Molti sviluppatori lo hanno capito: uno dei modi per attirare l'attenzione dell'utenza App Store è riuscire a proporre un'esperienza di gioco dalle meccaniche estremamente semplici e intuitive, possibilmente in grado di premiare costantemente l'utente, ma allo stesso tempo in grado di differenziarsi per estetica o premesse di gioco bizzarre. Ed è proprio quello che Slick Entertainment ha provato a fare con Shellrazer, un ibrido tra shooter, running game e strategico che mette al comando di una gigantesca tartaruga da combattimento nel tentativo di eliminare eserciti di goblin e diventare la testuggine più potente e attraente del circondario.
Tartaruga alla riscossa!
In ciascuno dei numerosi livelli che compongono la campagna di Shellrazer, la tartaruga protagonista si sposta da sinistra verso destra e deve distruggere tutti i nemici, le torri e gli avamposti che uno dopo l'altro appaiono lungo il suo cammino. Semplice e un po' banale: l'idea di base è tutta qui, ma lo sviluppatore canadese è riuscito a renderla interessante attraverso un paio di semplici particolari. Il giocatore è in grado di costruire sul guscio della tartaruga una torre che può contenere fino a tre unità, ognuna delle può essere liberamente scelta tra tutte quelle sbloccate nel corso dell'avventura.
Si va dal curatore al rapido goblin col mitra, dallo stregone al lento e potente lanciarazzi, e qui entra in gioco anche una piccola componente strategica, dal momento che le unità scelte e la loro posizione sulla torre va a influenzare la facilità con cui una determinata unità viene attaccata o il bilanciamento tra potere d'attacco e difesa. Slick Entertainment deve aver letto a menadito il manuale del modello casual game, e prevedibilmente non mancano tutta una serie di elementi che danno una mano al giocatore e creano un minimo di progressione: uno negozio in-game permette di acquistare oggetti, equipaggiamenti e power-up, mentre con le monete raccolte si possono far salire di livello le proprie unità. Neanche a dirlo, i più pigri possono ottenere subito un gran numero di monete attraverso acquisti in-app, ma anche giocando normalmente è possibile mettere da parte abbastanza denaro per assicurarsi almeno un potenziamento tra un livello e l'altro. L'esperienza, va detto, si rivela in breve estremamente ripetitiva, col giocatore che si ritrova a ripetere costantemente le stesse azioni all'interno di scenari via via più difficili e ricchi di avversari; dalla mappa del mondo è possibile scegliere diversi percorsi a seconda che si vogliano affrontare boss, liberare ostaggi e sbloccare nuove unità, ma fatta eccezione per qualche vicolo cieco conducono tutte verso la bella tartaruga che il nostro protagonista vuole conquistare.
Con una quantità tanto elevata di livelli, il rischio chiaramente è quello di annoiarsi ben prima di arrivare alla seconda metà, quando la varietà di nemici aerei e terrestri inizia a richiedere un approccio ben più strategico e interessante. Se si escludono i minuti passati ad acquistare oggetti, potenziare le unità e personalizzare la propria tartaruga, il lungo viaggio del giocatore si limita a usare il touchscreen per sparare a tutto quello che appare su schermo, accelerare l'avanzata della tartaruga e di tanto in tanto selezionare le unità da curare. Discorso a parte merita però il sistema di controlli, dal momento che gli sviluppatori hanno previsto due diversi schemi per adattarsi sia alle dimensioni contenute di iPhone che all'ampio schermo di iPad. La prima opzione, pensata chiaramente per lo smartphone, permette di far fuoco utilizzando un solo dito, trascinandolo dall'unità selezionata ai vari nemici. In questo modo si evita di affollare lo schermo e ostacolare la visuale dell'utente, ma la soluzione migliore, soprattutto se si gioca su iPad, è quella di utilizzare due dita: una per selezionare l'unità attaccante e l'altra per spostare liberamente il reticolo di fuoco; soprattutto nei livelli avanzati, quelli più caotici e nei quali ogni istante perduto equivale il più delle volte a gruppi di goblin che riescono a passare le proprie difese, il secondo metodo è senza dubbio quello più adatto.
Conclusioni
Una grafica gradevole, delle meccaniche di gioco semplici e una struttura che lo rende perfetto per brevissime partite, premiando l'utente ad ogni livello. Slick Entertainment ha chiaramente fatto i compiti a casa, e Shellrazer è il tipico casual game che tiene incollato chi gioca grazie a un gran numero di potenziamenti e unità da sbloccare. Un sistema di controllo intuitivo e comodo sia su iPhone che su iPad lo rendono sicuramente piacevole da giocare, ma anche in questo caso la formula si basa su un gameplay assai ripetitivo e fine a sé stesso.
PRO
- Premesse bizzarre e divertenti
- Tanti livelli
- Controlli intuitivi su iPad...
CONTRO
- ...un po' meno su iPhone
- Abbastanza ripetitivo