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Dopo i carri armati, gli aerei da guerra

Grazie alla closed beta attualmente in corso, abbiamo provato con più calma il nuovo titolo dai creatori di World of Tanks

PROVATO di Valerio De Vittorio   —   13/07/2012

Lontani dal frastuono fieristico dell'E3, abbiamo finalmente avuto modo di provare con tutta calma World of Warplanes grazie alla closed beta attualmente in corso, spendendo qualche ora in compagnia del nuovo lavoro firmato Wargaming.net. I creatori di World of Tanks, uno dei più grandi successi free to play degli ultimi anni, vogliono ampliare il proprio universo bellico dando in pasto alla community centinaia di velivoli di diversa provenienza, sia geografica che temporale, con i quali affrontarsi in spettacolari dogfight. Nonostante manchino ancora parecchi contenuti, abbiamo potuto approfondire le meccaniche di gameplay e provare tutti gli aerei al momento inclusi, esplorando le potenzialità di questo interessante titolo online.

Semplice ma tutt'altro che facile

Alla prima partita, World of Warplanes propone all'utente un rapido tutorial che permette di prendere confidenza col sistema di controllo. E' possibile giocare con diverse configurazioni: mouse e tastiera piuttosto che un joystick di alto livello o un semplice joypad. Il titolo si adatta abbastanza bene ad ogni scelta, anche se è proprio nei controlli che Wargaming.net dovrà porre gran parte degli sforzi, visto il margine di miglioramento ancora presente. Giocando col mouse, l'interfaccia propone a schermo un cursore da muovere, con l'aereo che effettuerà le manovre necessarie per seguirlo, mentre utilizzando un pad o un joystick la faccenda si farà più articolata. Non stiamo parlando di un prodotto simulativo, sia chiaro, però World of Warplanes non vuole rinunciare ad una certa profondità in nome dell'immediatezza: chiunque sarà in grado di prendere in mano il titolo, ma per imparare ad eseguire le manovre più articolate sarà necessaria un po' di pratica. Non solo sarà possibile controllare la spinta, ma avremo a disposizione un turbo e lo spegnimento totale dei motori, espedienti un po' estremi ma utili per tentare di togliersi d'impiccio quando sotto il fuoco nemico. I dogfight sono il cuore dell'esperienza e sanno regalare discrete soddisfazioni, una volta presa confidenza dei propri mezzi.

Dopo i carri armati, gli aerei da guerra

Incollarsi alla coda di un avversario non è un compito semplice, e ancora meno lo è liberarsi di un inseguitore, ma il gioco propone alcune tecniche che spaziano dal nascondersi tra nubi allo sfruttare il bagliore del sole per confondere il nemico, piuttosto che rischiare un volo rasoterra. Il sistema di danneggiamento degli aerei è elaborato: le prestazioni varieranno in base al punto colpito e potrà anche andare in fiamme una parte del velivolo, anche se qualche manovra repentina potrebbe servire per spegnere l'incendio. Abbiamo constatato diversi elementi che potenzialmente garantirebbero una buona profondità del gameplay, tanto che riuscire anche solo a sopravvivere nelle prime partite si è rivelata un'impresa. Se a questo aggiungiamo poi la possibilità di acquistare upgrade di vario tipo, purtroppo ancora assente nella build corrente, le premesse per un prodotto tutt'altro che semplicistico ci sono tutte.

Collezionali tutti

Un altro aspetto fondamentale è rappresentato dalla scelta del velivolo. E' possibile acquistarli utilizzando la schermata Tech Tree piuttosto che entrando nello Store, e sono suddivisi per categorie in base alle caratteristiche. Inoltre gli aerei si differenziano anche per specializzazione, essendo dotati di equipaggiamenti differenti, con missili e bombe disponibili solo per i modelli dedicati ad obiettivi a terra, ad esempio, piuttosto che studiati per essere veloci e letali ad alta quota. Nonostante l'accento posto sul PvP, è possibile concentrare le proprie attenzione sulle strutture della base nemica per incrementare il punteggio della propria squadra, abbozzando un approccio strategico agli scontri sotto forma di suddivisione dei ruoli.

Dopo i carri armati, gli aerei da guerra

All'interno del team, i giocatori più organizzati potranno così decidere di dedicare alcuni membri alla difesa delle proprie strutture, e mandarne altri all'attacco. Per ora, in closed beta, il titolo offre due modalità, una solitaria per allenarsi con i bot ed un'altra analoga ad un tipico team deathmatch. Il matchmaking è abbastanza efficiente, in grado di scegliere i giocatori in base alla categoria di appartenenza del velivolo selezionato nell'hangar. Un po' noiosa l'assenza di respawn, non come caratteristica in sé, assolutamente connaturata al tipo di gioco, ma quanto piuttosto per ciò che comporta. Una volta abbattuti, dovremo attendere la fine di ogni battaglia o, in alternativa, tornare direttamente all'hangar per poi selezionare un altro velivolo (quello precedente rimarrà legato alla sessione in corso) e collegarsi ad una nuova partita, con relativi tempi di attesa a spezzare il divertimento. Speriamo vivamente che Wargmaming.Net riesca a velocizzare i vari tempi di caricamento, al fine di rendere le sessioni di gioco più fluide e senza interruzioni. Abbiamo apprezzato la conformazione delle mappe presenti al momento, vaste e diversificate, caratterizzate da temi differenti ed arricchite da elementi come rilievi, strutture e navi assortite che solcano la superficie del mare. Il comprato tecnico è un altro punto a favore di World of Warplanes, mosso dal medesimo motore grafico di World of Tanks, rivisto e perfezionato. A partire proprio dall'estensione dei campi di battaglia, passando per il livello di dettaglio generale per finire con effetti e preziosismi, tutto appare sensibilmente più gradevole, senza perdere di vista la leggerezza e la scalabilità.

Dopo i carri armati, gli aerei da guerra

Purtroppo abbiamo riscontrato in alcune partite un grave problema di latenza nella risposta ai comandi, tale da rendere il titolo assolutamente ingiocabile, mentre i settaggi dei controlli necessitano di qualche ritocco per migliorare la disposizione dei comandi (comunque editabile) magari includendo un preset dedicato al pad Xbox 360, comunissimo tra i giocatori PC, ed una spiegazione delle differenze tra le scelte possibili dedicate al mouse. In definitiva, a parte qualche spigolo che è naturale sia presente in un prodotto in versione beta, dobbiamo ammettere che ci siamo divertiti con World of Warplanes, nella speranza che gli elementi a pagamento rispecchino quanto promesso dagli sviluppatori, limitandosi quindi ad acquisti utili solo per quanti non abbiamo tempo e voglia di dedicare tante ore al titolo per guadagnare crediti ed esperienza. Da verificare poi il sistema di upgrade, che necessiterà di un bel lavoro di bilanciamento. La data d'uscita non è ancora stata confermata, nel frattempo avremo sicuramente modo di tornare sui server del titolo per riportarvi eventuali miglioramenti e novità, restate con noi.

CERTEZZE

  • Immediato ma allo stesso tempo articolato e profondo
  • Graficamente accattivante
  • Tantissimi aerei da sbloccare

DUBBI

  • Ancora diversi aspetti da calibrare
  • Contenuti a pagamento sempre rischiosi
  • Da provare ancora gli upgrade