La maggior parte di noi aveva ormai perso le speranze, e invece alla fine ce l'hanno fatta: Black Mesa è finalmente disponibile, giocabile e totalmente gratuito. Un talentoso gruppo di appassionati è riuscito a dare i natali alla propria creatura, un remake basato sul motore grafico Source del primo capolavoro Valve: Half Life.
Un vero remake
Alla faccia di tutti quei publisher che ogni mese ci propongono dei vecchi classici "rimasterizzati in alta definizione", un team di sviluppatori, grafici, modellatori e artisti regala a tutti noi un remake nel vero senso della parola. Infatti con Black Mesa non ci si è limitati a prendere il vecchio Half Life per appiccicarci sopra texture in alta definizione ed effetti grafici assortiti, ma si è ricostruito da zero ogni elemento del gioco originale, per dare vita ad un prodotto costantemente a metà tra l'operazione nostalgia e il tributo.
Proprio come la migliore delle cover, Black Mesa mantiene l'anima dell'originale ma riesce ad arricchirla e rinfrescarla, facendoci sentire quasi come se fosse ancora la prima volta che giochiamo ad Half Life.
Quattordici anni dopo, l'incipit non accusa minimamente l'età e se contestualizzato ci ricorda quanto fu rivoluzionario il giorno della sua uscita. Una lunga sequenza narrativa vissuta dagli occhi del protagonista: niente cut-scene, il controllo rimane sempre nelle mani del giocatore, insieme attore, regista e protagonista di ogni momento narrativo della campagna. L'avventura comincia con Gordon Freeman a bordo della monorotaia che lo sta portando come ogni mattina al lavoro. Il giro panoramico ci permette di entrare nell'atmosfera e dare un primo sguardo a quello che sarà lo scenario di praticamente tutta la nostra avventura, ovvero l'enorme complesso scientifico Black Mesa.
E i modder hanno fatto un ottimo lavoro, riproponendo tutti i dettagli che hanno fatto entrare nella storia questa sequenza, con la voce dell'altoparlante che ci aggiorna con le informazioni più disparate, mentre guardandoci attorno possiamo vedere i dottori al lavoro, un mech che maneggia materiale radioattivo, una guardia imprecare contro una porta chiusa e così via. Non mancano delle piccole aggiunte, ma talmente eleganti e ben scelte che sembrano aver fatto parte del gioco Valve da sempre. E invece l'uomo in divisa che una volta giunti all'ingresso ci controlla da dietro una vetrata notando con disappunto come "The Freeman" si sia tagliato il codino, è solo una delle svariate chicche inserite dai modder.
Dopo lunghi anni di attesa mettiamo finalmente mano all'attesissimo Balck Mesa!
"I never thought I'd see a Resonance Cascade..."
Un rapido confronto con l'originale evidenzia la scelta di ampliare gli spazi, con livelli realizzati in scala nettamente maggiore al fine di rendere gli ambienti di gioco più credibili e di impatto. La hall del laboratorio, così come la gente che ci lavora con cui poter interagire, è come ce la ricordavamo eppure diversa e non solo perché più accattivante grazie alla nuova veste grafica. Black Mesa riesce infatti a ricreare magistralmente l'atmosfera di una normale mattinata di lavoro vissuta dal giocatore attraverso gli occhi del taciturno Gordon, mentre abbiamo la consapevolezza che qualcosa andrà storto.
Si chiacchiera un po' con i colleghi, si indossa la tuta HEV e si causa l'improbabile "cascata di risonanza", sperimentando con un minerale Xen e aprendo così un portale dimensionale che riversa nel laboratorio un esercito di alieni tutt'altro che amichevoli. Impugnato l'iconico piede di porco ci siamo resi conto come siano passati ormai una ventina di minuti, nei quali fondamentalmente non è accaduto nulla e soprattutto non abbiamo ucciso nessuno. Half Life fu coraggioso al tempo, ma soprattutto riesce a risultare interessante e incredibilmente originale ancora oggi, nonostante il panorama degli FPS sia più affollato che mai. E coraggioso è Black Mesa, che non fa praticamente nulla per ammodernare il gameplay. Gli sviluppatori hanno invece puntato a riprodurre all'interno del Source il medesimo feeling dell'originale, ricostruendo il comportamento dell'intero arsenale, così come l'intelligenza artificiale. Qualche piccola novità c'è, rappresentata ad esempio dai razzi di emergenza (flare) presenti nel progetto iniziale di Valve ma poi tagliati dal gioco, che se raccolti possono essere lanciati contro i nemici che prenderanno fuoco. Vi è poi l'inserimento dell'Iron Sight esclusivo per la Magnum, attivabile col fuoco secondario. Per il resto l'esperienza di gioco rimane sostanzialmente invariata, nel bene e nel male.
E' sorprendente quanto Half Life funzioni tranquillamente ancora oggi, divertendo ed appassionando grazie all'ottima varietà degli alieni, ognuno dotato dei suoi attacchi peculiari, o alla tenacia dei soldati, aggressivi e capaci di strategie sufficientemente elaborate da riuscire a stanare il giocatore dal proprio nascondiglio, muovendosi in gruppo ed utilizzando le granate. Ma Half Life era uno sparatutto denso di momenti platform ed enigmi, alcuni dei quali rielaborati per sfruttare il motore fisico del Source. Per quanto riguarda questi ultimi, le aggiunte sono più che benvenute e rinfrescano l'avventura, così come alcune piccole variazioni costringeranno anche chi conosce a memoria l'originale a sforzarsi un minimo per trovare le nuove soluzioni. Le sezioni in cui invece bisognerà saltare sono un po' meno entusiasmanti, vista la difficoltà intrinseca di effettuare manovre precise con la visuale in prima persona, senza vedere i piedi, e soprattutto la necessità di accucciarsi in volo per poter raggiungere l'obbiettivo. Fortunatamente Black Mesa, come l'originale e tutti i giochi di una volta prima dell'avvento dei checkpoint, permette di salvare in ogni istante, così da evitare la necessità di ripetere ad ogni errore intere sequenze di platforming limitando al minimo la frustrazione. Sebbene il mod preveda un sistema di salvataggio automatico, ricordatevi che state giocando il remake di un titolo vecchio di quattordici anni, il tasto del quicksave andrà premuto più spesso di qualunque altro!
Dove lo trovo e cosa mi serve per giocarci?
Black Mesa è una modification totalmente gratuita e richiede unicamente un account Steam per poter essere giocata. Infatti, una volta scaricato il pacchetto dal sito ufficiale, avviando l'eseguibile, il gioco si installerà nella libreria del Digital Store di Valve. Sarà comunque necessario effettuare il download del Source SDK base 2007, che potete trovare nella sezione libreria all'interno del menu dei giochi nella categoria "strumenti". Ad ogni modo, Black Mesa si preoccuperà di installarlo nel caso non fosse già presente sul vostro hard disk alla prima esecuzione. E' stato comunque da poco confermato il rilascio su Steam, quindi a breve lo vedremo apparire sullo store di Valve. Tanto di cappello per questa software house, che non si è preoccupata minimamente dell'utilizzo di materiale proprietario e anzi dona persino il proprio supporto a Black Mesa.
Half Life: Source... quello vero
Quando ai tempi di Half Life 2, Valve propose una versione Source del primo capitolo, ci ritrovammo in mano in realtà un gioco praticamente identico all'originale, senza veri rimaneggiamenti estetici. Black Mesa è il portig che avremmo sempre voluto, capace di eguagliare e per certi versi anche superare i seguiti delle avventure di Gordon Freean grazie a texture molto definite e ad un'ottima illuminazione degli ambienti. I livelli sono stati rivisti, e tra l'altro leggendo la guida presente sul sito ufficiale, è possibile apprezzare il lavoro svolto che ha portato i modder ad analizzare ogni sezione di gioco per poi ricrearla nel Source apportando modifiche costanti alla ricerca del risultato migliore possibile.
I cambiamenti rispetto all'opera originale ci sono e si notano, a partire dalle già citate dimensioni, sostanzialmente incrementate, con planimetrie differenti e passaggi o stanze completamente nuovi. Il risultato è sempre molto buono e non fa sentire minimamente il peso degli anni. Anzi l'apertura dei livelli, esplorabili e lontani dalla linearità dei prodotti di oggi, rende il gioco più interessante ed avvincente che mai. Rimangono leggermente al di sotto del livello generale i modelli di personaggi e alieni, un po' meno ispirati e dettagliati e non sempre ben animati. Ottimo il comparto sonoro, rivisto e denso di effetti capaci di creare un'atmosfera davvero notevole, riproponendo i campionamenti divenuti ormai dei classici (come il rumore fatto dal tasto azione quando non vi è nulla con cui interagire, piuttosto che quello riprodotto durante la navigazione tra le armi). Anche i dialoghi sono ottimi, anche se il tono dei soldati sembra più vicino alla voce camuffata del Batman di Nolan che non ad inquietanti comunicazioni via radio di mercenari che vogliono la nostra pelle.
Non mancano alcuni piccoli bug, mentre segnaliamo come la versione rilasciata sia ancora incompleta visto che manca ancora tutta la parte ambientata sul pianeta Xen, che verrà rilasciata si spera tra non molto tempo. La mod, comunque, garantisce poco meno di dieci ore di divertimento, con tanto di supporto agli achievement. Esprimere una valutazione su un prodotto fatto da appassionati e rilasciato gratuitamente è inutile quanto ingiusto. In questa sede ci limitiamo a consigliare caldamente questa mod, sia che conosciate l'originale a menadito per godervi qualche ora a metà tra l'effetto nostalgia ed il puro divertimento regalato da un prodotto ottimamente confezionato. Se invece per qualche oscura ragione non conoscete il capolavoro Valve, questa potrebbe essere un'ottima occasione per scoprire il motivo del perché si parli di FPS pre e post Half Life, con un prodotto tecnologicamente al passo coi tempi e completamente gratuito.