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Un'espansione al sangue

Meglio Van Helsing o Nosferatu? Questo è il dilemma che tutti i giocatori dovranno affrontare una volta installato il primo DLC di Skyrim

RECENSIONE di Mattia Armani   —   13/07/2012

Aggiornamento: A quanto pare le versioni fallate di Dawnguard sono quella francese, italiana, tedesca e spagnola. Bethesda ha promesso che lunedì 16 Luglio sarà disponibile una patch risolutiva.

Per lanciare la nuova storyline di Dawnguard è sufficiente avere un personaggio di decimo livello e condurlo in una delle città principali. Dopo un breve e criptico dialogo si parte alla bersagliera, diretti verso l'immenso Forte Dawnguard dove i cacciatori di vampiri ci reclutano senza indugio. Ed ecco che, in men che non si dica, ci troviamo lanciati in una nuova missione che ci porta nel bel mezzo di un conflitto tra vampiri e cacciatori.

Un'espansione al sangue

Una vera e propria guerra che ci costringerà a schierarci con una delle due fazioni costringendoci a scegliere se diventare un novello Van Helsing oppure un malvagio e potentissimo signore dei vampiri. La questione morale, in questo caso, è decisamente chiara: i vampiri sono malvagi mentre i cacciatori rappresentano la luce. Ma dietro alle ombre dell'eterno conflitto si cela qualcosa di più importante, come scopriamo non appena incontrata Serana, una loquace e prosperosa vampira che porta sulla schiena un'"antica pergamena". La fanciulla non morta è un tassello cruciale della vicenda e, tra l'altro, è ben caratterizzata attraverso dialoghi vari e decisamente ironici che rendono l'esplorazione meno faticosa. Ma questa non è l'unica chicca della prima espansione di Skyrim che ci regala anche nuove abilità, nuovi draghi leggendari, il combattimento a cavallo, qualche nuovo incantesimo e la possibilità di cambiare i lineamenti del personaggio, a patto che questo non sia una creatura soprannaturale.

Si torna a Skyrim

L'espansione include una serie di quest chiave e diverse missioni secondarie per un totale di circa 20 ore di gameplay divise lungo due sentieri differenti. L'esperienza più classica, e meno avvicente, è senza dubbio quella del cacciatore di vampiri. Ma sterminare malvagi nel nome di un ordine assolutista è quasi sempre una perversione divertente, almeno all'interno di un videogioco. Inoltre non mancano nuovi mostri come il gargoyle e svariate nuove versioni di mostri già visti da menare per recuperare una serie di nuovi oggetti che includono la potente armatura vampirica. In ogni caso il protagonista dell'espansione è senza dubbio il vampiro.

Un'espansione al sangue

Con Dawnguard, per la prima volta nella serie The Elder Scrolls i vampiri godono dell'attenzione che meritano grazie a una trama dedicata, che vede i succhiasangue impegnati nella conquista, e grazie all'implementazione di un vero e proprio albero delle abilità (implementato, per par condicio, anche per i lupi mannari). Le nuove skill sono ben differenziate dagli incantesimi e dai poteri già presenti nel titolo e offrono possibilità molto interessanti come la capacità di trasformarsi, quella di percepire tutte le creature in una determinata zona e quella di evocare un gargoyle. Per le trasformazioni del vampiro Bethesda ha scelto quelle classiche del cinema dell'orrore con il signore della notte che può tramutarsi in un veloce nugolo di pipistrelli o in un'intangibile nebbia. Ma la "non" vita del vampiro non è tutta festini a base di sangue e comporta anche qualche sacrificio. Per prima cosa, quando è attiva la forma vampirica, la magia non funziona e per un incantatore questo potrebbe essere un problema. Per fortuna il vampiro mena come un fabbro e può sbloccare un potere di cura che ci evita continue trasformazioni onde ripristinare la salute. Il secondo punto dolente riguarda la reazione terrorizzata e violenta della popolazione che si trova in presenza di un mostro succhiasangue con due occhi rossi come semafori. Dunque, prima di effetturare la trasformazione per affrontare un combattimento in pubblico, è bene ponderare attentamente le conseguenze.

Obiettivi Xbox 360

Dawnguard include una serie di nuovi obiettivi per un totale di 250 punti. Come per tutto quello che concerne Skyrim sbloccarli è solo una questione di tempo, tranne forse per il Drago Leggendario che, senza ricorrere alle scorciatoie ben note ai giocatori di Skyrim, richiede una discreta dose di impegno.

Immersi nell'oscurità

Gran parte delle missioni è ambientata in caverne strette, lunghe e buie che si annidano nei pochi posti ancora liberi della mappa di Skyrim. Il nostro compito è quello di ripulire queste zone dai nemici, risolvere eventuali enigmi e visitare il dungeon successivo. Insomma, escludendo delle nuove abilità l'esperienza globale non cambia molto rispetto a quanto abbiamo visto, e vissuto, in Skyrim.

Un'espansione al sangue

Per fortuna in Dawnguard non mancano alcuni scorci spettacolari, come l'enorme Forte Dawnguard e il tetro Castello Volkihar, e momenti a dir poco epici, come il combattimento tra le montagne con due draghi leggendari. Inoltre anche le novità secondarie, per quanto non siano certo trascendentali, influenzano il gameplay. Il combattimento a cavallo rende possibile affrontare i nemici con le armi melee anche senza avere un personaggio particolarmente potente. La possibilità di scappare rende infatti il tutto molto più semplice anche se allunga le tempistiche degli scontri. La magia invece è preclusa ai cavallerizzi ed è quindi impossibile curarsi senza ricorrere alle pozioni. Ma anche impugnando una singola arma melee servono comunque entrambi i tasti d'attacco che consentono di scegliere se menare fendenti sul lato destro o sinistro del quadrupede.

Un'espansione al sangue

Purtroppo la difficoltà di manovra e la carenza di mosse non consentono di sfruttare al meglio questa nuova possibilità che potrebbe e dovrebbe essere implementata con maggior cura. Al contrario tutto fila liscio con le armi da tiro che in sella diventano ancora più letali di quanto non lo fossero già in Skyrim. Ora infatti è possibile tenere a debita distanza anche i mostri più rapidi e non è più necessario trovare espedienti per bloccare, spesso sfruttando dei glitch, gli avversari più resistenti. In sostanza Dawnguard offre parecchi contenuti aggiuntivi anche se non tutti dello stesso livello qualitativo. Inoltre la versione europea sembra flagellata da svariati bug, dall'invisibilità dei mostri ai freeze della console e giù giù fino alla temibile mutanda galleggiante. Un orrore che ci riporta indietro nel tempo, ai primi tumultuosi giorni di Skyrim, anche se noi, per fortuna, ci siamo imbattuti più che altro in vampiri nudi. Inizialmente, tra l'altro, ci siamo trovati addirittura a pensare che il naturismo fosse un normale costume di questa particolare fazione di succhiasangue. Insomma, i 1600 Punti Microsoft chiesti da Bethesda appaiono decisamente eccessivi anche se le circa venti di ore di gameplay incluse in questa prima espansione rappresentano indubbiamente un'ottima scusa per tornare ancora una volta nelle lande di Skyrim.

Conclusioni

Versione testata: Xbox 360
Digital Delivery Xbox Live Arcade, PlayStation Network, Steam
Prezzo: 1600 Microsoft Points, 19,90€
Multiplayer.it

Lettori (136)

8.4

Il tuo voto

PRO

  • Si torna a Skyrim
  • Nuove abilità ben caratterizzate
  • Circa venti ore di contenuti

CONTRO

  • Molte quest hanno un sapore fin troppo familiare
  • Il costo è sicuramente elevato
  • Il web pullula di segnalazioni di bug