Pur non raggiungendo il livello di cura e spettacolarità degli episodi per PlayStation 3, il debutto di Uncharted su Vita ha dimostrato le potenzialità della console attraverso un'ottima esperienza action. Potenzialità che purtroppo non sono mai state sfruttate nell'anno che è seguito, e con Sony che sente l'urgente bisogno di arricchire il parco software della sua piattaforma, in pochi si aspettavano che il seguito di L'abisso d'oro sarebbe stato un gioco di carte collezionabili ambientato nell'universo di Uncharted.
In maniera simile a quanto fatto da Ubisoft con Assassin's Creed Recollection, Fight for Fortune è il tentativo di Sony Bend e One Loop Games di unire un franchise celebre e apprezzato con le meccaniche di un card game strategico, ma a differenza dell'originale titolo per iPad, in questo caso gli sviluppatori hanno percorso sentieri più tradizionali, prendendo in prestito idee e regole da alcuni classici del genere. Il risultato, tuttavia, poteva essere decisamente peggiore.
Lo chiamavano Nathan Deck
Chi ha dimestichezza con le basi di Magic: The Gathering e dei suoi derivati non avrà problemi ad assimilare le regole di Uncharted: Fight for Fortune, e sebbene il tutorial non copra esaustivamente ogni aspetto del gioco, bastano poche partite per impratichirsi. In maniera piuttosto classica, lo scopo della partita è quello di ridurre a zero i punti salute del giocatore avversario, attaccandolo turno dopo turno con delle carte raffiguranti eroi, mercenari e nemici già incontrati nelle varie avventure di Nathan Drake.
Questi personaggi sono dotati di un valore d'attacco e di punti ferita, possono difendere il giocatore dagli attacchi avversari e talvolta sono dotati di abilità particolari. Fin qui nulla di nuovo rispetto a giochi come Magic, Yu-Gi-Oh! e Pokémon, ma il team di sviluppo ha fatto un buon lavoro nel differenziare l'esperienza di gioco e renderla allo stesso tempo sufficientemente strategica. Ciascun giocatore può calare un solo personaggio per turno, spendendo punti Fazione che si ricaricano a ogni turno e che sono differenti a seconda della tipologia di carta; le cose sono rese ancora più imprevedibili dagli equipaggiamenti che potenziano l'attacco, la difesa e le abilità dei propri combattenti, attivabili spendendo punti Ricchezza, una risorsa che può essere rigenerata turno dopo turno attraverso un sistema di artefatti da sacrificare o da associare a un particolare personaggio.
In sostanza un turno segue una struttura estremamente lineare, in cui si gioca un personaggio, poi un artefatto, poi un equipaggiamento, e infine si risolve la fase d'attacco. A differenza di Magic, però, i personaggi possono attaccare solo ed esclusivamente la carta che si trovano di fronte, fattore che costringe costantemente a valutare dove e quando piazzare un particolare personaggio: è meglio calare da subito un mercenario potente o conservarlo per togliersi da eventuali guai? Sacrificare un artefatto per ottenere all'istante una manciata di Ricchezze o equipaggiarlo a uno dei personaggi per guadagnarne di più nei turni successivi? Fight for Fortune è pieno di queste piccole ma fondamentali decisioni, e pur non raggiungendo la profondità strategica di altri giochi riesce tuttavia ad offrire match brevi e divertenti.
Trofei PlayStation 3
Nonostante il numero di trofei non sia elevato, in Fight for Fortune i giocatori devono faticare non poco per ottenere l'ambito platino. La stragrande maggioranza richiede di sbloccare contenuti segreti, tra avatar, fondali e carte, rendendo quindi necessario completare l'intera modalità Cercatore di tesori e vincere contro ciascun avversario per almeno cinque volte.
Differenze "abissali"
In termini di modalità di gioco, Uncharted: Fight for Fortune offre il minimo indispensabile per divertirsi in solitaria. L'opzione Cercatore di tesori è una serie di sfide di difficoltà crescente contro personaggi noti a chi ha giocato L'abisso d'oro o la trilogia per PS3, dando la possibilità di sbloccare nuove carte, sfondi e avatar ad ogni partita vinta. Volendo è possibile lanciarsi direttamente in un match rapido, selezionando l'avversario, l'energia iniziale, i punti Ricchezza e Fazione, ma purtroppo il gioco fallisce nell'offrire una modalità multigiocatore all'altezza. Le sfide asincrone dovrebbero essere una gradita aggiunta, ma in questo caso rappresentano l'unico modo per divertirsi in compagnia di un avversario in carne e ossa: attraverso un sistema di notifiche si viene avvertiti quando l'avversario ha fatto la propria mossa, un meccanismo che permette di portare avanti fino a otto partite contemporaneamente ma che scontenta chi preferisce lanciarsi in sfide più rapide.
Oltretutto, nel momento in cui scriviamo, la carenza di giocatori online rende spesso difficile trovare avversari nelle partite classificate, un problema che non sussiste in locale, data la possibilità di giocare su una stessa console. A chiudere il giro c'è il menù di personalizzazione del proprio mazzo, a dirla tutta limitato e dall'interfaccia sicuramente migliorabile, ma che permette di rimuovere eventuali carte per alterare la propria strategia di gioco. Attraverso l'acquisto di due DLC si possono ottenere espansioni basate su Uncharted 2 e 3, ma è proprio riguardo al bilanciamento delle carte che emergono gli aspetti più controversi di Fight for Fortune. L'aggiornamento all'ultima versione di Uncharted: L'abisso d'oro ha aggiunto un'interessante integrazione tra i due giochi per Vita, permettendo all'utente di trovare nuove carte mentre esplora e risolve enigmi nel primo titolo. Quello che è un buon pretesto per rigiocare L'abisso d'oro dedicandosi di più all'esplorazione finisce sfortunatamente per creare enormi squilibri nelle partite multiplayer, poiché chi ha entrambi i titoli non solo può assicurarsi potenti carte esclusive ma può addirittura potenziare quelle a sua disposizione: il risultato è che un mazzo può essere nettamente più forte di quello avversario pur condividendo le stesse e identiche carte.
Conclusioni
Uncharted: Fight for Fortune non sarà il tipo di gioco che i fan di Nathan Drake si aspettavano, ma si è dimostrato un buon card game su una console che ultimamente è tenuta a galla soprattutto dai titoli minori disponibili su PSN. Pur traendo forte ispirazione dai capisaldi del genere, gli sviluppatori sono riusciti a proporre meccaniche immediate e originali. Resta il rammarico per un'esperienza multigiocatore rovinata da una povera modalità online e da discutibili scelte di design.
PRO
- Meccaniche di gioco veloci e divertenti
- Tanti contenuti sbloccabili
CONTRO
- Giocare L'abisso d'oro dà enormi vantaggi
- Multiplayer online solo asincrono