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Battaglie vecchio stampo

Il creatore dell'apprezzato sparatutto Ikaruga approda su 3DS per ricordare ai giocatori cosa significa sudarsi la vittoria

RECENSIONE di Giovanni Polito   —   25/07/2013

Molti ne sono consapevoli e se ne dispiacciono, altri invece non lo ammettono, altri ancora ne sono indubbiamente soddisfatti: non si può tuttavia negare in questa generazione una tendenziale riduzione della difficoltà media dei videogiochi proposti. Crediti infiniti, check point molto ravvicinati e soprattutto personaggi principali evidentemente squilibrati nella forza o nelle risorse a disposizione rischiano di trasformare un qualunque titolo in una passeggiata tra una scena in computer grafica e l'altra. Questo livellamento verso il basso ha portato al paradosso secondo il quale, in presenza di un gioco leggermente più difficile della media, ci si ritrova a dover parlare di "rischio abbandono" da parte del giocatore e, in taluni casi, anche di frustrazione. Hiroshi Iuchi, il creatore di Kokuga, sicuramente non ha recepito il trend del momento e ha proposto un titolo che, come si vedrà, non strizza l'occhio proprio a nessuno.

Kokuga non brilla per originalità ma farà la gioia dei vecchi appassionati di shoot'em up a scorrimento

Un tanker per amico

In Kokuga dunque ci si troverà, proprio come ai vecchi tempi, da soli contro tutti a seminare caos e distruzione. Una non meglio precisata guerra galattica, scatenata da due civiltà rivali, è lo sbiadito contesto in cui si svolgono le vicende di gioco.

Battaglie vecchio stampo

Ovviamente, nessun umano pensante si sognerebbe di leggere i sottotitoli in inglese del testo giapponese che racconta la trama quindi, una volta premuto velocemente il tasto Start, si parerà davanti il menu di gioco, con le opzioni, la modalità singola e le due modalità multigiocatore co-op, una per quattro giocatori tutti dotati del titolo regolarmente acquistato e un'altra, che esigerà più tempo e qualche limitazione in più, sempre per quattro giocatori ma con una sola copia del gioco condivisa al momento. Lo scopo delle dodici missioni, come già accennato, è sempre lo stesso, ossia fare piazza pulita di ogni struttura o mezzo nemico presente. Un concetto semplice, declinato però non con un super robottone invincibile o con delle armi infinite micidiali, bensì con un tanker semovente, una sorta di carro armato moderno, massiccio ma lento, con in dotazione una semplice e solitaria torretta in grado di sparare un solo colpo alla volta. Male armati, non certo veloci e, ciliegina sulla torta, con la mira totalmente manuale: queste le caratteristiche del proprio mezzo, aggravate se vogliamo pure dalla discreta bruttezza generale. Eppure, la sensazione di svantaggio (che non è di fatto proprio una sensazione ma quasi una certezza) è la molla che può, in determinate circostanze, scatenare l'adrenalina del vero giocatore, quella sepolta sotto strati di Intelligenze Artificiali poco sveglie e combattimenti poco più che simbolici. Circondati da nemici di ogni genere e fattura, meglio armati e a volte anche più rapidi nei movimenti, lo scontro diventa una partita a scacchi, frutto di un tatticismo necessario se non si vuole morire in pochi secondi. Il ritmo è, per forza di cose, lento, a causa della scarsità di fuoco dell'arma in dotazione; ma in questo caso è strategicamente necessario mantenerlo basso, proprio per poter affrontare i nemici uno alla volta, con calma, schivando i loro colpi e contrattaccando con il giusto tempismo. Il sistema di controllo aiuta in queste manovre fino ad un certo punto, visto che si affida alla levetta analogica o alla croce digitale per i movimenti, ai dorsali per l'orientamento della torretta e al tasto B per sparare; niente touchscreen o accelerometri dunque, nessuna facilitazione, qui si spara duro alla vecchia maniera!

L'effetto 3D

Vista la natura quasi retrò del gameplay e l'attenzione finalizzata alla distruzione, non ci aspettavamo in Kokuga un effetto 3D particolarmente brillante ed efficace. Alla luce dei fatti le previsioni risultano azzeccate, ma in ogni caso l'effetto di profondità "oscura" in alcuni frangenti, che sembra prospettare un baratro intergalattico sotto il piano di gioco, riesce a donare un pizzico di emozione visiva in più.

Biglietto, per favore!

Visto quanto detto fino a questo momento, il giocatore di Kokuga sembra quasi un masochista pronto alla sofferenza, senza nessuna via di scampo. Per fortuna anche in questo caso la speranza di un aiuto può fare capolino, senza preavviso ed in maniera totalmente causale, sotto forma di biglietti bonus da spendere nel corso delle missioni. Il pannello touch inferiore di 3DS infatti è la sede di quattro carte virtuali, ognuna dotata di una particolare funzione bonus di difesa o di attacco. Al giocatore è data libera scelta di utilizzo, basta semplicemente un tocco su quello prescelto.

Battaglie vecchio stampo

Come accennato però, i ticket non possono essere scelti e vengono sostituiti a caso: sarà dunque la fortuna a far apparire, a seconda dei casi, un potenziamento per lo scudo, una barriera extra momentanea, un laser o una bomba potentissima, il doppio o triplo cannone e così via. L'esperienza guiderà il giocatore nella selezione di volta in volta più adatta tra i biglietti presenti, contestualizzata al livello di gioco: giocarsi un'arma potentissima in un momento di calma, ad esempio, potrebbe causare una sonora sconfitta anche con lo scudo al massimo della potenza. Le risorse disponibili devono essere ottimizzate fino al momento clou di Kokuga, cioè le straordinarie battaglie con i boss di fine livello. Straordinarie, è bene specificarlo, non perché rappresentino chissà quale rivoluzione; al contrario, si tratta di super "mostri finali", come si chiamavano una volta, da affrontare scoprendo ogni volta le routine proposte, schivando i colpi in successione e attaccando nei momenti di scopertura. Straordinarie, perché autentiche, veramente combattute e perché se si muore, si deve ricominciare tutto dall'inizio. In questo tripudio di esplosioni e guerra, si nota una certa ripetitività nel level design e nel sonoro, ma importa fino ad un certo punto, così come la non eccelsa qualità grafica generale. Quello che conta è che, finalmente, la vittoria non è un atto dovuto, ma tocca sudarsela davvero.

Conclusioni

Digital Delivery: Nintendo eShop
Prezzo: 14,99€
Multiplayer.it
8.0
Lettori (3)
8.1
Il tuo voto

Kokuga arriva su 3DS pronto a soddisfare i veri hardcore gamer e a spiazzare tutti gli altri. Non esistono mezze misure, il gioco è difficile anche ai livelli di difficoltà più bassi, l'impegno è tanto e i riflessi, così come il senso tattico, sono sempre stimolati. Eppure si tratta, se vogliamo, di un'esperienza quasi formativa per le nuove leve, un titolo da acquistare anche per mettersi alla prova, per dire che "almeno ci abbiamo provato." Poteva essere reso più appetibile e arricchito di ulteriori elementi ma, in fondo, il senso di immedesimazione in battaglia che trasmette è già adesso ai massimi livelli.

PRO

  • Difficile, a tratti difficilissimo!
  • Uso intelligente delle carte bonus
  • Boss battle divertenti e appaganti

CONTRO

  • Difficile, a tratti difficilissimo!
  • Level design, sonoro e grafica scarni
  • Rischio ripetitività dietro l'angolo