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La terza dimensione della caccia

L'acclamatissima serie di Capcom arriva finalmente sul portatile Nintendo: binomio esplosivo?

RECENSIONE di Christian Colli   —   18/03/2013

Se a un click di distanza vi abbiamo parlato della versione Wii U di Monster Hunter 3 Ultimate, su queste pagine tocca invece alla versione 3DS che, proprio come l'altra, è un porting "potenziato" di Monster Hunter Tri per Wii, uscito ormai tre anni fa. Confusi? E come darvi torto! Ma facciamo un po' di ordine: il famosissimo franchise di Capcom è approdato su console Nintendo nel 2010 proprio con l'episodio Tri (nel 2009 in Giappone) dopo aver fatto impazzire i giapponesi sopratutto con le precedenti iterazioni per PSP. Per capire il successo di Monster Hunter bisogna innanzitutto capire la metodica e rigorosa mentalità giapponese,

La terza dimensione della caccia

ma questo non significa che la serie non abbia riscosso consensi anche in occidente dove, anzi, col passare del tempo, è stata acclamata e attesa da sempre più fan. Accalappiandosi questo marchio, insomma, la grande N si potrebbe essere assicurata un vero e proprio system seller internazionale. A questo punto, però, bisogna farsi qualche domanda: come si comporta Monster Hunter su 3DS? A che tipo di utente è indirizzata questa versione? E sopratutto, vale la pena tornare a uccidere mostri dopo averlo già fatto in Monster Hunter Tri? Nelle prossime righe cercheremo di chiarire questi dubbi.

Monster Hunter...

Innanzitutto è bene fare una piccola panoramica su quale tipo di gioco sia Monster Hunter perché magari non avete letto la recensione della versione Wii U o dei vari Monster Hunter già usciti su PSP; magari avete vissuto sulle montagne rocciose o siete degli alieni di Alpha Centauri che ci stanno spiando per comprendere i nostri usi e costumi prima di conquistare la Terra. Insomma, se non sapete cosa sia Monster Hunter, è presto detto: è un simulatore di violenza sugli animali. No, non è vero, scherziamo, ma un po' di simulazione c'è dato che non si tratta di un normale gioco d'azione o della solita avventura RPG in terza persona, benché ci sia un pizzico di entrambe le cose.

La terza dimensione della caccia

Non c'è una trama, tanto per cominciare, a parte il motivo che vi spinge a uccidere i vari mostri (un villaggio marittimo in pericolo, anche se poi non sembra passarsela tanto male) e all'inizio ci si può anche sentire un po' scoraggiati, praticamente mezzi nudi con un'armetta da quattro soldi, un piccone e un trespolo per il barbecue. La fase introduttiva di Monster Hunter 3 Ultimate può durare anche parecchie ore per un neofita che, guidato dai consigli degli NPC, dovrà imparare a cacciare i mostri e spellarli, raccogliere erbe e funghi, catturare insetti, combinare gli oggetti, migliorare le risorse del paese, coltivare il suo orticello personale e via discorrendo. La quantità di cose da fare e di elementi da tenere d'occhio è esorbitante e quando finalmente si è cominciato a prendere confidenza con il sistema di controllo un po' ostico (che, tra le altre cose, non prevede un sistema di lock-on) ancora non si è nemmeno incontrata una preda degna di questo nome, ma soltanto erbivori e piccoli predatori. E il primo incontro con un drago si conclude quasi sempre con il nostro personaggio a pancia in giù. Le prime partite possono essere scoraggianti, sia chiaro, e le sconfitte davvero cocenti, ma poi, pian piano, quasi per magia, si apre un mondo nuovo fatto di prove e controprove, sperimentazioni con armi e armature diverse, minuti passati ad osservare i movimenti del nemico per capire quando e dove attaccare, dove trovarlo quando scapperà, quali oggetti, antidoti o pozioni è necessario portarsi dietro o combinare sul posto. Alla fine, il vero cacciatore impara a conoscere il terreno e la sua preda e ci sono ben poche soddisfazioni, videoludicamente parlando, simili a quella di tramortire un drago sotterraneo quasi imprendibile con una singola bomba sonica fatta in casa, rendendolo un bersaglio inerme di fronte alla potenza del nostro martello a due mani nuovo di zecca che avanza inesorabilmente verso le sue corna. E nel caso non fosse chiaro: sì, maledetto Diablos, stiamo parlando proprio di te.

... 3 Ultimate...

Come avrete capito, Monster Hunter non è un gioco per tutti: richiede grande pazienza, dedizione e pianificazione. Per quanto possa sembrare incredibilmente esaltante affrontare così tanti enormi mostri diversi, bisogna precisare che lo scopo del gioco è soltanto uno, e cioè ucciderli più e più volte, per ottenere i materiali necessari a forgiare nuove armi e armature che ci rendano la vita più semplice quando affronteremo un altro mostro. Si tratta, insomma, di un ripetitivo e costante farming di oggetti, reso avvincente dalla profondità del sistema di gioco e delle varie creature, intelligenti (forse anche troppo) e ricche di abilità e pattern comportamentali da memorizzare.

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La ripetitività e la complessità del gioco hanno sempre allontanato i giocatori più casual, impedendo loro di apprezzare ogni sfumatura dell'enorme affresco dipinto da Capcom che riesce a conquistare i più temerari per letteralmente centinaia di ore. Capcom ha cercato di limare questo problema proprio con Monster Hunter Tri per Wii, proponendo un episodio molto più semplice e accessibile rispetto ai precedenti, nonostante l'introduzione di nuove meccaniche come il nuoto e l'esplorazione e il combattimento subacqueo. Ironicamente, i fan più accaniti hanno criticato la semplificazione contenutistica del loro franchise preferito, pur impegnandosi a sviscerarne ogni aspetto in attesa di un nuovo capitolo. Quest'ultimo ha visto la luce su PSP e PlayStation 3 un paio di anni fa, ma non è uscito dal territori giapponesi; rimedia quindi questa nuova versione che, in buona sostanza, è una specie di fusione tra Monster Hunter Tri e Monster Hunter Portable 3rd. I giocatori troveranno dunque tutti i mostri affrontati in Tri più tutti quelli di Portable 3rd, ai quali si aggiungono alcune creature, come il Brachydios, e varianti nuove di zecca, come il Ceadeus con la criniera dorata, per un totale di settantatré nemici. Rispetto a Tri, Monster Hunter 3 Ultimate propone tutte le armi, compresa la spadascia vista per la prima volta su Wii e tutte le altre armi che su Wii invece non c'erano:

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gli archi, le cornamuse, le lame gemelle e la lancia-fucile. Anche le balestre sono state riviste per renderne più intuivi l'utilizzo e la personalizzazione. Naturalmente, la maggiore quantità di armi e creature si traduce in un'enorme varietà di nuove armature e strumenti di morte da costruire, modifiche e potenziamenti da decidere e apportare ad armi e corazze, cibi potenzianti e chi più ne ha più ne metta. Ci sono anche tre nuove aree rispetto alla versione Wii, e ben duecento missioni circa in più, divise tra online e offline. Come se non bastasse, i giocatori adesso hanno un nuovo compagno ad accompagnarli: a Cha-cha, già presente in Tri, si unisce Kayamba, e questo significa, neanche a dirlo, nuove danze e nuove maschere da scoprire per personalizzarli. Considerando l'esorbitante quantità di contenuti, è impossibile non definire Monster Hunter 3 Ultimate come la versione portatile definitiva del franchise.

L'effetto 3D

L'effetto stereoscopico in Monster Hunter 3 Ultimate è uno dei migliori che abbiamo avuto il piacere di vedere in azione sul portatile Nintendo ma, come succede spesso, si ferma alla semplice estetica senza influenzare il gameplay vero e proprio. Un occhio allenato riuscirà a sfruttare il 3D per studiare meglio il posizionamento del personaggio nei confronti del bestione di turno, ma nella maggior parte dei casi serve soltanto a rendere ancora più appassionanti i vari scontri. C'è da dire, però, che l'effetto 3D tende un po' a sporcare l'immagine e su un 3DS standard rende difficile la lettura di testi, cifre e descrizioni.

... per 3DS

Va bene, abbiamo tessuto le lodi di un gioco che si ama o si odia, che può piacere o non piacere e che noi, personalmente, amiamo davvero; abbiamo messo in chiaro il fatto che questa nuova versione per 3DS (e Wii U, non dimentichiamolo) non è un mero porting ma qualcosa di più, una vera e propria summa, il meglio del meglio che chiude una generazione in vista del "rivoluzionario" Monster Hunter 4 (sempre su questi piccoli schermi, fra un numero imprecisato di mesi e speriamo non siano anni)... Ma come si comporta Monster Hunter alle prese con il nuovo portatile Nintendo? Se da un punto di vista squisitamente tecnico non ci possiamo decisamente lamentare, dato che graficamente ci troviamo di fronte a un prodotto di altissimo livello che gira costantemente ad almeno quarantacinque frame al secondo con tanto di effetto 3D a impreziosirne la cosmesi, per quanto riguarda tutto il contorno non possiamo che storcere il naso di fronte a una serie di scelte davvero infelici. Tanto per cominciare, inutile dire che chi possiede un Circle Pad Pro si godrà l'esperienza molto meglio di chi, come noi, ha giocato Monster Hunter 3 Ultimate senza lo stick analogico aggiuntivo: la difficoltà nel gestire la telecamera utilizzando la croce analogica o quella "virtuale" sul touch-screen si sente, e anche spesso, e benché sia possibile abituarcisi e non soffrirne poi troppo, rappresenta comunque un fastidio non indifferente, sopratutto durante le prime sessioni di gioco. La combinazione per godersi al massimo l'esperienza è, insomma, 3DS XL con il suo apposito Circle Pad Pro, c'è poco da fare. Prima di passare all'altra dolente nota, che i fan o i beninformati avranno già intuito, ci sembra giusto spezzare una lancia a favore del suddetto touch-screen, che rende l'esperienza generale infinitamente più appagante rispetto alle iterazioni per PSP:

La terza dimensione della caccia

l'interfaccia può essere personalizzata in tantissimi modi diversi così che ogni giocatore possa impostare il layout preferito in pochissimi istanti, magari memorizzandolo per usi futuri. Si può perfino trasferire l'intera interfaccia dallo schermo superiore a quello inferiore e gestire la combinazione di oggetti al volo, premendo le icone sullo schermo inferiore senza aprire menu e consultare mille liste mentre si schivano lingue di fuoco e proiettili velenosi. Praticamente ogni parametro può essere modificato a piacimento, e questo è sicuramente un fortissimo vantaggio del giocarci che conferma il roseo futuro del franchise sulla piattaforma Nintendo. In questo caso il problema, semmai, è l'impossibilità di godersi il multiplayer collegandosi direttamente a Internet. È possibile farlo, a dire il vero, ma il procedimento è inutilmente dispendioso e complicato: bisogna infatti possedere anche un Wii U e un LAN Adapter, quindi collegarsi al Wii U in standby e, di riflesso, ai server di gioco per potersi unire a una partita in cui almeno uno dei giocatori stia giocando con la versione Wii U. Complicato? Sì, parecchio, e totalmente inutile. Quali che siano stati i motivi di questa scelta, è inutile dire che l'esperienza ne risulta a dir poco castrata: la parte migliore di Monster Hunter è andare a caccia di mostri (tra cui alcuni altrimenti inaccessibili) con altri tre amici e collaborare per stenderli, festeggiando insieme ogni nuova arma o armatura forgiata. Venendo a mancare questa componente, a meno che non ci si presti al complicato procedimento sopra descritto, la versione 3DS di Monster Hunter 3 Ultimate ne risulta fortemente penalizzata. È possibile giocarci da soli, attenzione, o collegarsi in locale ad altri tre 3DS o addirittura a un Wii U ma, in assenza di queste alternative, per apprezzare completamente la modalità multigiocatore del franchise i possessori occidentali di 3DS non possono fare altro che attendere Monster Hunter 4 e il già confermato supporto per l'online.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.5
Lettori (152)
9.1
Il tuo voto

Monster Hunter 3 Ultimate è la punta di diamante della serie firmata Capcom, e su questo non ci piove. La quantità di aggiunte, rispetto alle precedenti edizioni, giustifica perfino l'acquisto da parte di chi ha già sviscerato Monster Hunter Tri? Sì e no: è sempre Monster Hunter, quindi se vi è venuto a noia il franchise difficilmente cambierete idea, ma se ancora non è successo, allora troverete pane per i vostri denti. Dal punto di vista tecnico questa versione 3DS ci ha più che soddisfatto, e ci sembra giusto menzionare anche i caricamenti più veloci del previsto tra un'area e l'altra, ma proprio non riesce ad andarci giù l'assenza di una modalità multigiocatore online più pratica e intuitiva dell'assurdità congegnata da Nintendo per questa versione del gioco. È un problema che incide, dunque, su una valutazione che sarebbe potuta essere addirittura ancor più positiva.

PRO

  • Più che un semplice porting
  • Interfaccia interamente personalizzabile
  • Tecnicamente ottimo

CONTRO

  • Online praticamente assente
  • Meglio avere un Circle Pad Pro
  • Non è adatto a tutti