46

LEGO Il Signore degli Anelli, recensione

Torniamo ad esplorare la Terra di Mezzo, questa volta in versione LEGO nella più riuscita parodia di TT Games

RECENSIONE di Christian Colli   —   03/12/2012

Ci sono dei franchise che non è facile gestire senza incorrere nella furia vendicativa di agguerrite schiere di fan. In questo senso, TT Games ha sempre dimostrato una delicatezza fuori dal comune, facendosi apprezzare per anni con le frizzanti parodie in chiave LEGO di Star Wars, Indiana Jones ed Harry Potter, tra gli altri.

LEGO Il Signore degli Anelli, recensione

L'universo fantasy di J.R.R. Tolkien sembrava scampato a questo destino, ma l'imminente inizio della nuova trilogia cinematografica diretta da Peter Jackson e basata su Lo Hobbit era un'occasione commercialmente troppo ghiotta da farsi sfuggire. Comprensibilmente, i nostri timori erano di un certo peso. Per quanto sempre curati e divertenti, i videogiochi LEGO di TT Games hanno cominciato, dopo tanti anni, a mostrare il fianco. L'ultima proposta, LEGO Batman 2, soltanto pochi mesi fa ha ricevuto un'accoglienza piuttosto fredda, nonostante le novità introdotte. Il rischio di trovarci di fronte a un'occasione mancata insomma, c'era, e pure bella grosso. Fortunatamente, LEGO Il Signore degli Anelli si è rivelato di tutt'altra pasta.

Tolkien secondo LEGO

Già la scorsa estate, LEGO aveva colpito positivamente i fan de Il Signore degli Anelli con una serie di deliziosi kit di costruzioni ispirati ad alcuni momenti salienti della trilogia. Riscontrato un ottimo consenso, un videogioco a tema era il passo più logico da compiere. Ma come trasportare in chiave LEGO-videoludica il senso di meraviglia, avventura e fraternità che caratterizza gran parte della letteratura Tolkeniana?

LEGO Il Signore degli Anelli, recensione

Per non parlare delle scelte registiche di Peter Jackson, divenute praticamente iconiche per l'immaginario collettivo. Volenti o nolenti, ormai è quasi impossibile immaginare Frodo Baggins con un'espressione diversa da quella perennemente malinconica di Elijah Wood, tanto per dire, e quindi rieccolo in versione minifig, altrettanto depresso, così come tutti gli altri personaggi, immediatamente riconoscibili. La scelta di TT Games è stata piuttosto coraggiosa, ma non ha mancato di suscitare qualche perplessità. È stato ad esempio rischioso riproporre i dialoghi originali del film, recitati dalle piccole minifig rappresentanti Viggo Mortensen, Ian McKellen e soci, durante le cutscene che ripropongono in chiave parodistica i momenti più importanti della storia. Il risultato, alla fine, è assolutamente convincente. Il contrasto tra le serissime battute originali e quanto accade sullo schermo è esilarante.

LEGO Il Signore degli Anelli, recensione

Aragorn si pavoneggia mentre Arwen cerca di confortare Frodo dopo la battaglia a Collevento; un Boromir moribondo dichiara la sua alleanza con una banana gigante che gli esce dal petto; re Theoden ammette la sconfitta al Fosso di Helm mentre i suoi soldati cercano di barricare il portone con pianoforti e maiali. D'altra parte, le lunghe cutscene (per quanto accorciate rispetto ai film, naturalmente) mantengono un tono epico ben lontano dai comici sketch muti dei primi videogiochi LEGO. È una scelta che potrebbe far storcere il naso ai veterani del franchise, ma che abbiamo trovato perfetta nell'economia di un progetto più imponente del solito; lo dimostra anche la cura riposta nella realizzazione della Terra di Mezzo, il gigantesco hub che collega i vari stage del gioco. Ne parleremo dettagliatamente tra poco, ma qui non possiamo che promuovere l'attenzione riservata dai ragazzi di TT Games a quanto proposto da Peter Jackson nei suoi film. Aldilà delle battaglie campali, spettacolari senza eccessi, gli scorci rappresentati sono sostanzialmente gli stessi visti nei film, in scala ridotta e punteggiati qua e là da oggetti e costruzioni composte da mattoncini tutte da distruggere. Come se non bastasse, lo sviluppatore si è preso la libertà di inserire molteplici richiami al romanzo originale, personaggi e ambientazioni che non avevano trovato posto nella trilogia cinematografica, per la gioia dei puristi che potranno giocare, per esempio, anche nei panni di Tom Bombadil.

A zonzo per la Terra di Mezzo

Si parlava di spirito d'avventura ed esplorazione: certo, il lunghissimo e meraviglioso viaggio della Compagnia starebbe stretto in un semplice pacchetto di livelli consecutivi. Viene quasi da pensare che la controversa impostazione "quasi" free roaming adottata per LEGO Batman 2 non fosse altro che un grande banco di prova: LEGO Il Signore degli Anelli infatti, presenta una solida componente free roaming decisamente più convincente di quanto visto nell'avventura con i super eroi DC Comics.

LEGO Il Signore degli Anelli, recensione

La Terra di Mezzo diventa quindi un immenso hub da esplorare in cerca della prossima meta (appropriatamente indicata da un sentiero personalizzabile di mattoncini trasparenti) mentre, tra un livello e l'altro, si susseguono le disavventure di Aragorn, Frodo e i loro compagni. Il giocatore segue dunque la storia tramite un vero e proprio itinerario: dopo il prologo giocabile, all'epoca della sconfitta di Sauron, si parte naturalmente da una Hobbiville come sempre festosa, all'incantevole ritmo di Concerning Hobbits, per raggiungere Brea sotto una pioggia incessante e iniziare il primo, vero livello del gioco, che vedrà gli Hobbit alle prese con gli Spettri dell'Anello. Raggiunta la locanda del Puledro Impennato, al gruppo si unisce Grampasso e la nuova meta diventa Collevento, dove si potrà giocare il secondo livello. Crediamo di aver reso l'idea e siamo certi che i fan saranno in grado di prevedere gli stage successivi per ognuno dei tre capitoli che compongono la saga.

LEGO Il Signore degli Anelli, recensione

Bisogna sottolineare però, che le dimensioni "reali" della Terra di Mezzo sono appropriatamente falsate: non servono certo sei giorni di cammino per raggiungere Gran Burrone da Collevento, ma soltanto pochi minuti, e Brea è visibile proprio dai ponti della città elfica. La vastità dell'area esplorabile è comunque più che dignitosa, sopratutto perché nasconde tonnellate di anfratti e zone segrete da raggiungere una volta completata la storia e sbloccata la modalità Gioco Libero che permette di utilizzare qualsiasi personaggio del gioco in ogni zona. Come da tradizione infatti, i vari personaggi dispongono di abilità speciali, fondamentali per risolvere i vari rompicapi che ostacolano il cammino. Gimli, ad esempio, può sfondare le pareti incrinate, mentre Sam può accendere falò o coltivare delle piantine. Conoscere le abilità dei vari personaggi e il modo in cui interagiscono tra di esse (la "gente alta" per esempio può trasportare e lanciare personaggi più bassi come Nani e Hobbit) è quindi fondamentale se si vuole completare al cento per cento l'avventura.

Trofei PlayStation 3

Nutrito il reparto Trofei: quaranta Bronzo, cinque Argento, tre Oro e il prezioso Platino. Neanche a dirlo, almeno una ventina li sbloccherete completando i livelli della storia, ma l'esplorazione della Terra di Mezzo, la risoluzione degli enigmi e l'acquisto di ogni minifig vi condurranno sempre più vicini al Platino.

C'è tanto da fare...

In questo senso, LEGO Il Signore degli Anelli non si limita a proporre una vasta area esplorabile e diciotto livelli, ma assume anche l'aspetto di una specie di Role Playing Game sui generis con tutta una serie di attività extra. Nascosti un po' ovunque nell'hub e nei singoli livelli, acquisibili spesso risolvendo intuitivi puzzle, il giocatore può collezionare dei mattoncini in Mithril, necessari per forgiare tutta una serie di oggetti, come armi o armature, che possono essere equipaggiati dai vari personaggi. Alcuni di essi potenziano le loro abilità, altri ne conferiscono di nuove, come la possibilità di aprire passaggi altrimenti impraticabili. Molti di questi oggetti dovranno essere forgiati anche soltanto per risolvere le varie missioni affidateci dagli abitanti della Terra di Mezzo, vere e proprie "quest" da RPG che richiedono il ritrovamento degli oggetti o, ancora prima, delle ricette fondamentali per fabbricarli. La maggior parte delle quest sono completamente opzionali, ma offrono una ragione in più per rivisitare le zone e i livelli già esplorati: del resto, lo scopo del gioco è sempre lo stesso, e cioè collezionare centinaia di migliaia di mattoncini LEGO con cui sbloccare bonus e nuovi personaggi. Il gioco, già abbastanza longevo di per sé, richiederà almeno il doppio del tempo per essere completato al massimo.

LEGO Il Signore degli Anelli, recensione

Ci sono dozzine di minifig da sbloccare e poi comprare, oggetti nascosti nei punti più improbabili, perfino un livello segreto: i contenuti, insomma, non mancano. Il livello di difficoltà è, come sempre, tarato verso il basso: è letteralmente impossibile morire e i vari rompicapo sono semplici quanto ingegnosi, un equilibrio che rende l'esperienza particolarmente appetibile sopratutto ai più piccini, ma non solo. LEGO Il Signore degli Anelli trabocca di affetto nei confronti dell'opera Tolkeniana e della sua rappresentazione cinematografica, basti pensare che TT Games non ha soltanto riproposto i dialoghi originali ma anche la pluripremiata colonna sonora di Howard Shore, sulla quale c'è ben poco da discutere. Lascia un po' l'amaro in bocca il fatto che i suddetti dialoghi siano rimasti interamente in inglese anche nella versione italiana del gioco: niente Gianni Musy o Pino Insegno, insomma, ma quantomeno i sottotitoli, nella nostra lingua, sono assolutamente fedeli a quanto abbiamo ascoltato, e riascoltato, negli ultimi dieci anni.

Conclusioni

Versione testata: PlayStation 3
Multiplayer.it
8.8
Lettori (79)
8.5
Il tuo voto

LEGO Il Signore degli Anelli potrebbe sembrare un gioco perfetto, ma pur essendo il miglior videogioco LEGO di sempre, eredita anche i più grandi difetti del franchise: una certa ripetitività di fondo, tanto per cominciare, ma anche l'impossibilità di giocare online e un codice non proprio stabile che di tanto in tanto comporta fastidiosi freeze. Detto questo, le meccaniche di base restano sempre le stesse e chi si è stufato di distruggere dozzine di mattoncini potrebbe non avere stimoli a intraprendere anche questa avventura. Ma sarebbe un peccato perché la qualità dell'ultima proposta TT Games è davvero altissima e le novità introdotte sono senza dubbio notevoli, sopratutto perché riescono a farci sorridere e apprezzare una storia che, negli ultimi anni, ci è stata riproposta davvero in tutte le salse.

PRO

  • Molto fedele alle fonti
  • Varie novità ben implementate
  • Lato free roaming particolarmente curato
  • Reparto audio strepitoso

CONTRO

  • I giochi LEGO: o si amano o si odiano
  • Occasionali bug e freeze
  • Ottimo co-op, ma non online