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Non ditelo a Sauron

La trilogia fantasy più letta e vista del mondo, in versione LEGO, anche sulla console portatile Nintendo: una conversione come si deve?

RECENSIONE di Christian Colli   —   14/12/2012

I fan dei videogiochi LEGO sviluppati da TT Games ci sono abituati: pretendere una conversione per console portatile fedele alle controparti PlayStation 3, PC o Xbox 360 è, ormai, pura utopia; bisogna fare i conti con un hardware decisamente diverso e tutta una serie di limitazioni tecniche che non è facile aggirare. È un peccato, perché i LEGO-games si prestano particolarmente bene al gaming portatile:

Non ditelo a Sauron

basati principalmente sulla raccolta di collezionabili, consentono di godersi anche soltanto brevi partite a caccia di mattoncini e nuove minifig. In questo senso, seppur castrate, le versioni portatili di titoli come LEGO Harry Potter o LEGO I Pirati dei Caraibi si sono dimostrate dei piacevoli passatempi. Nel caso di LEGO Il Signore degli Anelli, però, ci troviamo di fronte a una situazione un po' più complessa che, purtroppo, non gioca a favore di questa conversione.

Miniatura della miniatura

LEGO Il Signore degli Anelli, in versione PlayStation 3, ci ha colpito per la cura sopra le righe riposta dallo sviluppatore nell'interpretazione della trilogia cinematografica di Peter Jackson e, di riflesso, dei romanzi di J.R.R. Tolkien, sia dal punto di vista tecnico che di gameplay. Dalla versione Wii era logico aspettarsi qualcosa di meno, ma tutto sommato si è trattato di un adattamento degno di nota.

Non ditelo a Sauron

Purtroppo, lo stesso non si può dire di questa conversione per Nintendo 3DS. L'epicità e la grandezza di scenari e situazioni, che differenziavano il titolo dagli altri videogiochi LEGO di TT Games, sono andate perdute, tradotte in una proposta che non ha nulla di notevole, se non il vero e proprio soggetto della parodia. Permane la Terra di Mezzo in versione hub, liberamente esplorabile tra un livello e l'altro, ma ulteriormente miniaturizzata e spezzettata, non troppo diversa, benché più ampia, dai tipici hub proposti negli altri giochi del franchise. Messa da parte quella sensazione di libertà e grandiosità, ci si ritrova di fronte a una serie di stage a loro volta semplificati e ancor più lineari; i puzzle e le missioni secondarie proposte sono molto più semplici rispetto alle controparti casalinghe, basati sopratutto sul recupero di oggetti e su alcune peculiari abilità dei personaggi:

Non ditelo a Sauron

gli elfi come Arwen saltano più in alto, Gimli può distruggere alcuni ostacoli, Gollum può raggiungere aree inaccessibili, e via dicendo. Il numero di personaggi visualizzati contemporaneamente, però, scende da nove a due: la Compagnia dell'Anello non è mai unita, in effetti, e bisogna fin troppo spesso cambiare manualmente il personaggio controllato per risolvere l'enigma di turno. Molta più enfasi è riposta sui combattimenti, del resto, ma purtroppo ci troviamo di fronte al solito problema dei giochi LEGO, ulteriormente accentuato da inspiegabili problemi tecnici: gli scontri si riducono sempre a una pressione frenetica e casuale del tasto di attacco, ma nella versione 3DS i frequenti cali del frame rate e le animazioni sensibilmente più lente del normale rendono le battaglie, alla lunga, ben poco avvncenti, anche a causa del nostro compagno che tende continuamente a frapporsi tra noi e i nostri bersagli, dimostrando un'intelligenza degna di un hobbit che ha fumato troppa erbapipa.

L'effetto 3D

Una volta attivato, l'effetto stereoscopico fa il suo dovere, pur senza particolari acuti: alcuni passaggi sono stati chiaramente pensati in questi termini, sopratutto in presenza di oggetti o creature in primo piano. Il risultato è piacevole, ma non migliora l'esperienza, infliggendo un colpo basso al frame rate e rallentando ulteriormente l'azione durante le sequenze più concitate (per esempio, nella tana di Shelob).

Low budget

Come al solito, il principale obiettivo del gioco è collezionare migliaia e migliaia di mattoncini per sbloccare ogni personaggio, bonus e segreto. In questo senso, il titolo TT Games è discretamente longevo, pur mancando di alcune feature presenti nella controparte casalinga. Se già i livelli appaiono decurtati sia nei contenuti che nella quantità (almeno un livello in meno per film, rispetto alle altre versioni)

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sorprende e anche un po' sconcerta il modo in cui TT Games ha deciso di introdurli e concluderli: solo alcune cutscene sono state preservate nel porting, in bassa definizione e spesso perfino tagliuzzate qui e là. Altre, invece, sono state rimpiazzate da sequenze che utilizzano l'engine nudo e crudo del gioco, con risultati decisamente discutibili. In ogni caso, la narrazione appare frammentata e spesso incomprensibile: solo chi ha visto i film riuscirà a capire esattamente cosa stia succedendo. L'umorismo per fortuna è rimasto inalterato: il contrasto tra le serissime battute originali del film, in inglese sottotitolato, e le azioni dei personaggi LEGO sullo schermo creano una parodia irresistibile di alcune tra le scene più iconiche della trilogia. Purtroppo, la compressione dell'audio lascia decisamente a desiderare:

Non ditelo a Sauron

il doppiaggio sembra appartenere a un canale completamente diverso e risulta poco chiaro e metallico, così come gli effetti sonori decisamente grezzi; nulla da dire, invece, sull'ottima colonna sonora originale di Howard Shore (e ci mancherebbe!) peraltro ben riprodotta e meritevole di essere ascoltata giocando con un buon paio di cuffie. I problemi tecnici non finiscono qui, purtroppo. Le texture slavate e la minor definizione comportano una sporcizia generale dell'immagine che rende alcuni passaggi blandi e confusi. Lo sviluppatore cerca, in più occasioni, di riproporre sfondi e ambientazioni realistiche, ma con scarso successo: a conti fatti, non è facile distinguere gli oggetti distruggibili composti da mattoncini da quelli che fanno semplicemente parte dello scenario. Non mancano tuttavia alcuni momenti visivamente gratificanti, sopratutto grazie all'effetto 3D, nonostante la sua attivazione comporti un vistoso calo del frame rate.

Conclusioni

Versione testata: 3DS
Multiplayer.it
5.5
Lettori (15)
6.5
Il tuo voto

È davvero un peccato che i ragazzi di TT Games non siano riusciti a convertire meglio il loro miglior gioco LEGO: questo porting per Nintendo 3DS sembra proprio una produzione low budget, realizzata in fretta e furia per rispettare le scadenze e arrivare nei negozi prima di Natale e de Lo Hobbit. Comprensibile, ma neanche tanto, la difficoltà di traslare alcune meccaniche e idee in versione portatile; ingiustificabile, invece, la qualità tecnica generale, e il level design fin troppo semplificato. Resta pur sempre Il Signore degli Anelli in versione LEGO, un regalo perfetto per i più piccini; i veri fan dei giochi firmati TT Games e della trilogia, invece, dovrebbero decisamente puntare a una delle versioni casalinghe di spicco.

PRO

  • È pur sempre Il Signore degli Anelli
  • Discretamente longevo

CONTRO

  • Troppi problemi tecnici
  • Tagli ingiustificati
  • Meno contenuti rispetto alle altre versioni