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La musica nel cuore

Square Enix, Final Fantasy, musica e RPG: mescolate tutto per bene e il risultato è uno dei migliori titoli per il portatile Nintendo

RECENSIONE di Christian Colli   —   17/07/2012

Theatrhytm Final Fantasy non è il solito Final Fantasy. Diamine, non è neanche un jRPG. Considerando la tanto chiacchierata perdita d'identità del famosissimo franchise di Square Enix negli ultimi anni, è comprensibile il gelo con cui abbiamo accolto l'annuncio di un rhythm game dal titolo impronunciabile. Cioè, qui la gente aspetta Final Fantasy XV o il fantomatico Versus XIII e loro se ne escono con un gioco musicale? Chi conosce gli exploit più recedenti della serie, però, a cominciare dal picchiaduro Dissidia, sa che non bisogna prenderli alla leggera.

La musica nel cuore

Così abbiamo cominciato a seguire con più interesse l'evoluzione di questo progetto un po' indie anche perché, intendiamoci, una compilation delle migliori musiche della saga è dannatamente allettante. Sulla qualità delle colonne sonore di Final Fantasy c'è poco da discutere, in fondo. E un rhythm game supportato da un buon gameplay e ottima musica potrebbe essere un piacevole diversivo sotto l'ombrellone, in questa pazza e calda estate. Tirando le somme, abbiamo di fronte un buon prodotto? Oh, sì.

La vita è un musical

Ben intesi, anche se vivete a pane e Phoenix Down e considerate Final Fantasy VII il gioco più bello mai creato, Theatrhythm Final Fantasy non vi farà cambiare idea sul genere dei rhythm game. Non c'è neanche una vera e propria trama a tenere in piedi tutta la baracca, o meglio c'è ma è al limite del ridicolo: nello spazio tra Chaos e Cosmos, le due divinità già incontrate nella serie Dissidia, c'è l'armonia musicale di un cristallo incantato o una cosa assurda di questo tipo; le forze del male lo stanno corrompendo e quindi tocca a un manipolo di eroi, presi in prestito da tredici Final Fantasy diversi, rimettere le cose a posto, rigenerando il cristallo in questione grazie alla "rhythmia", ovvero il punteggio che si ottiene completando le varie sfide musicali del gioco.

La musica nel cuore

La storia si limita a una cutscene iniziale e una finale composta praticamente da quattro righe di testo e basta. Ma è l'aspetto che vi interesserà di meno perché tutto il resto è divertimento puro. La prima cosa da fare è creare un party di quattro personaggi: potrete scegliere tra i protagonisti principali dei tredici Final Fantasy, da Firion a Lightning, passando per Cloud e Tidus. A quel punto potrete cimentarvi con le sfide vere e proprie, che sono fondamentalmente di tre tipi: nei Field Music Stage il party percorrerà uno scenario ispirato ai giochi della serie; negli Event Music Stage giocherete con un composizione di filmati sullo sfondo che fa molto AMV fanmade di YouTube: questo tipo di sfida ci ha convinto meno e, per fortuna, è la meno frequente; infine, nei Battle Music Stage il vostro party affronterà un nemico alla volta in puro stile Final Fantasy, gli eroi a destra e i nemici a sinistra.

La musica nel cuore

La meccanica di base è comune a tutte e tre i tipi di sfide: delle icone colorate si sposteranno velocemente da sinistra a destra e al momento giusto dovrete agire con il pennino sullo schermo inferiore in base al tipo di icona. Quelle rosse sono le più semplici: basta un colpetto quando attraversano l'apposito "mirino" e il gioco è fatto. Per quelle gialle dovrete far scivolare il pennino nella direzione della freccia disegnata; mentre per quelle verdi collegate da una linea dovrete tenere tenere la stilo premuta sullo schermo, spostandola per seguire l'inclinazione della linea. Il gioco valuterà il tempismo delle vostre reazioni e i jingle corrispondenti seguiranno il ritmo della melodia; neanche a dirlo per ogni brano musicale ci sono molteplici livelli di difficoltà che richiedono sempre più precisione, velocità e orecchio per essere superati. Alla fine di uno stage riceverete un voto e dei punti "rhythmia" basati sulle vostre performance. Fin qui è tutto chiaro? Bene, perché le cose ora si complicano un po'.

L'effetto 3D

In una parola? Totalmente inutile. È chiaro che l'effetto stereoscopico c'è soltanto per una questione commerciale poiché, a conti fatti, non comporta nessun miglioramento. Anzi, la profondità raffazzonata può risultare perfino deleteria, sopratutto durante le sfide EMS.

Once more, with feeling

Bastano diecimila punti rhythmia per completare il gioco ma ogni cinquecento punti, fino a ben quarantacinquemila, riceverete un premio: nuovi brani da giocare o ascoltare, filmati da rivedere in qualunque momento, opzioni aggiuntive per personalizzare la vostra tessera Street Pass e via dicendo. Dunque, una volta completato il primo giro di tre brani a livello di difficoltà standard per ogni capitolo di Final Fantasy, vi ritroverete ad affrontare ancora e ancora ogni stage per accumulare sempre più punti rhythmia e sbloccare un po' tutto. Il punto è che, ovviamente, il gioco si fa sempre più difficile, i brani sempre più contorti e frenetici. A questo scopo vi vengono in aiuto le abilità peculiari dei vari personaggi, che aumentano di livello accumulando punti esperienza come in un jRPG qualsiasi.

La musica nel cuore

Ogni eroe dispone di numerose abilità ma non potrete mai equipaggiarle tutte, perciò dovrete scegliere attentamente fra quelle sbloccate: alcune aumentano i danni inflitti ai nemici negli stage BMS, altre aumentano la velocità di movimento in quelli FMS, altre ancora migliorano la probabilità di trovare oggetti rari da equipaggiare in numero di uno per volta per ricevere un ulteriore bonus durante la partita. In realtà queste soluzioni da pseudo jRPG non sono particolarmente influenti e basta una discreta bravura per superare ogni stage, tuttavia tornano utili per avere la meglio in alcune situazioni: per esempio, quando si fronteggia un boss in uno stage BMS vorrete riuscire a sconfiggerlo prima che finisca il brano, così da poter ottenere una ricompensa migliore. Questo si verifica nella modalità Chaos Shrine, in cui potrete giocare delle sfide particolarmente difficili allo scopo, sopratutto, di sbloccarne altre ancora e guadagnare i cristalli colorati che, collezionati in numero di otto, aggiungono un nuovo personaggio al cast degli eroi.

La musica nel cuore

In sostanza ci sono due personaggi per Final Fantasy (eccezion fatta per Final Fantasy VII che invece ne propone tre) e ciascuno di essi può aumentare fino al novantanovesimo livello tramite stage in modalità Chaos Shrine o Challenge. Quest'ultima permette di affrontare tutti i brani sbloccati nel gioco in qualunque ordine e a qualsiasi livello di difficoltà, compresi alcuni extra che vanno scoperti o acquistati nell'eShop per 1 euro ciascuno. Da questo punto di vista, Theatrhythm Final Fantasy è proprio un jRPG con tanto di grinding; ci si ritrova infatti a giocare e rigiocare i vari brani per sbloccare tutto, dai personaggi ai mini trofei, dai brani aggiuntivi alle carte da collezione. Il tutto incorniciato, però, da uno stile grafico assolutamente adorabile quanto essenziale, coloratissimo e ispirato. Come avrete notato non abbiamo menzionato la colonna sonora, del resto non ce n'è bisogno: la qualità cristallina dei brani è davvero indiscutibile e la scelta operata dallo sviluppatore ci è sembrata più che soddisfacente, seppur con qualche riserva.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.5
Lettori (63)
8.0
Il tuo voto

Magari è merito dell'inevitabile effetto nostalgia che comporta riascoltare certe indimenticabili musiche di Nobuo Uematsu, fatto sta che Theatrhythm: Final Fantasy ci è davvero piaciuto. Nonostante i pregiudizi, il titolo sviluppato da Indies Zero è davvero ricco e divertente, curato e pieno di contenuti. È un rhythm game ripetitivo, attenzione, che di jRPG ha ben poco, e chi non ama il genere non cambierà idea, ma è un passatempo perfetto che si presta a ogni tipo di utente, nonché un perfetto gioco da ombrellone. Senza contare che picchiare una versione super deformed di Kefka sulle note del Terra's Theme non ha davvero prezzo.

PRO

  • Stile grafico adorabile
  • Più di settanta, splendidi brani
  • Tantissimi contenuti

CONTRO

  • Trama ed elementi RPG poco sviluppati
  • Alcune sfide sono eccessivamente difficili
  • Effetto 3D inutile e un po' deleterio