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Il sapore della vendetta

Il ritorno alla mitica stazione in compagnia di Aria T'Loak, sull'onda dei ricordi

RECENSIONE di Dario Rossi   —   05/12/2012
Mass Effect 3: Omega
Mass Effect 3: Omega
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Mass Effect 3 continua a far parlare di se' dopo molti mesi dalla sua uscita, grazie ai tanti contenuti aggiuntivi rilasciati da Bioware. Dall'approfondimento sui Prothean visto in From Ashes siamo passati attraverso il notevole Leviathan, una storia parallela che è servita non solo da pretesto per sperimentare qualcosa di nuovo, ma soprattutto la presenza di un finale in grado di arricchire splendidamente quello originale. Se c'è qualcosa che mancava ai fan era però la stazione spaziale Omega, una delle ambientazioni principali di Mass Effect 2, appena accennata nel terzo capitolo grazie a un cameo di Aria T'Loak, ma nulla più. Proprio la conversazione con l'Asari lasciava una spiacevole sensazione di incompletezza. Ebbene, il nuovo DLC Mass Effect 3: Omega arriva proprio per colmare questa lacuna, disegnando un grosso punto interrogativo in testa al giocatore: si tratta di un contenuto volontariamente omesso per mero lucro o un'occasione imperdibile per indossare nuovamente i panni di Shepard?

Beati tra le donne

Come al solito, il contenuto viene attivato consultando le mail nel terminale della Normandy e necessita di un salvataggio antecedente il finale del gioco. Shepard riceve un invito da Aria nella Cittadella, venendo però indirizzato in una nuova locazione funzionale all'approfondimento di informazioni già note. Omega è diventata una postazione militare di Cerberus, la popolazione è stata isolata e i mercenari allontanati o uccisi. L'Asari chiede a Shepard di unirsi a lei in una missione per il recupero della stazione, che rappresenta l'ambientazione principale di questa nuova avventura. Con l'aiuto di una flotta Batarian la coppia riesce a penetrare le difese attraverso una sequenza precalcolata di elevata spettacolarità, da qui si comincia a imbracciare le armi. La vicenda viene arricchita da una nuova serie di personaggi, scopriamo che la stazione è controllata da un astuto generale Cerberus, Oleg Petrovsky, mentre non passa molto prima di fare conoscenza con la prima Turian femmina conosciuta nel mondo di Mass Effect, Nyreen Kandros.

Il sapore della vendetta

Attraverso le numerose scene d'intermezzo e dialoghi scopriamo le varie sfumature di questi personaggi in una vicenda del tutto indipendente alla linea narrativa base e ricca di colpi di scena. Altro particolare interessante è rappresentato dall'impossibilità di scegliere i compagni di squadra, Shepard affronta l'intera avventura con Aria e Nyreen, con alcune sezioni che lo vedranno operare completamente da solo. Sebbene non siano presenti particolari novità nei combattimenti, la presenza di due nuove tipologie di nemici riesce a rinfrescare leggermente la formula, e i poteri biotici di Aria si fanno pesantemente sentire. E' anzi necessario sfruttare al meglio l'Asari proprio per uscire fuori da molti dei furiosi scontri che ci aspettano. Bioware sembra più ispirata rispetto alle passate occasioni, proponendo un level design che sfrutta sapientemente gli spazi ristretti e le coperture. Niente di rivoluzionario rispetto alla struttura che conosciamo, ma bisogna ammettere che il tutto è orchestrato indubbiamente bene. In molte occasioni i nemici hanno ampie possibilità di sorprenderci alle spalle sfruttando le vie alternative delle mappe, rendendo quindi gli scontri sempre tesi. Sebbene l'avanzamento lineare, sono presenti due aree hub che donano un certo respiro ed offrono delle missioni alternative, in realtà poco più di oggetti da recuperare, ma la loro presenza è sicuramente gradita. Dulcis in fundo in un paio di occasioni i programmatori si divertono a dilatare il ritmo, agevolando atmosfere vagamente ispirate a Dead Space e decisamente apprezzabili. Un po' asfissiante invece si rivela la presenza costante di porte chiuse da bypassare, un chiaro pretesto per mascherare i caricamenti ma che almeno evita di spezzare eccessivamente l'azione.

Scelte difficili

Come era facile immaginarsi, la caratteristica di spicco di questa produzione è ancora l'elevato magnetismo provocato dall'universo di Mass Effect. Escludendo l'ambientazione, indubbiamente affascinante e in grado di sfruttare l'effetto nostalgia (rivedremo anche l'Afterlife), sono sempre i personaggi ad incollare alla poltrona grazie a una serie brillante di dialoghi. Bioware non ha rivali in questo campo, c'è poco da girarci intorno, l'abilità con cui riesce a veicolare le emozioni dello spettatore è semplicemente mirabile. Non c'è mai una linea sicura nella quale rifugiarsi, spesso il dito trema sulla scelta da fare, ma non esistono mai giudizi, solo conseguenze. La maturità narrativa è in grado di elevare le vicende verso metafore di non trascurabile profondità.

Il sapore della vendetta

A un certo punto un personaggio esclama "A te stesso sii sempre fedele", come a suggerire che non ha importanza quanti punti Paragon o Renegade si accumulano, l'unica cosa che conta è l'intensità dell'esperienza. Aria T'Loak ruba spesso e volentieri la scena con il suo temperamento severo e spigoloso, ma che non nasconde una fragilità di fondo in grado di arricchirne la personalità. Si tratta di uno dei personaggi più riusciti, in grado di portare Shepard attraverso un sofferto percorso di scelte morali che andranno a definire il rapporto tra i due. Ottimo si rivela anche il doppiaggio in italiano, come sempre. C'è da dire però che questo DLC non è tutto rose e fiori, la parte finale soffre un po' da tutti i punti di vista, testimoniando palesi cali di produzione, ed è un fattore da non sottovalutare per un'esperienza di quattro ore, venduta a un prezzo piuttosto elevato. Inoltre non vengono del tutto dissipati i dubbi su di un contenuto probabilmente rimosso (o non adeguatamente sviluppato) dal gioco originale per essere venduto separatamente, anche se è improbabile che Bioware non ci abbia lavorato sopra considerata la durata dell'avventura e l'entità delle nuove aggiunte. Rimane a ogni modo una politica controversa che non evita di esporre il fianco a critiche. A prescindere da tutto questo, Mass Effect 3: Omega è un prodotto che ci sentiamo di consigliarvi, mentre rimane un acquisto obbligatorio per chi ama questa saga.

Il sapore della vendetta

Conclusioni

Versione testata: Xbox 360
Digital Delivery: Xbox Live Arcade, Playstation Network, Origin
Prezzo: 1200 Microsoft Points, 14,99€
Multiplayer.it

Lettori (25)

8.3

Il tuo voto

PRO

  • Omega
  • Storia coinvolgente
  • Combattimenti migliorati

CONTRO

  • Qualche calo nel finale
  • Costoso