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Quanti ne riuscirete a salvare?

Sono rimasti in cinque. Chi li ucciderà prima: gli zombie, la fame o il sospetto?

RECENSIONE di Andrea Rubbini   —   20/02/2013

Se avete letto Cecità di Saramago forse adesso dubitate anche voi che basti condividere la stessa disgrazia per essere più solidali gli uni con gli altri. Il senso comune vorrebbe che le persone in difficoltà collaborassero per salvarsi, ma nella realtà dei fatti le divergenze di carattere, la paura, i pregiudizi o al contrario l'amore possono dividere e favorire ogni genere di battibecco. Il risultato è che c'è sempre bisogno di eleggere un capo, il quale dovrà poi dimostrare in ogni situazione di essere capace di mettere tutti d'accordo e prendere le decisioni più difficili. Zafehouse: Diaries ci mette proprio nei panni di un leader chiamato a guidare un gruppo in difficoltà. E che difficoltà: siamo gli unici sopravvissuti (o così almeno crediamo) in una cittadina invasa dagli zombie.

Quanti ne riuscirete a salvare?

Come giocatori sappiamo che tra sette giorni un elicottero atterrerà da qualche parte per poi ripartire subito se non troverà nessuno ad aspettarlo. Questo però i membri del gruppo non lo sanno. Solo visitando gli edifici cittadini possono trovare indizi circa il luogo e l'ora dell'evacuazione, oltre all'indispensabile ricetrasmittente. Lo scopo di Zafehouse: Diaries è perciò arrivare con almeno un membro del gruppo ancora in vita nel luogo dell'evacuazione. Purtroppo l'impresa è difficile e compilerete parecchi diari prima di poter scrivere la parola fine sull'ultima pagina. Se lo scopo è chiaro, il come raggiungerlo deve essere contrattato di volta in volta con le situazioni che ci capitano davanti. Zafehouse: Diaries è un'avventura testuale, ma con sotto un meccanismo a turni che ci fa prendere tutte le decisioni per poi mandare avanti il tempo di un'ora cliccando sull'orologio digitale in basso a destra sullo schermo. Un'ora non sembra lunga ma in quei sessanta minuti può succedere di tutto. E state certi che succederà.

Parola d'ordine: resistere

Il gioco si svolge su una mappa generata casualmente sulla quale sono indicati gli edifici esplorabili e i beni che potrebbero contenere. Sulla mappa ci sono anche cinque indicatori diversi tra loro, uno per ciascuno dei cinque sopravvissuti. Per spostare un membro del gruppo sulla mappa è sufficiente spostare l'indicatore e poi passare il turno. Ma rimaniamo per ora concentrati sul nostro gruppetto di scappati di casa. Ognuno di loro ha un passato, di solito limitato al tipo di professione svolta e al gruppo sociale di appartenenza. Sono indicate anche le sue abilità: un poliziotto saprà fortificare la casa, eseguire un giro di ricognizione e combattere, mentre un chirurgo potrebbe essere capace di modificare gli oggetti o costruire trappole. Qualunque sia il talento del personaggio è bene tenerlo a mente insieme ai suoi pregiudizi. C'è chi odia una particolare etnia e chi non sopporta i ricchi per esempio. I rapporti tra i personaggi sono riassunti in un grafico delle relazioni, uno degli aspetti più importanti del gioco.

Quanti ne riuscirete a salvare?

Se i rapporti tra alcuni membri del gruppo degenerano oltre un certo limite aspettatevi che si uccidano tra loro o rifiutino di collaborare. La prima cosa da fare quindi è lavorare per unire il gruppo, un'impresa che richiede innanzitutto di fare circolare le voci giuste sui personaggi meno popolari. Questa operazione può essere fatta una volta al giorno. In un caso ci è bastato far sapere che Joseph ha fatto volontariato tra i membri del ceto medio meno istruiti per farlo apprezzare dagli altri membri del gruppo, che in quella partita appartenevano tutti al ceto medio. Un'altra buona idea è quella di non fare lavorare tra loro persone che non si amano o con un livello di abilità troppo diverso. Se chi vi sta di fianco non sa quello che sta facendo diventa infatti un intralcio anziché un aiuto. Gli altri nemici del gruppo sono la fame e gli zombie. La fame in particolare è una brutta bestia. Trovare scorte di cibo e cucinare sono attività che devono avere la precedenza su tutto perché qui si muore di fame in pochi giorni. Una scelta estrema, dovuta più alle necessità di gioco che ad altro, ma dobbiamo farci i conti. Assegnare ad alcuni dei nostri uomini o donne il compito di perlustrare l'edificio è un ottimo modo per trovare pezzi di ricambio, armi e cibo. Con i pezzi di ricambio alcuni membri del gruppo possono dare sfogo alla propria creatività. Date loro un'ascia da modificare e ne faranno un'arma da taglio capace di brillare al buio. Attenti però che mentre fanno i loro compitini da bravi scolaretti, gli zombie fuori danno l'assalto alla casa senza tregua. Se avete molti colpi potete ripulire l'esterno con un fucile o perfino mandare fuori qualcuno a sorvegliare il perimetro e piazzare delle trappole, ma barricare la casa rimane sempre la soluzione migliore.

Quanti ne riuscirete a salvare?

E in questo caso: farete di corsa causando un gran baccano e attirando altri zombie o lavorerete per insonorizzare le stanze? Le scelte dipendono dalla situazione e, come forse avete capito, la complessità del gioco è notevole. Comunque non potete rimanere chiusi lì dove siete per sempre. Il cibo e le munizioni finiranno prima che ve ne rendiate conto. Ecco perché conviene mandare qualcuno ad esplorare nuovi edifici. Se decidete di spostare un indicatore dovete decidere anche quale sarà il compito del personaggio corrispondente: eseguire una prima ricognizione, fare irruzione o ripulire l'area. E dovrete anche decidere quale equipaggiamento dovrà portare con sé. Zafehouse: Diaries è un gioco ostico e spietato, a volte anche ingiusto. Aspettatevi di vedere il vostro piano migliore andare in fumo dopo giorni di duro lavoro da un momento all'altro. Talvolta basta un errore per fare crollare il castello di carte delle nostre certezze, altre volte è la sfortuna a remare contro. D'altronde in un gioco che genera casualmente gli scenari e gli eventi bisogna aspettarsi di tutto e godersi soprattutto l'avventura, piuttosto che accanirsi sul risultato. Se avete giocato a FTL: Faster Than Light sapete di cosa parliamo. Bene, ora che conoscete le basi, diamo uno sguardo al diario.

Pronti, partenza, via!

Con la patch v1.1.6. gli sviluppatori hanno aggiunto Road Kill, una nuova modalità di gioco. In questo caso la partita non finisce dopo sette giorni perché l'obiettivo è diverso. Anziché aspettare l'arrivo dell'elicottero dovremo trovare un mezzo di trasporto e le parti di ricambio per aggiustarlo prima di fuggire. Cambiano quindi le strategie da adottare e gli eventi, così come i motivi di tensione tra i personaggi del gruppo. Inoltre il finale dipenderà da come ci siamo comportati in precedenza e soprattutto dal tipo di provviste ed equipaggiamento che avremo caricato nel bagagliaio. Questa patch dimostra che gli sviluppatori sono interessati a sostenere il loro gioco e che in futuro potremo avere altre sorprese corpose come questa.

Una storia da scrivere e riscrivere

Ma cosa succede quando premiamo sull'orologio e facciamo andare avanti il tempo di un'ora? Il turno in quel momento passa al mondo intorno a noi e sul diario vediamo comparire in forma narrativa il risultato delle nostre decisioni. Quello è anche l'unico momento in cui sentiamo effetti sonori come grida, mugolii, colpi di pistola o assi che si rompono. In alcuni casi uno schizzo di sangue sulle pagine del diario ci informa che è avvenuta una colluttazione e c'è un ferito. A parte questi piccoli accorgimenti la grafica è ridotta al minimo indispensabile e proprio per questo spiccano le foto di persone e luoghi reali. Anche se i personaggi si curano e mangiano da soli - a patto che ci siano gli oggetti per farlo - la gestione dell'inventario e dei comandi non è molto chiara, soprattutto all'inizio.

Quanti ne riuscirete a salvare?

Si poteva creare un'interfaccia grafica per avere sempre sott'occhio chi fa cosa e di quali risorse dispone il gruppo. Da questo punto di vista gli sviluppatori hanno fatto un lavoro migliore con la mappa e le relazioni sociali. Un altro problema, tipico di questi giochi, è la mancanza dell'effetto sorpresa che si avverte dopo un po' di partite. Per quanto ci siano molti eventi speciali e una mappa sempre diversa, presto o tardi avrete visto tutti gli eventi e giocato con gruppi fin troppo simili tra loro. I personaggi infatti possono essere musicisti, operai o soldati ma alla fine sono capaci di fare solo quelle tre o quattro cose e i motivi di astio e insofferenza riguardano sempre il sesso, l'etnia o la classe sociale. Imparerete quali sono le voci giuste da diffondere e non vi riserveranno più tante sorprese. Anche la narrazione degli eventi tende presto a ripetersi e il senso di già visto supera quello di stupore. È innegabile che Zafehouse: Diaries abbia una struttura profonda e regali momenti di soddisfazione, così come di tensione, ma per mantenere alto l'interesse sono necessarie molte più combinazioni possibili rispetto a quelle disponibili adesso. C'è da dire che, così come è stata aggiunta una nuova modalità di gioco, è probabile che gli sviluppatori espandano il gioco con altri eventi e nuove possibilità di interazione. Ma se volete davvero ottenere il massimo da questo titolo dovete essere tra coloro che si divertono a giocare di ruolo colmando i vuoti con la fantasia. Se è questo che cercate allora sappiate che potete salvare il vostro diario, riscriverlo e pubblicarlo online, e magari usare le foto dei vostri amici o degli edifici della città dove abitate per creare personaggi e mappe nei quali raccontare la vostra storia. Ai più queste possibilità lasceranno indifferenti, ma quelli tra voi che amano le avventure testuali troveranno in Zafehouse: Diaries un gioco curato e ricco di stimoli.

Conclusioni

Digital Delivery: sito ufficiale
Prezzo: 7,70€
Multiplayer.it
7.5
Lettori (11)
7.8
Il tuo voto

Zafehouse: Diaries è un manageriale di sopravvivenza in un mondo infestato dagli zombie con una forte componete narrativa. Il fulcro del gioco è la gestione del gruppo, che deve mangiare, armarsi ed evitare di farsi a pezzi da solo. La generazione casuale della mappa e degli eventi è solo uno dei motivi per i quali questo gioco è così difficile. Preparatevi a ricominciare molte partite da zero e presto anche a rivedere le stesse cose due volte. In ogni caso il supporto degli sviluppatori è straordinario. In poco tempo è uscita una nuova modalità di gioco e crescono le variabili per il gruppo a ogni patch rilasciata. Grazie alla possibilità di esportare il proprio diario e riscriverlo, e al fatto che il gioco offre pieno supporto ai modder, Zafehouse: Diaries è il gioco perfetto per chi ama creare, condividere e raccontare. Solo armatevi di santa pazienza, l'arma definitiva di ogni stratega che si rispetti.

PRO

  • Idea rigenerante
  • Grande apertura alle personalizzazioni dei giocatori
  • Imprevedibile e appagante
  • Tostissimo

CONTRO

  • I più assidui esauriranno presto le sorprese
  • Interfaccia migliorabile
  • Per ottenere il massimo bisogna metterci del proprio