immense pianure e piante pronte a tutto pur di fermare un'orda di zombie, più volte ci è capitato di apprezzare ottimi giochi interamente costruiti attorno a piante e fiori. Quelli di Light the Flower però non hanno né le inclinazioni poetiche né la prodezza dei suoi cugini visti in Flower e Plants vs. Zombies, e anzi se ne stanno mesti ad appassire in un angolo buio di una casa. L'obiettivo, così come suggerito dal più indicativo dei titoli, è così quello di aiutare le povere piantine a raggiungere i raggi del sole che entrano dalla finestra: ma come fare se il fiore è immobile, bloccato all'interno di un pesante vaso? Beh, se Maometto non va alla montagna...
E luce fu!
L'idea alla base di Light the Flower è tra le più semplici che possano capitare: ciascun livello si apre con una visuale dall'alto di una stanza, talvolta un salotto, una cucina o una camera da letto; un raggio di sole entra da una delle finestre, mentre dal lato opposto se ne sta un fiore assonnato e senza forze. Spostando e ruotando degli specchi, lo scopo del giocatore è quello di deviare la luce verso la piantina, una meccanica che chi ha giocato Auditorium troverà senza dubbio familiare, ma anche meno astratta e suggestiva. I primi enigmi rasentano la banalità, ma servono a introdurre il gioco anche al più ottuso degli utenti, sebbene il sistema di controlli, per quanto semplice, si dimostra inaspettatamente meno intuitivo del previsto: con un dito è possibile trascinare uno specchio in qualsiasi punto del livello, mentre toccando le frecce ai lati è possibile ruotarlo su sé stesso.
Peccato che, proprio poiché entrambe le azioni richiedono l'utilizzo di un solo dito, talvolta capita di fare l'una anziché l'altra, magari ruotando uno specchio quando invece se ne voleva spostare uno vicino. Per fortuna non si tratta di un problema tanto ricorrente da rendere l'esperienza frustrante, ma di tanto in tanto il giocatore si vede costretto a spendere qualche secondo per litigare coi controlli. Se i primi minuti mostrano un puzzle game superficiale e troppo semplice, ben presto le cose cominciano a farsi assai più interessanti, con tanti ostacoli all'interno della stanza e fiori piazzati in posti improbabili. Le piantine colorate richiedono poi un trattamento speciale, poiché bisogna far passare la luce attraverso dei filtri cromatici prima che questa arrivi a destinazione, mentre negli scenari più avanzati si interagisce con interruttori per azionare porte o attivare ulteriori fonti di luce. Ad un certo punto vengono addirittura introdotte delle bombe che, se illuminate troppo a lungo, fanno esplodere la casa e costringono a ricominciare il livello dall'inizio. In breve il giocatore comincia poi a impratichirsi con alcuni piccoli trucchi, riflettendo fonti di luce su entrambi i lati dello specchio, mettendolo in parallelo per creare tre diversi raggi, oppure facendo in modo che la luce passi solo per metà attraverso un filtro colorato e creando così due diversi fasci. Più che i puzzle in sé, a richiedere questi escamotage e a mettere alla prova l'ingegno dell'utente è invece la raccolta delle solite tre stelle sparse all'interno di ciascuno scenario e che possono essere collezionate solo se colpite anch'esse dalla luce al termine del livello. Come da tradizione per gran parte dei casual game su dispositivi mobile, le stelle raccolte non solo dimostrano di aver terminato l'enigma nel miglior modo possibile, ma si rivelano indispensabili per sbloccare i livelli più avanzati. Immancabile è anche la possibilità di sbloccare fin dall'inizio tutti i livelli semplicemente attraverso un acquisto in-app di 79 centesimi, ma raccogliere un numero di stelle sufficiente a non rimanere bloccati è una sfida a portata di tutti. A tal proposito, la versione attualmente disponibile su App Store offre già la bellezza di 60 livelli da giocare e rigiocare, mentre gli sviluppatori hanno già confermato che di nuovi ne arriveranno attraverso un imminente aggiornamento. Gli scenari propongono di volta in volta differenti stanze di una casa, e lo stile grafico vivace e colorato, sebbene non troppo originale né ricercato, fa bene il suo lavoro.
Conclusioni
Ben lontano dall'essere il puzzle game definitivo, Light the Flower è indirizzato più a chi è in cerca di enigmi semplici e veloci anziché all'appassionato delle sfide più cervellotiche. Dopo un inizio abbastanza lento e sottotono, il gioco di TribeFlame riesce tuttavia ad accontentare una fetta assai ampia di giocatori, soprattutto grazie a meccaniche facili da apprendere e all'introduzione via via di nuovi ostacoli e piccole varianti in grado di rendere i puzzle più avanzati più complessi di quanto ci si possa aspettare inizialmente.
PRO
- Un puzzle semplice ma intelligente
- Un gran numero di livelli
- Gli enigmi più avanzati rappresentano un'ottima sfida...
CONTRO
- ...ma quelli iniziali sono un po' troppo banali
- Qualche capriccio coi controlli